Una lettera pervenuta alla nostra redazione da una Professoressa preoccupata per il futuro dei nostri bambini. Da leggere!
Egregio Direttore.
ho letto con stupore ed indignazione che al Senato è in discussione un disegno di legge che prevede di "considerare la dislessia causa di difficoltà specifica di apprendimento". In realtà la difficoltà nella lettura ridefinita da neuropsichiatri infantili e psicologi, dislessia, abbraccia secondo loro, un pacchetto che comprende anche la disgrafia (la scrittura poco chiara e non allineata), la discalculia (lentezza nel fare i calcoli, non conosce bene le tabelline); questi, che fino ad oggi vengono considerati dagli insegnanti errori , se questa legge viene approvata, saranno: “disturbi di apprendimento” e gli alunni che ne sarebbero affetti verrebbero diagnosticati ed etichettati dislessici da neuropsichiatri infantili.
"Il disegno di legge prevede un’attività diagnostica precoce da parte di specialisti….(i quali) sostengono che i risultati migliori, si avranno se si riuscirà a individuare il problema già dal primo anno della scuola dell'infanzia". (dal Sole 24ore 13-26 gennaio 2006 pag.17).
Se noi andiamo indietro alla nostra esperienza scolastica, quando eravamo in seconda e anche in terza elementare ( 7/8 anni), non sapevamo leggere e scrivere perfettamente e magari non rispondevamo in 60/10 di secondo alla domanda quanto fa 6 per 7, perché ora dovremmo pretendere che i nostri bambini di tre anni, invece, sappiano fare queste cose e magari sappiano anche suonare la nona di Beethoven?
Gli psichiatri sostengono che la dislessia è una disfunzione biologica di origine ereditaria , ma in base ad asserzioni dei loro stessi specialisti, prove di laboratorio tra cui TAC e RM (risonanza magnetica), non hanno evidenziato alcuna differenza tra il cervello di un cosiddetto "dislessico" ed uno "normale". Così come non si sa quale sarebbe il fantomatico cromosoma responsabile della trasmissione a livello ereditario (v. Che cos'è la dislessia: Basi biologiche, Luisa Lopez).
In Italia la psichiatria non è riuscita a far passare una legge che porti ad etichettare i bambini italiani come affetti da ADHD e così entrare nelle nostre scuole, ci stanno provando con la dislessia?
Da quando nel 1991 il Dipartimento dell'Istruzione Statunitense diede istruzioni a tutti i funzionari scolastici di istituire procedure per effettuare la selezione e l'identificazione dei bambini con disturbi dell'apprendimento, fornendo loro degli speciali servizi educativi, psicologici e costringendo per legge i genitori a "CURARLI", si sono ritrovati sei milioni di bambini etichettati Iperattivi , curati con un pesante psicofarmaco i cui effetti sono simili alla cocaina e di questi alcuni sono morti per gli effetti collaterali.
I disturbi di apprendimento non sono una recente scoperta ma sono presi dal Manuale di Statistica Diagnostico (DSM IV), la dislessia è riesumata da questo stesso manuale, come l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). Non è che anche la dislessia al pari dell’ADHD, faccia parte di un astuto piano di marketing per monitorare i nostri alunni e avere ulteriori finanziamenti?
Dai dati attuali stimano che il 5% dei bambini sono dislessici, che il 4% sono affetti da ADHD, a questi aggiungiamo quelli depressi, ecc... Vogliamo far diventare le nostre scuole l’anticamera del reparto di neuropsichiatria infantile della nostra città? Si sta rischiando di medicalizzare l'istruzione.
Come si può fare affidamento sui risultati di indagini in questo campo quando l'ultima scoperta, resa nota in questi giorni da ricercatori dell'istituto di psichiatria di Harvard è stata che i "bambini che nascono in
Inverno sono più intelligenti di quelli che nascono in estate?
