ANTIDEPRESSIVI E SUICIDI
Il 13 dicembre scorso, un comitato consultivo della Food and Drug Administration (FDA), l'Agenzia statunitense di controllo sui farmaci, con sei voti contro di due, ha raccomandato di disporre che sui foglietti degli antidepressivi sia inserito un black-box, il livello massimo di avvertenza per medici e pazienti, sul rischio di suicidio che questi medicinali provocano nei giovani tra i 18 e i 24 anni.
Il Comitato, dopo aver preso in esame 372 studi clinici, per una popolazione coinvolta di quasi 100.000 pazienti adulti, ha ritenuto che il rischio di suicidio connesso all'uso di antidepressivi sia più forte per i giovani adulti fino ai 25 anni. Inoltre, sono stati analizzati 24 studi clinici eseguiti su più di 4.400 bambini e adolescenti: l’analisi degli studi pediatrici ha evidenziato un aumentato rischio di suicidio durante la prima fase di trattamento.
Un'altro studio, coordinato da Ricercatori dell'University of Kuopio (Finlandia), per valutare il rischio di suicidio e la mortalità generale durante trattamento con farmaci antidepressivi in una condizione di vita reale, ha preso in esame 15.390 pazienti che erano stati ospedalizzati a causa di un tentativo di suicidio tra il gennaio 1997 ed il dicembre 2003, in Finlandia. I pazienti non erano affetti da psicosi. L'impiego della Fluoxetina (Prozac) è risultato associato al più basso rischio di suicidio, mentre quello della Venlafaxina (Efexor/Effexor) al più alto. La più bassa mortalità è stata osservata durante l'impiego degli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina (SSRI), attribuibile ad una riduzione delle morti cardiovascolari e cerebrovascolari. Tra i soggetti che non avevano mai fatto uso dei farmaci antidepressivi, l'impiego corrente dell’antidepressivo è risultato associato ad un sensibile aumento del rischio di tentativo di suicidio, seppur il tasso di mortalità sia più alto nel caso di un uso non regolare dell'antidepressivo.
Non sono state osservate differenze tra i risultati osservati tra i soggetti di età compresa tra 10 e 19 anni e quelli della popolazione generale, ad eccezione di un aumentato rischio di morte con l'uso della Paroxetina (Paxil, in Italia Seroxat).
Secondo un articolo pubblicato nella prima pagina del New York Times, dal titolo “Proof Is Scant on Psychiatric Drug Mix for Young”, circa 1,6 milioni di bambini e adolescenti, di cui 280.000 al di sotto dei 10 anni di età, hanno ricevuto due o più psicofarmaci in combinazione nel solo ultimo anno. Il dott. Thomas R. Insel, direttore dell'Istituto Nazionale di Salute Mentale, dice: “Non esiste alcun solido dato scientifico che giustifichi l'uso spropositato che si fa di queste medicine sugli adolescenti, in particolare sui più giovani, per i quali i dati scientifici a disposizione sono ancora più scarsi”. Tuttavia, i dati esistenti sono sufficienti a mettere in guardia i consumatori circa questi farmaci: uno studio. di quest'anno, del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, riferisce che 25 decessi, di cui 19 bambini, sono collegate all'uso di farmaci contro l'ADHD (Attention Deficit and Hyperactivity Disorder - Disturbo da Deficit d'Attenzione e Iperattività). Gli antipsicotici si sono resi responsabili di almeno 24 decessi.
Il New York Times ha rivelato anche i risultati di un'analisi eseguita dalla Medco Health Solutions: “Dal 2001 al 2005 l'uso di farmaci antipsicotici su bambini e adolescenti è cresciuto del 73%, e tra le ragazze è più che raddoppiato”. L'articolo riferisce anche che: “Gli stimolanti come il Ritalin sono di gran lunga lo psicofarmaco più prescritto ai bambini. Ma spesso i dottori accoppiano gli stimolanti con antidepressivi, antipsicotici e anticonvulsivi, sebbene alcuni di questi farmaci possano causare effetti collaterali molto gravi, sebbene ci sia scarsità di prove sui loro benefici e manchi del tutto l'evidenza su come interagiscano tra di loro ad influenzare lo sviluppo mentale e fisico”.
L'articolo infine rivela come “lo scorso anno la Food and Drug Administration ha richiesto ai produttori di farmaci di stampare sulle loro etichette l'avviso che gli antidepressivi possono causare istinti e comportamenti suicidi in alcuni bambini. Gli anticonvulsivi contengono etichette che mettono in guardia contro i danni a fegato, pancreas e pelle. Gli effetti collaterali degli antipsicotici possono includere rapido aumento di peso, diabete, tic irreversibili e, in pazienti anziani affetti da dementia, il decesso improvviso. Quando questi farmaci vengono usati mescolati, i rischi si combinano”.
Nonostante gli oltre 20 avvisi di cautela sugli psicofarmaci pubblicati negli ultimi due anni, questi vengono prescritti a bambini senza prima eseguire alcun test oggettivo e scientifico - analisi del sangue, TAC del cervello o radiografie - che possa provare la necessità dell'impiego di questi farmaci.
Nonostante l'evidenza scientifica della pericolosità di questi farmaci, il complesso psico-farmaceutico che fà capo a Big Pharma continua a spingere la vendita di questi farmaci potenzialmente fatali a bambini e adolescenti, da soli o in combinazione, che fruttano alle case farmaceutiche profitti di miliardi di euro.
Fonte: Ecplanet
A SOLI 20 ANNI MI HANNO COSTRETTO CON UNA TUTELA UFFICIALE A PASSARE PER PAZZO PER POTER SOPRAVVIVERE POICHE MI TROVAVO SENZA SOLDI E DISOCCUPATO... HO LOTTATO CONTRO IL SISTEMA BUROCRATESE DEL CANTONE TICINO CHE MANOMETTE LA VERITA DELLA MIA STORIA PERSONALE E ORAMAI MI HANNO DANNEGGIATO LA REPUTAZIONE... HO PERSO TUTTO A CAUSA DELLA CONDIZIONE IN CUI MI TROVO...
NESSUNO FINORA MI HA RESO GIUSTIZIA... A NOI "PAZZI" VIENE NEGATO OGNI DIRITTO CIVILE... E LE PUBBLICHE INFRASTRUTTURE CI MANGIANO ADDOSSO... LAVORANDO SU DI NOI E PRENDENDOCI PER IL CULO... A ME DUE ANNI FA IL MANICOMIO DI MENDRISIO MI HA UCCISO LA RAGAZZA..E IN SEGUITO MAGISTRALMENTE COME SOLO LORO PSICHIATRI & CO. HANNO OCCULTATO LE PROVE DELL'ENNESIMO ASSASSINIO... CORDIALI SALUTI DA UN SOPRAVVISSUTO ALLA PSICHIATRIA