Vitamine: prima vittoria contro la direttiva europea
Il 30 Gennaio scorso, presso la High Court di Londra gli avvocati della ANH (Alliance for Natural Health) e di altre due associazioni inglesi hanno ottenuto una prima vittoria contro l'applicazione nazionale della Direttiva europea contro gli integratori alimentari.
Non siamo riusciti ad essere presenti in aula a causa del volo rimandato per mal tempo ma siamo ugualmente felici di darvi notizia dell'importante successo ottenuto.Il giudice Justice Richards ha deciso di coinvolgere la Corte Europea dicendo che "e' la cosa piu' appropiata da fare e dovrebbe essere fatto il piu' presto possibile".
La Direttiva mette in pericolo migliaia di prodotti a base di vitamine e minerali che sono oggi venduti sul mercato europeo e questo danneggerebbe molti produttori e rivenditori a discapito della liberta' di scelta dei consumatori di questi prodotti. Ovviamente gli stessi devastanti effetti si replicherebbero in tutti gli stati membri se la la Direttiva continuasse il suo iter legislativo, Italia compresa.
Il fatto che la causa vada alla Corte di giustizia europea e' una "storica vittoria conto il cartello farmaceutico", sostiene John Hammel presidente della IAHF (International Advocates for Health Freedom).
La Leva di Archimede e' pienamente solidale alla causa della ANH e continuera' a tenere aggiornati tutti voi.
Di seguito trovate il comunicato stampa che e' stato spedito a gran parte della stampa italiana.
Inoltre, durante la nostra permanenza a Londra abbiamo preso parte alla conferenza organizzata dalla "Mental Health Project" dal titolo "Optimum Nutrition for the Mind" della quel leggerete un rapporto nei prossimi giorni.
Un saluto a tutti,
Ivan Ingrilli'
President
La Leva di Archimede - Rome - Italy
COMUNICATO STAMPA
ALLEANZA PER LA SALUTE NATURALE - CAUSA LEGALE CONTRO LA DIRETTIVA EUROPEA ANTI-INTEGRATORI
Tra le migliaia di consumatori europei che sostengono la ANH (Alliance for Natural Health - Alleanza per la Salute Naturale) nella causa giuridica contro la Direttiva Europea per gli integratori alimentari, sono tre donne nobili: Judy Dench, Joan Plowright e Bianca Jagger. La causa verra' discussa presso l'High Court londinese venerdi' 30 gennaio. Secondo i proponenti della causa, la Direttiva europea vietera' dal 2005 la vendita di migliaia di prodotti sicuri ed efficaci che sono disponibili sul mercato europeo gia' da molti anni.
Il direttore esecutivo della ANH, il Dottor Robert Verkerk, afferma che: "La gente si e' stufata - la Direttiva dovrebbe promuovere il commercio degli integratori alimentari in Europa ma in realta' ha l'esatto effetto contrario. Di fatto, proibirà la vendita di molti dei piu' moderni e sicuri integratori attualmente disponibili nel Regno Unito, in Svezia, in Irlanda e in Olanda, forzando questi paesi ad aderire ad un regime molto più restrittivo, tipico degli attuali regimi in atto in paesi come la Germania e la Francia. I governi di questi paesi sono apertamente ostili agli integratori alimentari piu' avanzati. Venerdi' andremo a sollecitare un precedente per richiamare l'attenzione su questa grave anomalia con l'obiettivo di ottenere un regolamento legale degno del ventunesimo secolo. Vogliamo far si' che la Direttiva sostenga l'importante ruolo della nutrizione al centro della politiche Sanitarie."
"Sottoscriviamo prontamente la nozione di legislazione ragionevole e proporzionale per i prodotti naturali. Ma l'intenzione di vietare intorno alle 300 delle circa 420 forme di vitamine e minerali attualmente sul mercato deve essere fermata, perche' impedira' la vendita di alcuni degli integratori alimentari piu' efficaci, peraltro con un lungo trascorso storico di uso sicuro."
L'ANH viene sostenuta da consumatori, professionisti, fornitori e rivenditori di integratori alimentari innovativi, in 43 paesi diversi. Più dell'80% dei fondi raccolti per questa causa legale provengono dagli utilizzatori finali di integratori alimentari, che sono notevolmente preoccupati del fatto che la Direttiva impedira' loro l'accesso ai prodotti piu' avanzati, naturali ed efficaci che sono oggi liberi di scegliere.