Come insegnante, alla luce della mia esperienza, posso dire che le difficoltà di apprendimento sono dovute a carenze nella didattica, alla mancanza di una metodologia di studio e di tecniche efficaci nella trasmissione della conoscenza. Esistono scuole in Italia e all'estero dove metodi di studio e tecniche di insegnamento efficaci hanno risolto le difficoltà di apprendimento degli alunni.
Come cittadina mi aspetto che prima che i parlamentari italiani votino e finanzino, con i soldi delle tasse pagate da noi, questa legge, si informino accuratamente su come stanno realmente le cose.
Prof.ssa Margherita Pellegrino
Mia figlia ha avuto un iter scolastisco mostruoso, ha sofferto moltissimo, ha sempre imparato con molta, molta difficoltà. Se davo retta alle insegnanti lei non era adatta alla scuola. Mi dicevano che l'avrebbero aiutata loro, ma come?? Non comprendendoi suoi problemi? A mia figlia è stata diagnosticata la dislessia ed ha avuto comprensione ed aiuto a scuola (frequenta le superiori e quest'anno si diploma!!) Mai e poi mai le farei fare cure con psicofarmaci. Ci sono ragazzi con problemi di apprendimento che sono rifioriti a scuola quando è stato dato loro aiuto nella piena comprensione del loro problema. Quanti ragazzi ogni anno smettono di andare a scuola perchè non vengono capiti i loro veri problemi, che non sono dei fannulloni?? Certamente la scuola deve cambiare, ma deve ascoltare tutti, specie chi ha bisogno!
Cara Nadia, in Natura succede di continuo. E' così che ci si immunizza. Ogni volta che un bambino si ammala, e che si dice "non usiamo gli anitibiotici, i germi lo aiuteranno a diventare più forte!". Il principio è identico, solo che i "germi" dei vaccini sono stati resi meno forti, perchè se altrimenti si avrebbe la malattia completa.
Quando un figlio si becca la varicella, e la mamma lo mette in camera insieme al fratellino, sta vaccinado il secondo bambino.
SE poi lei preferisce fare sei iniezioni a suo figlio, invece di una, si accomidi pure (sicuramente il suo bambino le sarà molto riconoscente!).
Inoltre le sostanze che intossicano i centri nervosi dei bambini, come si esprime lei, sono alquanto relative, perchè la quantità è importante.
Crede che i medici vaccinerebbero i propri figli se fosse dannoso? o pensa di saperne più di persono che hanno 10 anni di studi alle spalle?
Inoltre la invito a considerare che l'incenso, sa quello che si brucia in chiesa o nei centri Yoga? Be', è altamente volatile nonchè alquanto cancerogeno.
Saluti e vaccini! ^_^
Carissima....
brutto a dirsi ma forse se avesse messo al mondo una dolce e bellissima creatura con difficoltà di apprendimento rivedrebbe i suoi pensieri.
Secondo il suo ragionamento non dovremmo nemmeno dare l'invalidità alle persone (in quanto sappiamo tutti che una miriade di persone con stratagemmi e poca voglia è riuscita ad ottenerla).
Mia figlia quando aveva un anno e due mesi faceva di quei discorsi che la gente si fermava a bocca aperta, ma è facile apprendere quando si viene bombardati solo da nozioni sul linguaggio (e non per tutti è così). E' nata a dicembre e ho sempre pensato che fosse lenta, disegnasse male solo perchè era la più piccola, ma in prima elementare ho cambiato idea, è stato un incubo 4 h per riuscire a farle trascrivere una semplice parola (continuava a copiare le lettere al contrario , oppure le ometteva, anche con il mio aiuto). Lì ...ho immaginato che fosse "stupida" può succedere, ma non è il suo caso perchè in molte altre cose per via del suo modo di vedere le cose è rapida e intuitiva, per studiare la Nebbia agli irti colli ci abbiamo messo solo 10 minuti (ovviamente la leggevo io e lei ripeteva).
