I farmaci delle chemioterapia 'distruggono le cellule cerebrali'
Fonte: BBC UK
Traduzione di SIlvia Rubeo
Le ricerche suggeriscono che i farmaci utilizzati per distruggere le cellule cancerogene possono essere realmente più dannose alle cellule sane del cervello.
Un gruppo di lavoro dell'università di Rochester a New York ha scoperto che molti tipi di cellule fondamentali del cervello sono estremamente vulnerabili ai farmaci.
Sostengono che ciò potrebbe essere di aiuto per spiegare gli effetti collaterali come attacchi e perdita di memoria associati con la chemioterapia - alla quale è stato congiuntamente affibbiato il nome di 'chemio cerebrale'.
La ricerca, effettuata sui ratti, è stata pubblicata sul Journal of Biology.
La terapia farmacologica per la cura del cancro può indurre una vasta gamma di effetti neurologici collaterali, anche un insorgenza di demenza.
Ma si pensa che non siano direttamente collegati al trattamento farmacologico in se stesso.
Piuttosto alcuni medici li hanno attribuiti allo stato psicologico vulnerabile del paziente.
L'ultimo studio ha scoperto che livelli di dosi comunemente somministrate quando i pazienti sono sottoposti a trattamento hanno ucciso dal 40% all' 80% delle cellule cancerogene - ma dal 70% al 100% delle cellule cerebrali.
Molti tipi di cellule cerebrali sane continuano a morire per almeno sei settimane dopo l'esposizione al trattamento.
Sperimentazione sui comuni farmaci
Il ricercatore principale Dr Mark Noble ha affermato: "Questo è il primo studio che pone la chemio cerebrale su un ragionevole fondamento scientifico, in termini di neurobiologia e biologia cellulare."
Il gruppo di lavoro di Rochester ha effettuato dei test con tre farmaci somministrati per trattare molteplici forme di cancro: carmustina, cisplatina and citosina arabinoside.
Tutte e tre i farmaci sono risultati tossici per molti tipi di cellule cerebrali il cui lavoro è di riparare le altre cellule del cervello, - anche a concentrazioni molto basse.
Possono anche far morire le cellule oligodendrocita , che gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione di messaggi attorno al sistema nervoso.
I ricercatori suggeriscono che un danneggiamento alle cellule nell’ ippocampo, che è responsabile per la memoria e l’apprendimento, è probabilmente una causa che può fornire una una spiegazione ai sintomi della chemio cerebrale.
Il professor John Toy, direttore medico della ricerca sul cancro in UK, ha detto: "Le dosi utilizzate nel corso della terapia necessarie per il trattamento del cancro mentre lasciano le cellule sane del corpo per quanto possibile illese costituiscono un buon equilibrio giudicato da specialisti esperti.
"Lo scopo è di massimizzare i benefici e minimizzare i danni. Sfortunatamente gli effetti collaterali possono includere la tossicità per il cervello.
" Si spera che questa ricerca effettuata sui ratti possa suggerire nuovi metodologie di ricerca su come questa tossicità possa essere superata.
"E’ importante ricordare, comunque , che tutti i trattamenti per la cura del cancro disponibili al momento sono stati sottoposti ad dettagliati studi clinici per assicurare che i benefici da essi derivanti superino gli effetti indesiderati.
"Nessun paziente deve sospendere il trattamento a causa di questa ricerca."
I ricercatori sostengono che può essere possibile aggiungere degli agenti protettivi ai farmaci per la chemioterapia.
Suggeriscono anche ulteriore lavoro per definire con esattezza quale cellule sono maggiormente a rischio.
Fonte: BBC UK
Traduzione di SIlvia Rubeo
Il cancro è una multinazionale satanica, dobbiamo PREVENIRLO smettendo di mangiare falsicibi come carne, pesce, latte, formaggi, uova. E per curarlo non serve certe la chemioterapia, ma una disintossicazione totale del corpo, digiuni, centrifughe vegetali, frutta di stagione e verdure crude.
Veramente spiritoso:"Nessun paziente deve sospendere il trattamento a causa di questa ricerca" Perchè? Perchè è meglio, per vivere qualche mese di più, restare anche dementi, o perchè l'affare farmaceutico deve prosperare? Il cancro è un affare da 200 bilions dollars all'anno per l'industria.