Anche il gruppo Comilva, dopo la diffusione degli articoli pubblicati dal quotidiano Libero sulla possibilità che diventino obbligatorie anche le vaccinazioni facoltative, ha scritto a ministero e Istituto superiore di sanità. Riportiamo la lettera che è stata inviata.
Fonte: Vaccinetwork
[19.02.2004]
Spett.le ufficio stampa, Egr. Dott. Greco,
da anni la nostra Federazione si batte per una scelta consapevole in campo vaccinale, soprattutto affinchè si possa arrivare anche nel nostro Paese ad una situazione di effettiva libertà di scelta in questa direzione. La vaccinazione è un atto medico di profilassi che deve trovare nel genitore un soggetto attivo e consapevole, informato sui presunti benefici e sui possibili effetti collaterali, come avviene in ogni assunzione farmacologica, ne più ne meno.
Negare questo diritto è, oltre che antidemocratico, un atto scorretto contro la dignità della persona umana, tanto più se questa è responsabile come genitore della creatura che ha messo al mondo. Infatti non si è responsabili part-time o solo quando fa comodo, ma anche in questi passaggi importantissimi della vita dei propri figli, quando anche il più piccolo errore di valutazione può compromettere una intera esistenza, con ripercussioni sull'intero andamento della vita famigliare.
Pertanto, in questo ennesimo momento di confusione, con esplicito riferimento alla vicenda dei "vaccini introvabili" vorremo assistere finalmente ad una prova di maturità politico-sociale delle nostre istituzioni, per una scelta finalmente di libertà e non per un arretramento verso una sanità che operi con criteri coercitivi e non sappia come ricevere altrimenti un consenso maturo della popolazione.
Siamo italiani, siamo europei, siamo persone dotate di libero pensiero, operai, dirigenti, casalinghe, professionisti, di ogni categoria e ceto sociale ma finalmente uomini e donne consapevoli: non trattateci da inetti. Sappiamo benissimo, perchè li viviamo ogni giorno, quali sono i drammi dei ragazzi rovinati dai vaccini e delle loro famiglie. Non siamo più disposti a subire questa situazione: chi decide ora su questo tema si assume una grandissima responsabilità, lo sappia.
Da parte nostra noi siamo pronti alla mobilitazione generale per reagire in tutti i modi civili a provvedimenti coercitivi che vadano nella direzione di rendere obbligatorie anche le vaccinazioni attualmente a carattere facoltativo.
Distinti saluti.
Claudio Simion
Segreteria Nazionale
Federazione del COMILVA