Ho il cuore spezzato in due perchè lei ha imparato a leggere (se si può definire cosi) alla fine della Terza elementare e non avrà mai la gioia di leggere un buon libro senza fatica (io a nove anni avevo letto la maggior parte dei classici per bambini "Cuore" Ventimilaleghe sotto i mari" " Colombo" " Pinocchio" ect.
La dislessia è stata diagnosticata solo quest'anno, forse non potevo accettarlo perchè:
A scuola spesso si frequentano corsi sportivi ed io eccellevo sempre e quando vedevo qualcuno con due gambe, dua braccia e due occhi non concepivo come non riuscissero o come "riuscissero male" a gareggiare.
Ad oggi lo so! Ognuno di noi è un individuo con gusti differenti e volontà/voglia più o meno fortee caratteristiche fisiche diverse.
Con la dislessia (disortografia, discalculia, disgrafia ecc) non è proprio cosi.
E se veramente ci tiene ai bambini dovrebbe lottare affinche vengano riconosciuti sempre di più, ma non per esonerarli o meno, ma solo per permettere loro(come ha detto lei) di usufruire del metodo di studio/insegnamento giusto (oltre ovviamente a tempi differenti).
Basta poco.......
"Leggo con stupore le affermazioni della signora Pellegrino e non riesco a capire come nel 2006 possono ancora esistere persone che si occupano dell'istruzione/formazione delle giovani generazioni".
ERRATA CORIGE: Leggo con stupore le affermazioni della signora Pellegrino e non riesco a capire come nel 2006 possono ancora esistere persone COME LEI AD OCCUPARSI dell'istruzione/formazione delle giovani generazioni.
Leggo con stupore le affermazioni della signora Pellegrino e non riesco a capire come nel 2006 possono ancora esistere persone che si occupano dell'istruzione/formazione delle giovani generazioni. Il suo intervento denota una scarsa informazione e soprattutto un punto di vista retrograda realizzato in seguito a qualche articolo letto qua e là senza nessuna base teorica. Molto probabilmente si riferisce ad un approccio di tipo psicanalitico che considera superato il punto di vista del DSM IV. Per la psicanalisi è infatti molto importante la relazione senza la quale non ci può essere crescita o sviluppo del bambino (in termini di normalità/patologia). La signora forse non sa che il DSM IV è una classificazione dei disturbi in base alle manifestazioni del disturbo e non in base alla eziologia o delle cause. Considerato che tutta una serie di difficoltà rientrano in una determinata categoria, è impensabile non considerare quei soggetti affetti, nella realtà dei fatti ovvero rispetto alla loro disabilità. La signora Pellegrino ha ragione su un punto: il governo italiano deve assolutamente organizzare corsi di agiornamento e di formazione delle MAESTRE che oggi non sono più in grado di affrontare temi complessi come quelli dell'educazione scolastica.
Per eventuali chiarimenti, si rivolga cara signora agli psicologi, operatori e soprattutto genitori di bambini affetti da disturbi di apprendimento.
E' facile prendere il cammino di attacchi alla persona, delle parole forti, quando mancano gli argomenti.
Certo ci possono essere dei fattori scatenanti per la dislessia come peraltro dell'autismo o dell'ADHD, ma vanno cercati nell'ambiente nel quale viviamo.
Come ha commentato Nadia, mercurio, alluminio e formaldeide sono tossici, e vengono iniettati con vaccini e ingeriti con le bevande "light" dove il metanolo che fa parte del dolcificante aspartame si scompone in formaldeide e acido formico.
Sono d'accordissimo che in assenza di un adeguato controllo ambientale, non possiamo stare a dare i bambini in pasto ai psichiatri, magari farli trattare con droghe psicoattive ancora peggio di quelle venduto in modo illegale su strada.
Credo che questo sia stato il senso dell'intervento della prof Pellegrino.