David Hinde, procuratore e direttore legale dell'ANH aggiunge: "Abbiamo messo insieme una squadra legale del più alto calibro con avvocati provenienti dalla Brick Court Chambers e dalla Simkins Partnership. La causa dell'ANH è basata su diritti costituzionali europee.
Secondo noi, il divieto d'accesso agli integratori alimentari imposto dalla Direttiva e' praticamente inutile al fine di facilitare il mercato interno e percio' va oltre i poteri legislativi della Comunità Europea. Questa causa potrebbe diventare un importante precedente per l'interfaccia tra il potere legislativo europeo e la sovranità degli stati membri, come per la protezione dei diritti dei singoli cittadini e delle aziende nazionali. Sosteniamo una legislazione appropriata, ma la Direttiva nella sua forma attuale è inattuabile ed avrà effetti catastrofici sull'emergente mercato degli integratori ad alto potenziale ed efficacia."
Erica Murray della Irish Association of Health Stores ha lavorato insieme con l'ANH, raccogliendo dati commerciali provenienti dall'Irlanda. Il suo commento: "Questa direttiva deve essere modificata se si vuole un regime ragionevole per le migliaia di piccole imprese che trattano prodotti salutistici naturali e innovativi in tutta Europa. Se cosi' non sara', tutto questo dara' un grosso vantaggio competitivo alle grandi multinazionali che gia' ora godono di un netto predominio nelle vendite di vitamine e minerali a bassissima efficacia nei supermercati e nelle farmacie. Sono numerose le nostre prove provenienti dal Regno Unito, dalla Svezia, dall'Irlanda e dall'Italia per mostrare che la direttiva - se non contestata - portera' gravi conseguenze per centinaia di piccole imprese del Regno Unito e di altre nazioni europee."
La signora Murray aggiunge: "Siamo soddisfatti nel vedere che altre associazioni si siano risvegliate. In particolar modo, ci congratuliamo con la decisione delle associazioni dei commercianti inglesi - la National Association of Health Stores e la Health Food Manufacturers Association - di organizzare una causa parallela alla nostra. Speriamo che l'Europa capisca il fatto che la gente vuole i suoi integratori alimentari. Sempre più gente sceglie prodotti naturali e questa libertà di scelta non deve essere negata".
CONTATTI
per ulteriori informazioni:
UK/Europe
Dr Robert Verkerk
Executive Director
Tel: 01252 371 275 (general enquiries)
Tel: 0771 484 7225 (direct)
E-mail: robv@alliance-natural-health.org
David Hinde
Legal Director
Tel: 07958 548 186 (direct)
E-mail: davidh@alliance-natural-health.org
Ireland
Erica Murray
ANH Strategy Committee
Tel: 00 353 868 245 254 (direct)
E-mail: hopsack@iol.ie
COSE DA SAPERE
Carenze di micronutrienti nella dieta quotidiana
Anche se le autorita' sanitarie continuano a dichiarare che sia possibile ottenere i micronutrienti necessari da una "alimentazione varia e bilanciata"(1), c'e' un crescente numero di studi scientifici a dimostrare che larghi gruppi di persone non raggiungono il fabbisogno minimo giornaliero - stabilito tramite livelli raccomandati d'assunzione - senza parlare dei livelli di nutrienti necessari al conseguimento di una salute ottimale. Lo stato micronutrizionale si e' mostrato particolarmente inadeguato per alcuni gruppi di persone come i giovani, gli anziani, i vegetariani e le persone con problemi di malassorbimento.(2,3)
Sono molti i fattori che riducono l'assunzione dei micronutrienti, come l'inadeguata assunzione di frutta fresca e verdura, l'aumentata consumazione di cibi processati, scelte alimentari limitate, una miniore assunzione di cibo a causa di uno stile di vita meno attivo e metodi di cottura inappropiati. Inoltre, la richiesta fisiologica di particolari micronutrienti aumenta con regimi di allenamento intensivo e le conseguenti richieste fisiche aumentate, con lo stress, col fumo e con l'esposizione ambientale a prodotti chimici. Un esempio sono i fumatori che hanno bisogno di consumare 4 volte il dosaggio RDA della vitamina C per avere lo stesso livello plasmatico di Vitamina C dei non fumatori.
