Vogliono rendere obbligatorie anche le vaccinazioni facoltative!!
Vi inoltriamo una notizia che riteniamo preoccupante.
La procura ha aperto una inchiesta sulla irreperibilità di alcuni vaccini singoli e bivalenti, la cui mancanza costringe in pratica i genitori ad accettare gli esavalenti (6 in uno).
Trovate la notizia negli articoli del quotidiano Libero che vi riportiamo di seguito.
Ma c'è di più: per superare l'empasse e cavarsi dai pasticci, la commissione nazionale vaccini vuole rendere obbligatorie anche le vaccinazioni facoltative, salvo poi, dicono, trasformarle tutte in facoltative (chissà quando) quando saranno sicuri che tutti si siano vaccinati!!!!
E' chiaro che si sta correndo un grosso rischio di tornare indietro di anni. Vi chiediamo di mobilitarvi e fare sentire la vostra voce.
Potete inviare le vostre riflessioni a:
Alla cortese attenzione di :
MINISTRO Prof. Girolamo SIRCHIA
Sottosegretario di Stato Dott. Antonio GUIDI
Sottosegretario di Stato Sen. Avv. Cesare CURSI
Dipartimento della Prevenzione e della Comunicazione D.ssa Antonella CINQUE
Direzione generale della prevenzione sanitaria Dr. Fabrizio Oleari
oppure
donato.greco@iss.it (istituto superiore di sanità);
fax ministero della salute 06-59945226;
fax presidenza della Repubblica 06-46993125;
fax presidenza del Consiglio 06-6783838
fax n.verde presidenza del Consiglio 800867094 (24 ore su 24)
email presidenza del Consiglio urpdie@governo.it oppure urpdie@palazzochigi.it oppure redazione.web@governo.it
Vi preghiamo anche di diffondere questa mail a chiunque possa essere interessato.
Claudia Benatti - Vaccinetwork
Leggete attentamente l'articolo sottoriportato di Andrea Scaglia sul Quotidiano LIBERO di venerdì 13 febbraio
LA “PREVENZIONE NEONATALE”
Vaccini, il governo cambierà la legge
Al via la commissione ministeriale per rivedere le norme sulle profilassi pediatriche obbligatorie. Imbarazzo sul caso delle vaccinazioni introvabili: «Ma con la riforma arriverà la soluzione»
di Andrea Scaglia
“Qualcosa si muove”, si dice in questi casi. Anche se, per quanto riguarda il problema del vaccino pediatrico obbligatorio ormai introvabile nelle Asl, quello contro difterite e tetano (e presente solo nel “siringone” che però contiene anche altri vaccini attualmente solo facoltativi), per quel problema, dicevamo, una soluzione non è stata trovata. «Ci stiamo lavorando», dicono. Sperém.
D’altronde «o cambiano la legge, o ci danno i vaccini» vanno dicendo da oltre un mese gli assessori regionali alla Sanità. In questo senso, c’è da dire che il governo ha raccolto: si è riunita ieri, presenti il ministro Sirchia e il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità Fabio Gava, la Commissione nazionale sui vaccini “per la revisione delle norme e delle raccomandazioni in materia di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate”.
Scopo della Commissione è di mettere a punto un nuovo Piano nazionale di vaccinazioni, che comprenda l’attivazione di un Osservatorio incaricato di monitorarele pratiche vaccinali delle Regioni, e “proporre eventuali correttivi”, tra i quali la “predisposizione di nuovi calendari per le vacinazioni obbligatorie e raccomandate”. Insomma, il pasticciaccio denunciato da Libero dev’essere risolto. Al più presto. Di più: tutto il sistema vaccinale italiano va riorganizzato.
«Per avere un primo quadro della situazione, e poter discutere su una proposta organica e complessiva, ci vorrà qualche settimana» ci dice proprio Fabio Gava. «Ed è vero che, all’attenzione della Commissione, c’è anche il problema dei vaccini introvabili». Il motivo, si sa, è che alle aziende farmaceutiche non conviene più produrlo in monodosi, ma solo all’interno di preparazioni più ampie. Anche perché, sottolinea Gava, si tratta di aziende estere, che lavorano anche per altri Paesi europei, «dove l’obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche è stata ormai superata». Insomma, molto spesso all’estero vaccinarsi non è un obbligo. «Ma esiste un sistema ambientale - campagne informative, informazioni a scuola e via dicendo - che porta comunque la comunità a sottoporsi alla profilassi in percentuali altissime». Obiettivo, questo, ben presente anche al sistema sanitario italiano. «Sì - conferma Gava -, l’orientamento è proprio quello di rendere tutte le vaccinazioni facoltative. Ma si potrà fare questo passo importante soltanto quando in tutte le regioni italiane le percentuali di vaccinati, e dunque la consapevolezza dell’utilità della profilassi, abbiano raggiunto quote soddisfacenti». Ancora non è così, soprattutto in alcune zone del Sud. «E dunque, paradossalmente, ci potrebbe essere una specie di interregno in cui, proprio per risolvere il problema dei vaccini monodose fuori produzione, potrebbero diventare obbligatori anche quelli attualmente facoltativi». Come dire: o tutti obbligatori, o tutti facoltativi. Facciano un po’ come credono. Basta che si decidano. E risolvano il paradosso di una legge di fatto inapplicabile.
Fonte: Vaccinetwork