GB: PIANO PER VACCINARE BAMBINI CONTRO DROGHE E FUMO
fonte: Ansa.it
25/07/2004
LONDRA - Un radicale programma di vaccinazione dei bambini contro la futura dipendenza da droghe e fumo e' allo studio del governo britannico. Lo rivela il domenicale 'The Independent on Sunday', secondo il quale il vaccino entro due anni dovrebbe essere disponibile sul mercato. Il ministero dell'Industria e Commercio ha attivato uno speciale progetto per investigare modi per utilizzare gli avanzamenti della scienza nella lotta contro le dipendenze ed il programma di vaccinazione e' una delle proposte avanzate da un comitato di esperti. I bambini vaccinati una volta diventati adulti non proverebbero lo stato euforico indotto dalle droghe e quindi non avrebbero nessuno stimolo ad assumerle.
VACCINO ANTI-DROGHE, ESPERTI,PERPLESSITA' E CAUTELA
Molta prudenza e tante perplessita'. Gli esperti italiani accolgono con cautela ed una dose di scetticismo la notizia che il governo britannico starebbe studiando un programma di vaccinazione dei bambini contro la futura dipendenza da droghe e fumo. Ed ancora maggiori dubbi suscita l'annuncio che un tale vaccino dovrebbe essere disponibile sul mercato entro due anni.
''Bisognerebbe capire su quali ricerche e studi si basa tale programma ma, al momento - ha affermato il responsabile dell'Osservatorio fumo, alcol e droghe dell'Istituto Superiore di Sanita', Piergiorgio Zuccaro - esprimo cautela e perplessita'''. Dall'esperto, dunque, un invito alla prudenza: ''Un vaccino che vada bene contro tutti i tipi di droghe - ha sottolineato - e' infatti qualcosa di estremamente difficile da ottenere''. E ancora: ''Se davvero un simile vaccino dovesse essere disponibile sul mercato entro due anni - ha aggiunto - cio' significherebbe che tutti gli studi clinici sono gia' stati effettuati; tuttavia, non vi sono evidenze di cio' o pubblicazioni in merito''.
Della stessa opinione anche lo psichiatra esperto in farmaco-tossicodipendenze e responsabile dell'Unita' per i disturbi da uso di sostanze presso il Policlinico Gemelli di Roma, Luigi Janiri. Prima di ipotizzare infatti campagne di vaccinazione su larga scala, ha rilevato, ''bisognerebbe acquisire dati piu' certi sull'efficacia di tali vaccini, al momento soltanto allo studio''. Ad oggi, cioe', mancano evidenze in tal senso, anche se gia' da anni, ha spiegato lo psichiatra, e' ad esempio allo studio un vaccino contro la cocaina. Insomma, da ''un punto di vista teorico - ha commentato - la possibilita' di vaccinare gli individui contro le droghe pesanti rappresenta sicuramente una prospettiva interessante.
Ma prima di poter arrivare alla vaccinazione vi sono molti altri passi da compiere, a partire dagli studi su larga scala per verificare l'efficacia clinica di simili vaccini''. Inoltre, secondo Janiri, fondamentale sarebbe anche compiere uno studio sul target per la campagna di vaccinazione: ''Sarebbero da coinvolgere solo i bambini a rischio, ed in questo caso si porrebbe il problema di come individuarli, o tutti i bambini, una prospettiva alquanto fantascientifica?''. In ogni caso, ha concluso l'esperto, l'arco di due anni per la messa a punto di un vaccino ad hoc contro droghe e fumo ''rappresenta a mio parere un tempo assolutamente insufficiente''.
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati