E' stata introdotta il 13 dicembre 2005 la proposta di legge alla Camera, numero 6220, nella quale il deputato Ranieli suggerisce il riconoscimento della professione erboristica come una delle professioni sanitarie. La proposta definisce l'erborista "il consulente dell'automedicazione nel campo delle piante officinali". Tutte le piante dette "officinali" saranno coltivate, selezionate, lavorate e vendute sotto controllo di un erborista.
Consigli al pubblico sull'uso delle erbe saranno ammesse, pero' senza entrare nel campo medico della diagnosi o cura di malattie. Una professione della salute insomma, orientata alla prevenzione piuttosto che la cura.
Il testo della proposta è scaricabile qui in formato PDF.
Il passaggio non sarà né veloce né facile. La proposta andra' a scontrarsi con altre iniziative parlamentari simili, facendo alla fine emergere, dalle diverse iniziative legislative, un testo di sintesi da votare. Quella sintesi potrà pendere verso le vecchie proposte, che vedono nell'erborista un venditore di prodotti già confezionati, oppure verso questa nuova concezione del erborista come operatore sanitario a tutti gli effetti. Quale sarà il risultato finale dipenderà largamente del lavoro degli erboristi e dei loro rappresentanti nel far presente a deputati e senatori le ragioni della loro proposta.
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Il presidente della Federazione Erboristi Italiani ha qualche informazione aggiuntiva:
Sono oggi in grado di inviarvi il testo della proposta di legge sull'istituzione della professione sanitaria di erborista, presentata dall'On. Ranieli. La strada è ormai tracciata e su questa strada dovremmo muoverci nella prossima legislatura. Vi informo inoltre che analoga proposta è stata presentata anche al Senato, si tratta del disegno di legge n. 3735, con titolo leggermente diverso - Istituzione e regolamentazione della professione sanitaria di erborista e dell'attività commerciale di erboristeria - presentato in data 18 gennaio dal Sen. Danzi, Vice presidente della Commissione Igiene e Sanità e dal Sen. Ceccanti, il testo al momento non è ancora disponibile.
Attraverso un duro e persistente lavoro tra Camera e Senato siamo riusciti nel nostro intento, presentare proposte di legge che superassero il problema relativo al prodotto ma che identificassero l'erborista come vero e qualificato esperto nel campo delle piante officinali, dalla loro preparazione al consiglio al consumatore finale, e tutto nell'ottica di una consapevole gestione della propria salute. Penso che anche il mondo universitario dovrà prender atto di questo nuovo percorso. Dal settore universitario, dai docenti, dagli studenti e dai nuovi laureati adesso ci attendiamo supporto e collaborazione. La FEI ha tracciato una strada - cerchiamo di percorrerla insieme.
Cordiali salutia tutti.
Il Presidente Nazionale FEI
A. Di Muzio
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