Alzheimer: Allarme Da Studio Gb, Alcuni Farmaci Peggiorano Malattia
Oxford, 18 feb. (Adnkronos Salute) - Quetiapina e rivastigmina, due farmaci comunemente utilizzati negli anziani con demenza o morbo di Alzheimer, in realta' non avrebbero alcuna efficacia. Peggio ancora, protrebbero avere effetti negativi. In particolare la quetiapina, che rischierebbe addirittura di raddoppiare la velocita' con cui la malattia progredisce. A lanciare l'allarme e' uno studio inglese pubblicato sul 'British Medical Journal'. Secondo i due autori - Robin Jacoby dell'universita' di Oxford e Clive Ballard dell'Istituto di Psichiatria del King's College di Londra - quetiapina e rivastigmina ''sono stati a lungo considerati tra gli antipsicotici piu' sicuri. Ma in base ai dati da noi raccolti non sono medicinali adatti alla cura dei pazienti con Alzheimer o demenza. Converrebbe piuttosto usare altri farmaci, come il risperidone o l'olanzapina, malgrado i timori che possano aumentare le probabilita' di ictus''. La ricerca e' stata condotta su 93 residenti di una casa di riposo, con problemi comportamentali quali agitazione, ansia e delirio legati a demenza o Alzheimer. Gli anziani sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo trattato con quetiapina, il secondo con rivastigmina e il terzo con placebo. Le condizioni dei pazienti sono state poi valutate a distanza di sei settimane e dopo due anni. Ebbene, i dati hanno rivelato che nessuno dei due farmaci riduceva lo stato di agitazione dei malati: gli effetti osservati erano identici a quelli del placebo. Inoltre, rispetto ai controlli, la rivastigmina risultava peggiorare leggermente lo stato cognitivo dei pazienti, mentre la quetiapina arrivava a raddoppiare la velocita' con cui progredivano la perdita di memoria e la comparsa di deficit cognitivi.
(Red-Pac/Adnkronos Salute)
Venerdì 18 Febbraio 2005, 18:07