La prof. Pellegrino incarna ed interpetra la recalcitante volont� di comprendere le persone che hanno di fronte nell'esercizio delle loro funzioni e l'apertura mentale di buona parte degli insegnanti che ha incontrato mio figlio. Grazie a loro periodicamente devo ricostruire l'amor proprio e l'autostima dell'ormai ragazzo. Ho presentato dettagliate relazioni e intere risme di carta stampata sull'argomento, ma o si � indifferenti o increduli. Lo smodato ego di questa categoria di persone che si sentono sfruttate e malpagate ( con oltre 3 mesi di ferie all'anno), che non hanno alcuno stimolo ad aggiornarsi ( perch� non hanno i vincoli dei crediti ECM come i loro antagonisti delle professioni mediche ) provocano danni e disagi senza pagarne il dazio!
Io non sono un letterato, ma credo che sostanzialmente serva pi� senso del dovere e del servizio per coloro che hanno il compito di formare le generazioni del futuro. Ho in famiglia insegnanti che ne sono esempio ed i risultati sui ragazzi si vedono...come si vedono i risultati dei troppi insegnanti il cui spirito professionale � deviato da chiss� quale patologia psichiatrica e, perch� no, politica.
Sono giovane, ho solo quaranta anni, ma negli ultimi dieci ho assistito ad un decadimento della qualit� e del livello conoscitivo dei laureati che ho avuto con me in ambito lavorativo, dopo aver letto la sua missiva Prof. Pellegrino non credo pi� che sia un caso.
Disgustati saluti...
Da collega a collega, posso solo commentare l'ennesima lettera della "professoressa" Pellegrino con un aggettivo:IGNORANTE!
Ma, scusandomi subito, nel senso vero del termine; non si pu� esprimere giudizi come quelli che si leggono nelle sue lettere, senza essersi informati adeguatamente!
Io sono insegnante, forse da pi� anni di lei, ma, quando sette anni fa, mio figlio a avuto una diagnosi di disturbo di apprendimento (dislessia grave, con 7 deviazioni standard ma QI=98) ho impiegato quasi due anni a farmene una ragione.
Sono arrivato ad accettare la situazione solo dopo essermi adeguatamente informato: in effetti mi risultava strano, come a lei e tantissimi insegnanti, che un bambino perfetto dal punto di vista fisico, intelligente e intuitivo, caratterialmente simpatico e disponibile, facesse fatica a leggere, non un libro, ma i titoli dei cartoni animati, dei videogiochi, dei giornali a fumetti!
Cara collega, oggi sono formatore per conto dell'AID e, in accordo con il MIUR faccio, insieme ad altri insegnanti, psicologi, genitori opera d'INFORMAZIONE presso le scuole.
Ne vedo tanti di colleghi scettici! Refrattari ad ammettere che per anni hanno insistito con alunni che sarebberero riusciti a superare brillantemente lo scoglio della scuola solo con il loro AIUTO.
Ma in questi anni mi sono reso conto sopratttutto di una cosa: alla fine degli incontri mi viene sempre richiesto cosa fare in classe e questo, se mi permette, denota una scarsa inventiva da parte degli insegnanti che hanno proprio questo compito: trovare le strategie migliori per DARE AD OGNUNO QUELLO DI CUI HA BISOGNO per far uscire il meglio da ogni ragazzo e non per riempirlo di contenuti (le ricordo il significato originario del termine EDUCARE, da "educere"= tirare fuori)
Con questo la saluto e soprattutto la invito a confrontarsi con le persone che accusa: per farlo pu� atraverso il sito dislessia.it trovare la sezione pi� vicina a lei dove potr� incontrare i genitori, gli insegnanti, i tecnici e anche gli alunni che le spiegheranno di che cosa sta "parlando" nelle sue lettere. Grazie
