Gli inquirenti prestano "molta attenzione" alle dichiarazioni del presidente e dg dell'azienda alimentare sui lotti contaminati
Nestlé, la Procura sul caso Storace "Affermazioni rilevantissime"
Il ministro: "Non mi dimetto, nessun accordo, accerterà i fatti il tribunale"
I test dell'Iss: "Rischio di effetti genotossici assente o trascurabile"
ROMA - Francesco Storace non ha alcuna intenzione di dimettersi, dice "non c'è stato nessun accordo, i fatti li accerterà il tribunale". Ma intanto gli inquirenti precisano: non passeranno "come acqua fresca" le "rilevantissime" dichiarazioni fatte dal presidente e direttore generale della Nestlè, Peter Brabeck, che ieri ha parlato di un accordo, concluso nel luglio scorso, con l'Ue e con il ministero della Salute italiano per smaltire fino a esaurimento i lotti di latte per l'infanzia contaminati da Itx.
Indagini sull'"accordo". L'inchiesta del procuratore di Ascoli Piceno, Franco Ponticelli, potrebbe quindi prendere in esame anche questo aspetto della vicenda, al quale si dice che la Procura stia prestando "molta attenzione". oltre all'ipotesi di reato strettamente legata alle violazioni della legge 283 sulla genuinità degli alimenti (ma che potrebbe aggravarsi se si arrivasse a determinare la tossicità della sostanza), e quella riferita ad eventuali ritardi nelle informative alla magistratura.
Storace: "Non mi dimetto". "I fatti gli accerterà il tribunale e la Nestlé dovrà rispondere di fronte ad un magistrato". Il ministro della salute ha già dato disposizione all'ufficio legale del dicastero di procedere con la querela contro la multinazionale, dopo le dichiarazioni di Brabeck. "Non mi dimetterò - ha detto rispondendo a Maurizio Belpietro durante la registrazione del programma di Canale 5 L'antipatico - perché non ho firmato nessun accordo. Non sanno con chi hanno a che fare, se ne accorgeranno in tribunale".
Le incongruenze. Storace sottolinea che "l'accordo sarebbe stato raggiunto a luglio, ma la vicenda è scoppiata a settembre. Quella della Nestlé - ha spiegato il ministro - sarebbe stata quindi un'autodenuncia. Ma quando si fanno affermazioni del genere bisogna dire anche dove e quando è stato firmato questo accordo. La vicenda - ha aggiunto - è esplosa in Europa perché proprio il ministero aveva raccolto la segnalazione della Regione Marche lanciando l'allerta alla Commissione europea". Il ministero infatti ha il potere dei controlli solo sulle frontiere e non sul territorio, ambito che invece spetta alle Regioni.
I test dell'Iss. Arrivano le prime valutazioni dopo i test dell'Istituto superiore di sanità sui campioni di latte Nestlè sequestrato: "Il rischio di effetti genotossici, in seguito ad ingestione di ITX, è assente o trascurabile. Non risultano disponibili informazioni su altri effetti tossici". L'Istituto "proseguirà inoltre gli approfondimenti analitici e tossicologici sulla problematica anche tramite la collaborazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), attraverso l'attività dei propri ricercatori, membri del Gruppo di esperti scientifici (Panel Afc) della stessa Efsa".
Milupa a rischio. E sarebbe solo questione di ore il sequestro, sul territorio nazionale, del latte per l'infanzia di un'altra azienda, la Milupa. I riscontri effettuati dall'Arpam di Ascoli Piceno sui campioni di latte liquido prodotti dall'azienda confermerebbero la presenza dell'Itx, la sostanza utilizzata per stampare il tetrapack che contiene il latte. L'azienda, in una nota, conferma di aver ricevuto la prima comunicazione ufficiale dal ministero della Salute sul tema Itx: "Stiamo verificando con il ministero - si legge - quali siano le successive azioni più appropriate". Nel comunicato Milupa ribadisce "la propria fondata convinzione che non sussista alcun reale rischio per la salute dei bambini, e infatti l'Itx non è presente nelle liste delle sostanze pericolose compilate dalle istituzioni nazionali e internazionali".
(24 novembre 2005)
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