Gb, nutriti con la sostanza modificata hanno sviluppato diverse anomalie. E presto dovrebbe essere venduta in Europa
"Si ammalano i topi che mangiano ogm"
Mais biotech, pubblicato studio segreto della Monsanto
Il rapporto, riservato, è arrivato al giornale Independent
dal corrispondente de La Repubblica ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - Nutriti con un mais geneticamente modificato che potrebbe presto entrare in commercio in Europa, topi da laboratorio hanno sviluppato reni più piccoli del normale, una diversa composizione del sangue e altre gravi anomalie fisiche, sollevando timori che anche la salute degli esseri umani potrebbe essere messa a rischio mangiando cibo Ogm. La scoperta non viene dagli oppositori dell'uso della biotecnologia in campo alimentare, bensì da uno dei giganti del settore, la Monsanto, che produce tra l'altro il mais in questione e lo ha somministrato ai topini a scopo sperimentale.
L'azienda non aveva mai reso pubblici i risultati della ricerca, ma un suo rapporto segreto è pervenuto al quotidiano "Independent", che ieri lo ha pubblicato in prima pagina con un titolo accusatorio: "Il cibo Ogm fa male ai topi. Cosa può provocare negli umani? Abbiamo diritto di saperlo".
Nell'esperimento, parte di un dossier di 1139 pagine, a un gruppo di topi è stato somministrato mais normale mentre un altro gruppo ha ricevuto mais geneticamente modificato, il "Mon 863". I primi non hanno registrato alcun disturbo. Nel secondo gruppo di topi, viceversa, sono emerse serie anomalie genetiche. Proprio in questi giorni l'Unione Europea deve decidere se approvare l'importazione in Europa del mais prodotto dalla Monsanto. La settimana scorsa un voto a livello di commissione ha respinto l'importazione di Mon 863, ma i delegati di dieci paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, hanno votato a favore. Ora è probabile che la decisione finale sarà presa a livello più elevato, dai ministri dei venticinque membri Ue.
Ufficialmente, la Monsanto rifiuta di rendere pubblico il rapporto perché conterrebbe "informazioni riservate che possono giovare alla concorrenza". Un portavoce della società fa inoltre notare che il Mon 863 "è stato decretato sicuro da nove autorità internazionale nel 2003".
Ma vari esperti non sono tranquilli: "I risultati del rapporto sono estremamente preoccupanti dal punto di vista medico, sono esterrefatto dal numero di differenze significative riscontrate nei topolini nutriti con mais modificato", commenta Michael Antoniu, specialista di genetica molecolare del Guy's Hospital Medical School. Vyvyan Howard, docente di biologia molecolare della Liverpool University, chiede che l'intero studio condotto dalla Monsanto sia reso pubblico al più presto. La vicenda richiama un esperimento simile condotto sette anni fa dal ricercatore britannico Arpad Pusztai su topi nutriti con patate Ogm: anch'egli riscontrò gravi anomalie genetiche negli animali e, pur essendo un accanito sostenitore del cibo geneticamente modificato, le rese pubbliche. Lo scienziato venne licenziato, criticato aspramente dal governo e costretto da un ordine giudiziario a tacere per mesi sulla sua scoperta.
(23 maggio 2005)
Fonte: La Repubblica
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