Svelati collegamenti tra psichiatria e case farmaceutiche
Svelati collegamenti tra psichiatria e case farmaceutiche
Pubblicato 21 aprile 2006
Dagli Stati Uniti, arriva un clamoroso studio che rivela connessioni tra psichiatria e case farmaceutiche. Un gruppo di ricercatori pubblici nel campo della salute ha rivelato che più della metà degli psichiatri che hanno preso parte alla stesura dell'ampiamente usato Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali, meglio noto come DSM, edito dalla Associazione Psichiatrica Americana (APA), ha avuto connessioni finanziarie a compagnie farmaceutiche prima e dopo della pubblicazione del manuale.
I ricercatori hanno trovato che 95 degli 170 esperti, cioè il 56%, che lavorarono all'edizione pubblicata nel 1994 del DSM, ha avuto almeno una relazione monetaria con qualche ditta farmaceutica negli anni tra il 1989 e il 2004. Secondo questo studio, una analisi finanziaria dettagliata dei registri finanziarie e dei conflitti d'interesse, il collegamento finanziario più frequente consisteva in soldi dati dalle ditte agli psichiatri per ricerche. La percentuale sale, in alcuni casi del 100%, per gli esperti che lavorarono alle sezioni speciali del manuale riguardanti malattie mentali severe, come la schizofrenia.
Il DSM è ampiamente usato in tutto il mondo per diagnosticare disordini mentali, è tra l'altro noto che diversi disturbi in esso elencati, sono "democraticamente" votati per alzata di mano.
Negli ultimi anni, critici del settore sostengono che l'uso di tale manuale DSM è diventato troppo esagerato, includendo diagnosi di malattie, come la fobia sociale, che dicono sembrare fatta su misura per creare un mercato per gli antidepressivi o altri psicofarmaci.
E stato trovato che il 22% degli esperti sopraccitati ha ricevuto compensi per consulenze negli anni fra il 1989 e il 2004, mentre il 16% ha lavorato come membri di commissioni portavoce di ditte farmaceutiche, attività tipicamente molto più lucrative degli stipendi da ricercatore. (fonte: The New York Times)