Ricerche nel Regno Unito hanno mostrato che delle minoranze considerevoli non arrivano alle quantita' raccomandate secondo i cosiddetti Reference Nutrient Intakes. (5,6,7) Per esempio nel caso delle persone anziane, un'insufficiente assunzione di vitamina D, magnesio, vitamina K e rame desta particolare preoccupazione.(9)
Una vasta indagine svolta in Inghilterra sulle abitudini alimentari tra i 4 e i 18 anni di eta'(8) ha mostrato che i cibi piu' comunemente consumati sono pane bianco, merendine, patatine, biscotti, patate e cioccolato. In piu', si e' visto che i ragazzi mangiano, in termini di peso, 4 volte di piu' biscotti rispetto alle verdure a foglia verde, mentre le ragazze, sempre in termini di peso, mangiano dolci e cioccolata per un quantitativo 4 volte superiore rispetto ai vegetali a foglia verde. La stessa indagine ha rilevato anche che il 91% delle ragazze tra i 4 e 6 anni non raggiunge l'RNI per lo zinco (un minerale chiave per il sistema immunitario); mentre il 97% delle ragazze tra i 15 e i 18 anni non raggiunge l'RNI per il magnesio, il 73% non raggiunge l'RNI per lo zinco e il 53% non raggiunge l'RNI (200 microgrammi) per l'acido folico. E' da considerare che studi recenti dimostrano che e' necessaria un'assunzione che va' oltre i 400 microgrammi per minimizzare il rischio di problemi neurali.
Le ragioni per la supplementazione
Recentemente si e' avuta una rapida espansione della mole di evidenze scientifiche a dimostrazione che l'uso degli integratori alimentari possa migliorare lo stato nutrizionale ed importanti parametri biologici cosi' come ridurre il rischio di malattie croniche.(11)
Pero' la maggior parte degli studi clinici sono stati improntati per investigare gli effetti della integrazione nutrizionale con un singolo nutriente o comunque con un numero limitato, spesso con dosaggi non ottimali. Questi studi tendono a sottostimare il beneficio dell'integrazione, beneficio che si basa in gran parte sulle sinergie tra i singoli nutrienti.
Un grande lavoro di valutazione degli studi che rivelano relazioni tra l'assunzione vitaminica e alcune malattie pubblicate tra il 1966 e il 2002 dimostra che i livelli non ottimali di vitamine sono associati ad un aumento dell'incidenza di malattie croniche inclusi cancro, malattie cardiache e osteoporosi.(10) Gli autori di questo lavoro hanno concluso che molti medici potrebbero essere inconsapevoli delle migliori fonti di vitamine negli alimenti e potrebbero mancare di certezza su quali vitamine dovrebbero consigliare ai loro pazienti. Gli ultimi studi scientifici consigliano che per gran parte delle persone adulte sarebbe consigliabile integrare la dieta giornaliera con un multivitaminico.(11)
Uno studio che ha seguito 11.178 persone tra i 67 e i 105 anni di eta' tra il 1984 e il 1993 ha concluso che il rischio di morte e' stato ridotto del 42% per quei partecipanti che prendevano alti dosaggi di Vitamina C e Vitamina E.
E' stato dimostrato con una prova a doppio cieco condotta in 7 paesi che, se le donne assumevano integratori con 400 microgrammi di acido folico, avevano un rischio ridotto di circa il 72% di avere bambini con difetti neurali come la spina bifida.(11)
Un vasto studio ha seguito 88.756 donne partecipanti nel Nurses' Health Study (Studio sulla salute delle infermiere) che non presentavano cancro nel 1980. Si ottenevano valutazioni aggiornate della dieta, compreso l'uso di integratori multivitaminici, e si sono seguiti i casi di cancro al colon. L'uso a lungo termine (oltre i 15 anni d'utilizzo) di multivitaminici con acido folico ha ridotto di circa 5 volte la frequenza di cancro al colon. Questo effetto invece non si e' avuto con l'utilizzo a breve termine (meno di 4 anni).
