IL MINISTERO CONOSCEVA L’INEFFICACIA, MA LI RENDE OBBLIGATORI.
MORUZZI DENUNCIA E CHIEDE DIMISSIONI.
"LINGUA BLU": Il capogruppo dei Verdi Regione Marche, Marco Moruzzi, scrive ai Sindaci della Marche.
Fonte: Green Site
Sono arrivati in questi giorni in tutte le Asl delle Marche i vaccini contro la “lingua blu” che gli allevatori rifiutano perché nel 2002 e 2003 nelle Regioni del centro e sud Italia in cui sono stati utilizzati si sono registrati negli allevamenti bovini ed ovini morti, aborti, false gravidanze, sterilità, nascita di animali malformati.
La regione Marche ha presentato un ricorso contro le vaccinazioni obbligatorie per tutti i ruminanti, ma questo non sospende l'applicazione delle disposizioni ministeriali prevedono il completamento delle vaccinazioni entro il 30 aprile.
La malattia che colpisce gli ovini, causa una infiammazione della bocca e dell'apparato respiratorio e nei bovini non provoca danni, non è presente nelle Marche, né è trasmissibile all’uomo, ma il Ministero insiste per l’effettuazione della vaccinazione.
Una lettera dell' Istituto Zooprofilattico di Teramo (responsabile a livello nazionale della emergenza “lingua blu”) al Ministero della salute rivela che la scarsa efficacia del vaccino era nota ai responsabili dei provvedimenti , ed in particolare la lettera riporta che:
- " il vaccino previsto per le Marche (composto dai sierotipi 2, 4, 9 e 16) detrmina una scarsa immunizzazione degli animali alla malattia", cioè non è efficace;
- "si sta procedendo all’utilizzo del vaccino con composizione mai usata né in Italia né in altri paesi" e senza aver eseguito le prove di innocuità ed immunogenicità stabilite per legge;
- il vaccino più simile a quello che si vuole usare nelle Marche è predisposto per agire contro i 5 tipi di virus presenti in Italia, per alcuni ceppi virali risulta totalmente inefficace e su altri ha effetto solo su 1 animale su 4.
A questo punto non ci sono dubbi, queste vaccinazioni inutili e dannose vanno sospese. Non si può imporre agli allevamenti vaccinazioni coatte, con ordinanze dei Sindaci.
Vanno piuttosto rimossi i responsabili nazionali della task-force che si è occupata delle lingua blu negli ultimi due anni.
Più si approfondisce la conoscenza dei fatti, più emerge la realtà di una vaccinazione avventata e discutibile in cui le autorità incaricate dei controlli (Istituto Zooprofilattico di Teramo) sono le stesse che producono e commercializzano i vaccini.
Questo tipo di vaccinazione minaccia gli stessi prodotti tipici del nostro territorio e contrasta con gli interessi dei produttori e dei consumatori. Ridimensionare la zootecnia nei nostri territori non solo può far venire meno le carni di qualità, ma latte, formaggi, ricotte, panna, burro che sono alla base di tante produzioni artigianali. Proprio mentre si fa un gran parlare delle produzioni da salvare, dei prodotti tradizionali in ginocchio quegli allevamenti non intensivi che rimangono nel territorio marchigiano.
Già oggi il deficit zootecnico italiano ci costringe ad importare gran parte di quello che consumiamo (il 40% delle carni bovine, il 56% degli ovini, il 33% dei suini), un sistema che concentra reddito ed affari nelle mani di pochi, pronti a sostituire i prodotti nazionali con quelli provenienti da altri mercati nel nome della globalizzazione, dell’efficienza e della riduzione dei costi e i Verdi si stanno attivando a livello nazionale ed europeo per porre fine all'uso di vaccini pericolosi per gli animali ed inefficaci.
Marco Moruzzi
Consigliere Regionale Gruppo Verdi
Leggi la lettera spedita ai sindaci.