L’Associazione Italiana Dislessia (www.dislessia.it) , che conta circa 4000 soci (operatori sanitari, insegnanti, genitori di ragazzi e adulti dislessici) e rappresenta oltre un milione (stimato) di dislessici italiani, esprime il proprio disappunto per lo spazio fornito alla prof. Pellegrino, che esprime posizioni pericolose ed arretrate su un problema cos� diffuso e misconosciuto nel nostro paese. Il disegno di legge sulla dislessia, contrariamente a quanto affermato nell’articolo, intende distinguere il problema dislessia dall’area dell’handicap, come espresso chiaramente nel testo del progetto. Il diritto ad una diagnosi non significa “trasformare le scuole in anticamera del reparto di neuropsichiatria” ma � il presupposto per un riconoscimento del problema e una sua gestione adeguata proprio nell’ambito della scuola. Purtroppo la prof.ssa Pellegrino manifesta in modo ingenuo e disarmante opinioni prive di qualsiasi base scientifica riguardo ai disturbi di apprendimento. La dislessia viene negata, ci sarebbero solo bambini che fanno errori , presumibilmente perch� non si impegnano. I disturbi specifici di apprendimento sono liquidati e stigmatizzati come se fossero una mania di neuropsichiatri vogliosi di medicalizzare tutto il possibile. Il DSM IV, la pi� autorevole fonte di riferimento per le definizioni scientifiche dei disturbi mentali, viene ugualmente liquidato come qualcosa di superato da cui si riesumano delle entit� fantomatiche . L’idea che ci� nasconda “operazioni di marketing” � perfino ridicola dato che per la dislessia notoriamente non esiste alcuna possibilit� di trattamento con farmaci. La base neurobiologica e spesso genetica della dislessia viene sbrigativamente eliminata poich� “TAC e Risonanza magnetica non hanno evidenziato differenze tra il cervello dislessico e quello normale”, argomentazione non rilevante dato che le alterazioni sono a livello submicroscopico e pertanto non visibili con tali esami. Notizie divulgative di terza mano (per es. la ricerca secondo cui i bambini che nascono in inverno sarebbero pi� intelligenti),vengono aggiunte al calderone per concludere che le scienze psicologiche e neurologiche non hanno alcuna affidabilit� . In pratica un ritorno alla cultura antiscientifica ancora imperante in parte della scuola italiana.. Senza analizzare nel dettaglio, basti dire che queste posizioni, conseguenti alla mancanza di formazione degli insegnanti sul tema dislessia, ha determinato per migliaia di bambini un percorso scolastico di sofferenze e di incomprensioni che spesso si conclude con l’abbandono. Bambini intelligenti e creativi che hanno grandi potenzialit� purch� siano compresi nella loro specifica difficolt�. Solo da pochi anni, soprattutto per azione della nostra Associazione, e con la collaborazione del MIUR, � iniziato un movimento di sensibilizzazione e di aggiornamento. Pensare che dislessia e disturbi di apprendimento non esistano e tuttalpi� siano dovuti a carenze della didattica � un illusione che , davanti alla persistenza del problema, finisce con il colpevolizzare il ragazzo dislessico. La didattica � importantissima e gli insegnanti devono aggiornarsi per poter affrontare il problema dislessia con metodologie didattiche adeguate, ma devono superare l’illusione di onnipotenza : la dislessia � un problema costituzionale � non pu� scomparire cos� facilmente. La missione degli insegnanti dovrebbe essere quella di accogliere e fare proprie le conoscenze scientifiche pi� recenti su questo tema per poter agire in maniera consapevole e mirata nella loro importantissima funzione di favorire l’apprendimento con metodi adeguati e personalizzati a seconda delle caratteristiche individuali degli allievi. Purtroppo c’� ancora molta strada da percorre per rendere la scuola italiana pi� adatta ad affrontare le difficolt� di apprendimento, ma per fortuna molti insegnanti non la pensano pi� come la professoressa Pellegrino.
Dr. Enrico Ghidoni
Past-President Associazione Italiana Dislessia
che ruolo giocano i vaccini col loro mercurio,alluminio e formaldeide che intossicano gravemente i centri nervosi dei nostri bimbi,senza contare le sei malattie, inoculate,contemporneamente nel loro sangue (quando mai in natura si verifica un fatto simile!)?