In un ulteriore studio epidemiologico con la partecipazione di 87.245 infermiere, è stato osservato, aggiustando i risultati per età e fumo, che la sola assunzione a lungo termine di Vitamina E era associata ad una riduzione del 9% nell'incidenza di malattie cardiache.(13) L'assunzione di integratori di Vitamina C (1000mg al giorno) e di Vitamina E (800UI al giorno) ha ridotto in modo significativo lo sviluppo dell'arteriosclerosi.(14)
In uno studio clinico d'intervento (CHAOS) basato su 2002 pazienti coronarici portato avanti dagli scienziati dell'Università di Cambridge e' risultato che l'integrazione giornaliera di 800UI di Vitamina E (nella forma di alfa-tocoferolo) per oltre due anni e' associabile ad una riduzione di attacchi cardiaci del 75% circa.(15)
E' stato dimostrato che carenze a lungo termine di micronutrienti possono danneggiare il DNA in modo simile alle radiazioni e un simile stress ossidativo contribuisce, con alta probabilita', allo sviluppo del cancro.(16)
Referenze:
(1) Statements made in the media, including by Sir John Krebs (Chair, Food Standards Agency), following release of the UK Expert Group on Vitamins and Minerals Draft Report on Upper Safe Levels of Vitamins and Minerals, 8 May 2003: see media references on NHS Online (http://www.nelh.nhs.uk/hth/vitamin_warning.asp)
(2)Krebs-Smith SM, Cook A, Subar AF, Cleveland L, Friday J. US adults' fruit and vegetable intakes, 1989 to 1991: a revised baseline for the Healthy People 2000 objective. Am J Public Health, 1995; 85 (12): 1623-9.
(3) Krebs-Smith SM, Cleveland LE, Ballard-Barbash R, Cook DA, Kahle LL. Characterizing food intake patterns of American adults. Am J Clin Nutr, 1997; 65 (4 Suppl): 1264S-1268S.
(4) Losonczy KG, Harris TB, Havlik RJ. Vitamin E and vitamin C supplement use and risk of all-cause and coronary heart disease mortality in older persons: the Established Populations for Epidemiologic Studies of the Elderly. Am J Clin Nutr, 1996; 64 (2): 190-6.
(5) Gregory J, Foster K, Tyler H, Wiseman M. The Dietary and Nutritional Survey of British Adults. 1990. HMSO, London.
(6) Bates CJ, Prentice A, Cole TJ, van der Pols JC, Doyle W, Finch S, Smithers G, Clarke PC. Micronutrients: highlights and research challenges from the 1994-5 National Diet and Nutrition Survey of people aged 65 years and over. Br J Nutr, 1999; 82 (1): 7-15.
(7) Finch S, Doyle W, Lowe C, Bates CJ, Prentice A, Smithers G, Clarke PC. National Diet and Nutrition Survey: people aged 65 years and over. Volume 1: Report of the diet and nutrition survey. 1998. TSO, London.
(8) Gregory JR, Lowe S, Bates CJ, Prentice A, Jackson LV, Smithers G, Wenlock R, Farron M. National Diet and Nutrition Survey: young people aged 4 to 18 years. Volume 1: Report of the diet and nutrition survey. 2000. TSO, London.
(9) Wald MJ, Law MR, Morris JK, Wald GS. Quantifying the effect of folic acid. Lancet, 2001; 358: 2069-2073.
(10) Fairfield KM, Fletcher RH. Vitamins for chronic disease prevention in adults: scientific review. JAMA, 2002; 287 (23): 3116-26.
(11) MRC Vitamin Study Research Group. Prevention of neural tube defects: results of the Medical Research Council Vitamin Study. Lancet, 1991; 338 (8760): 131-7.
(12) Giovannucci E, Stampfer MJ, Colditz GA, Hunter DJ, Fuchs C, Rosner BA, Speizer FE, Willett WC. Multivitamin use, folate, and colon cancer in women in the Nurses' Health Study. Ann Intern Med. 1998; 129 (7): 517-24.
(13) Stampfer MJ, Hennekens CH, Manson JE, Colditz GA, Rosner B, Willett WC. Vitamin E consumption and the risk of coronary disease in women. N Engl J Med, 1993; 328 (20): 1444-9.
(14) Fang JC, Kinlay S, Beltrame J, Hikiti H, Wainstein M, Behrendt D, Suh J, Frei B, Mudge GH, Selwyn AP, Ganz P. Effect of vitamins E and C on progression of transplant-associated arteriosclerosis: a randomised trial. Lancet, 2002; 359 (9312): 1108-13.
(15) Stephens NG, Parsons A, Schofield PM, Kelly F, Cheeseman K, Mitchinson MJ. Randomised controlled trial of vitamin E in patients with coronary disease: Cambridge Heart Antioxidant Study (CHAOS). Lancet. 1996; 347 (9004): 781-6.
(16) Ames BN. Micronutrient deficiencies - A major cause of DNA damage. Ann New York Acad Sci, 1999; 889: 87-106.