I Consumatori: Big Pharma corrompe i medici
I Consumatori: Big Pharma corrompe i medici
Fonte: L'Unità
Medicine, dottori e cene. Non è il titolo di un film, ma quello del Rapporto (pdf in inglese) pubblicato da Consumers International, la federazione internazionale che raccoglie 220 associazioni di consumatori di tutto il mondo. E che racconta come i malati dei paesi in via di sviluppo siano una miniera d´oro per le aziende farmaceutiche. Per accaparrarsi nuova clientela, i colossi del farmaco corromperebbero i medici dei paesi in via di sviluppo, dove purtroppo molto malattie debellate in Occidente sono ancora vive e vegete e dove per guarire chi è malato è disposto a mandar giù di tutto.
Ma per convincere i medici, non basta una cena . Condizionatori d'aria, computer, automobili, tessere di club esclusivi, notti in hotel a cinque stelle durante i congressi medici: sono solo alcuni dei regali contemplati dalle strategie di marketing delle multinazionali farmaceutiche. Ma certo, non si tratta solo di corruzione. La collusione tra medici e case farmaceutiche, spiega il rapporto può portare a «prescrizioni ingiustificate o errate che mettono a serio rischio la salute dei pazienti, a volte anche con effetti fatali».
Big Pharma, le grandi industrie che controllano il mercato dei farmaci, quindi «a suon di regali sta cambiando le abitudini prescrittive dei medici nei Paesi in via di sviluppo». E la metà dei medici non lo nega: secondo il rapporto, il 50% dei dottori ammette di sentire questa pressione. Ma mancano pure leggi che regolamentino il mercato: «La mancanza di regole – spiega Richard Lloyd, direttore generale di Consumers International – rende questi mercati un facile bersaglio per le tecniche di marketing delle multinazionali, ma le risorse sanitarie di questi Paesi e i soldi degli stessi cittadini non possono essere dilapidati nell'uso errato dei farmaci».
«L'unica maniera per assicurare che i pazienti ricevano dai medici un trattamento razionale e imparziale – dicono dalla federazione dei consumatori – è che i governi mettano al bando completamente la pratica dei regali». Nel frattempo, per chi volesse dare un contributo alla campagna, Consumers International invita a mandare una mail a marketingoverdose@consint.org. Perché nessuno, quando un medico gli prescrive un farmaco, debba pensare che il dottore non sta pensando alla sua salute ma al prossimo pacco regalo in arrivo.