I creditori protestano perché non sono pagati.
Sui cittadini ricadono i costi di una gestione scellerata, attraverso l’aumento della benzina e della tassa di circolazione.
La Corte dei Conti denuncia la disastrosa gestione economica della Sanità pubblica Regionale.
Gestire, saccheggiando le risorse pubbliche per interessi di parte è stata pratica ordinaria di politici, sindacati e dirigenti preposti alla “buona” gestione del pubblico per mantenere i consensi ed il potere proprio e delle loro organizzazioni, ed è il motivo principale del deficit nella Sanità pubblica in Campania.
Deficit strumentalizzato anche dagli imprenditori della sanità privata che si fanno sempre più arroganti fino al punto di rivendicare un funzione superiore a quella pubblica.
In una Regione, dove grazie alle complicità politiche, è stato loro consentito di proliferare, in assenza, nella maggior parte dei casi, dei requisiti minimi previsti per “l’accreditamento”. Cosa che gli ha permesso di praticare una concorrenza di tipo “cinese” rispetto alle strutture Sanitarie pubbliche.
La massima espressione di questo “modello”, l’ASL NA 1 (la più grande e indebitata d’Europa), decide, con “grossolana” superficialità, di riconoscere le funzioni di Coordinatore a circa 500 infermieri, per una spesa, compreso gli arretrati, di 5.600.000.000 di vecchie lire.
Si è utilizzato un istituto previsto dal contratto di lavoro, non per le reali esigenze organizzative dell’ASL, ma per la solita lottizzata spartizione clientelare, da parte delle Organizzazioni Sindacali concertative e di alcuni alti dirigenti dell’ASL che gestiscono le risorse pubbliche e contrattuali per foraggiare le loro truppe a danno del restante personale, dei cittadini contribuenti e della qualità dell’assistenza. Ma il Direttore Generale che fa?
E’ ora che questa macchina mangiasoldi della sanità pubblica in Campania, diventi una vera azienda sanitaria, funzionante, efficiente ed utile solo ai cittadini, non a partiti politici e sindacati, affinché questa gestione sciagurata, in uno alle leggi su federalismo e privatizzazioni, non la distruggano completamente.
La sanità pubblica ed in particolare L’ASL NA1, deve essere liberata dalle speculazioni ed essere gestita da persone scelte per la loro capacità, autonomi da qualsiasi potere esterno, come e più dei magistrati, visto l’enorme interesse politico sociale ed economico, presente in questo settore.
Rdb ASL NA1 Napoli
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