Secondo l'Agenzia americana per la Protezione dell'Ambiente le pentole antiaderenti potrebbero presentare un pericolo per la salute. Le conseguenze potrebbero essere molto importanti, ma è ancora presto per prendere decisioni.
Secondo l'EPA (Environmental Protection Agency, l'agenzia di protezione ambientale americana), anche livelli molto bassi di una sostanza chimica utilizzata per produrre il Teflon potrebbero comportare un rischio per la salute umana.
Un rapporto preliminare dell'Agenzia ha infatti indicato che l'esposizione a quantità minime di acido perfluorottanoico, o PFOA, ha il potenziale di causare effetti avversi sullo sviluppo, oltre ad altri effetti negativi.
Questa valutazione, che è basata come quasi tutte le valutazioni di sostanze chimiche su studi in animali, verrà sottoposta ora al vaglio di un gruppo di esperti prima di trarre conclusioni sul rischio per la popolazione.
Il PFOA è utilizzato nelle pentole antiaderenti, ma anche in cavi, abbigliamento e molti altri settori.
Il PFOA è estremamente persistente nell'ambiente; inoltre, è stato rinvenuto nel sangue della popolazione generale.
Per quanto riguarda gli effetti avversi, nei lavoratori esposti professionalmente si osserva la concomitanza con livelli elevati di trigleceridi (anche se nessuna associazione è stata provata) ed è apparso cancerogeno in uno studio nei ratti.
In questi animali, si osserva anche accumulo nel latte materno.
Infine, nella zona attorno all'impianto di produzione, ha contaminato estesamente le risorse idriche.
E' in corso anche una battaglia legale tra DuPont ed EPA perché la multinazionale DuPont, produttrice di PFOA e Teflon, non avrebbe condiviso numerosi dati sul PFOA con l'agenzia federale.
I dati sul PFOA sono ancora pochi purtroppo, mentre, almeno negli USA (in Italia i livelli sono forse più bassi), la popolazione ha già accumulato questo composto a livelli significativi nel sangue.
Di conseguenza, l'approccio dell'EPA nella valutazione del problema è stato innovativo e deve essere sottoposto al vaglio di altri esperti, mentre è già contestato dai consumatori.
I rappresentanti dei consumatori sostengono, infatti, che l'Agenzia ha favorito DuPont, nonostante l'atteggiamento non cristallino dell'azienda.
Il processo di valutazione sarà quindi lungo e complesso; non è da escludere tuttavia che, alla fine, vengano poste forti restrizioni all'uso dello PFOA.
Per i consumatori, al momento, non è consigliabile sostituire le pentole in Teflon; chi è particolarmente preoccupato, può seguire i consigli del gruppo americano EWG (vedi tra i link).
Links:
http://www.epa.gov/opptintr/pfoa/
(lingua inglese - documentazione dall'EPA sullo PFOA)
http://www.epa.gov/opptintr/pfoa/pfoainfo.htm
(lingua inglese - Domande e risposte sullo PFOA dall'EPA)
http://www.usatoday.com/news/health/2005-01-12-teflon_x.htm
(lingua inglese - le ultime notizie da USA Today)
http://www.pfoa-facts.com/
(lingua inglese - la posizione dell'industria sul PFOA)
http://www.ewg.org/reports/pfcworld/part7.php
(lingua inglese - le preoccupazioni dei consumatori)
http://www.ewg.org/reports/pfcworld/part10.php#you
(lingua inglese - i consigli dell'EWG contro il Teflon)