Svizzera: Parte 'iniziativa delle vitamine'
La Svizzera parte con un'iniziativa popolare volta a far discutere in parlamento un nuovo articolo della costituzione a favore della libera disponibilita' di ingegratori vitaminici. La proposta è stata lanciata dall'associazione ProGesundheit e prevede la collezione di almeno centomila firme. Tempo per farcela: prima del 27 ottobre 2005. Informazioni sul sito dell'associazione: http://www.vitamin-initiative.ch/
Articolo sul sito del Corriere del Ticino
BERNA (5 maggio 2004) - L'associazione ProGesundheitSchweiz ha dato ufficialmente il via alla raccolta delle firme per la cosiddetta "Iniziativa delle vitamine". Il testo stabilisce che gli integratori alimentari che contengono vitamine, sostanze minerali, oligoelementi, aminoacidi, fitosostanze o altre sostanze alimentari possono essere fabbricati, commercializzati e pubblicizzati senza autorizzazione.
Attualmente in Svizzera solo leggere concentrazioni di simili sostanze possono essere vendute liberamente come integratori alimentari. La rigida regolamentazione elvetica ha per effetto di rendere costosi questi tipi di preparati e di ostacolarne l'importazione, ha affermato in una conferenza stampa a Berna il presidente del comitato d'iniziativa Frank Thrier.
Con il nuovo articolo costituzionale, ProGesundheitSchweiz, l'associazione per la salute svizzerotedesca promotrice dell'iniziativa popolare, vuole rendere accessibili questi prodotti per motivi di profilassi. La Costituzione federale garantisce il diritto alla salute, ma di fatto la legislazione vigente limita tale diritto, ha proseguito Thrier.
Titolare di un'azienda che importa in Svizzera dagli Stati Uniti integratori alimentari, Frank Thrier deplora i costi e le complicazioni della procedura in vigore. In particolare lamenta il prelievo di campioni alla dogana per farli controllare dai chimici cantonali.
Per i consumatori la distinzione fra preparati di libero accesso e preparati sottoposti a certificazione è sconcertante, ha osservato l'avvocato Men Rauch, segretario del comitato. L'iniziativa propone perciò di sancire il principio di libertà per tutti questi prodotti, con un divieto o una limitazione unicamente per i casi in cui è dimostrato un effetto nocivo per la salute nella dose raccomadata dal fabbricante, oppure se i dati relativi al prodotto sono falsi o ingannevoli.
La gente ha bisogno di integratori alimentari poiché frutta e verdure non contengono sufficienti vitamine, ha sostenuto la vicepresidente del comitato d'iniziativa Silvia Meier. Carenza che, secondo le affermazioni della Meier, sono dovute essenzialmente ai metodi di coltivazione, di raccolta e di conservazione. Inoltre, la gente oggi si nutre male ed è sotto stress, perciò il fabbisogno di vitamine aumenta.
Il comitato d'iniziativa è composto di imprenditori, professionisti della salute e personalità varie, quale ad esempio Mister Svizzera 2003, Robert Ismajlovic. Non ne fa invece parte alcun parlamentare federale. Il finanziamento è assicurato soprattutto da aziende attive nel ramo in Svizzera e all'estero. I promotori hanno tempo fino al 27 ottobre 2005 per riunire le 100 000 firme necessarie alla riuscita dell'iniziativa.