Fonte: Fondazione Ramazzini
Un editoriale, che farà senz’altro riflettere, dal titolo “Come distorcere i dati scientifici senza, di fatto, mentire: verità e arte scientifica” appare sull’ultimo numero del Giornale Europeo di Oncologia (Eur. J. Oncol., vol. 11, n. 4, pp. 217-224). Scritto dal Dottor John Bailar, Professore Emerito dell’Università di Chicago e Studioso presso l’Accademia Nazionale delle Scienze, Washington, DC, Stati Uniti, l’editoriale è una chiara e concisa presentazione di uno dei maggiori problemi della ricerca di oggi. Il riassunto dell’articolo parla da sé:
Ci sono molti modi di fuorviare chi legge e utilizza la letteratura scientifica senza ricorrere a frodi o ad altri tipi di inganno. Questi comprendono la scelta fatta ad arte degli argomenti da studiare, l’impostazione dei problemi in modo tale da giungere a una conclusione prestabilita, protocolli inconsistenti (utili soprattutto quando il ricercatore vuole giungere a una conclusione negativa), omissioni non dichiarate di dati e/o informazioni pertinenti, e distorsioni intenzionali nei processi di riproduzione, analisi e presentazione di dati. Nel complesso questi problemi sembrano comuni e largamente tollerati, a volte addirittura presentati come il modo di fare carriera nel mondo della scienza. Il loro impatto cumulativo può essere molto maggiore degli effetti di frodi palesi come l’invenzione, la falsificazione o il plagio. Gli studiosi, chi usa i dati scientifici e il pubblico dovrebbero essere al corrente della possibilità di alterazione deliberata di un resoconto scientifico, imparare a riconoscerla e a difendersi da essa.
Posted/Inserito: 11:46
apprezzo molto che LA LEVA di Archimede riapra il discorso sulla scarsa veridicità delle STATISTICHE UFFICIALI di CHEMIO-TERAPIA/ONCOLOGIA : un esempio di come vengono distorte le informazioni è data dal settimanale PANORAMA di questa settimana (Lunedi 10 settembre-venerdi 14 settembre): dall'articolo che ho menzionato, sembrerebbe che di cancro guariscono tutti, grazie alla CHEMIO !!!
Peccato che studi statistici eseguiti su oltre 250.000 pazienti trattati con CHEMIO, abbiano dimostrato che: "SU 50 PAZIENTI MALATI DI cancro sottoposti a CHEMIO, solo 1 paziente DI QUESTI 50 è ancora vivo dopo 5 anni dalla prima CHEMIO"
(VEDI: TABELLE 1 e 2 di articolo del prof. MORGAN, PUBBLICATO NEL 2004 e liberamente scaricabile da INTERNET DA:
www.mednat/cancro/MORGAN.PDF
domanda mia personale:
PERCHè "il settimanale "Panorama" NON HA MENZIONATO QUESTO ARTICOLO SCINTIFICO ???