8 Marzo 2005 - Il Ministero della salute ha pubblicato un decreto firmato dal ministro Sirchia il 17 febbraio scorso che salva - almeno per il momento - molti integratori. Secondo gli elenchi di sostanze accettate come "fonti" di vitamine e minerali, della recente direttiva europea, gran parte dei prodotti già sul mercato da anni, erano destinati a sparire dal mercato in luglio.
La deroga ministeriale ha dato la sospensione, fino a dicembre del 2009, di questa misura oltremodo drastica voluta da Bruxelles. Secondo la direttiva europea, le fonti di vitamine e minerali, anche se già sul mercato da parecchi anni, saranno ancora da approvare, una per una, sulla base di dati forniti dall'industria.
Per adesso comunque sono salvi minerali come boro, silicio e vanadio, alcune forme di vitamine e moltissimi minerali altamente biodisponibili come i chelati di calcio, rame, ferro, selenio, magnesio, manganese e zinco e, meno conosciuti ma non meno importanti, i minerali orotati, ascorbati e aspartati.
L'elenco completo è contenuto nel testo della circolare ministeriale (qui in formato PDF).
La sospensione ministeriale consente all'industria di lavorare con maggiore tranquilità. E' una bella notizia anche per terapeuti e utenti appassionati, i quali eviteranno di dover andare alla ricerca disperata in internet o in canali oscuri per trovare ciò che hanno sempre utilizzato. Va riconosciuto il merito di Federsalus, associazione dell'industria italiana, che ha lavorato con serietà ma diamo atto anche alla grande civiltà mostrata dai funzionari e dallo stesso ministro della salute.
Con questa decisione l'Italia, è il caso dirlo, sta dando un esempio che altri paesi europei farebbero bene a seguire. Resta solo da sperare che un simile colpo di scena salvi anche le erbe che in Italia hanno una lunga tradizione e molti appassionati ma che, sempre per volontà di Bruxelles, rischiano di trovarsi in una situazione simile. Secondo un'altra direttiva europea, molte erbe sarebbero da considerarsi medicinali, una prospettiva aborrente per erboristi e molti italiani che amano le tisane.
Anche per gli integratori resta un problema spinoso, quello dei dosaggi limite permessi, dei quali però si stanno già occupando alcuni organismi internazionali. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha indetto una commissione di esperti presso la FAO per fissare delle regole certe sulla valutazione della sicurezza di vitamine e minerali.
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