Tecnologia cinese contro i tumori
Tecnologia cinese contro i tumori
Si chiama HIFU e viene dalla Cina. È una metodica avanzata high tech, che produce onde acustiche, proprio come quelle sonore, ad altissima frequenza, gli ultrasuoni e li convoglia in un'area precisa
Eliminare il tumore senza bisturi, radiazioni, né aghi: è l'obiettivo della tecnologia cinese d'avanguardia HIFU (ultrasuoni focalizzati ad alta intensità), di cui l'Istituto Europeo di Oncologia è centro di sviluppo in Occidente. Lo ha annunciato ufficialmente in occasione di un incontro internazionale Carlo Ciani, Amministratore Delegato, con Umberto Veronesi, Direttore Scientifico, e i medici impegnati nell'applicazione clinica, Franco Orsi, Direttore dell'Unità di Radiologia Interventistica e Paolo Arnone, assistente della Divisione di Senologia.
Il principio della metodica Hifu è quello di produrre onde acustiche, proprio come quelle sonore, ad altissima frequenza (gli ultrasuoni) e convogliarle in un'area precisa, in modo che quando raggiungono esattamente il bersaglio (punto focale) si trasformano "naturalmente" in calore, in grado di determinare la necrosi del tessuto, vale a dire la morte delle cellule che lo compongono. Il sistema Hifu si presenta come un macchinario molto simile ad una TAC. È dotato di un lettino, dove viene fatto accomodare il malato, con al centro una piccola vasca con acqua purificata, che costituisce il mezzo attraverso il quale si diffondono gli ultrasuoni. Questi sono emessi da un dispositivo chiamato trasduttore, situato al fondo della vasca, e si propagano attraverso la pelle e gli altri tessuti fino a raggiungere in modo estremamente preciso il bersaglio da trattare, vale a dire la zona malata; solo a quel punto si trasformano in energia termica, che distrugge le cellule effettuando una termoablazione. Il bersaglio viene identificato, prima del trattamento, con un centraggio ecografico, che utilizza quindi ancora gli ultrasuoni ma non ad alta intensità.
"Hifu ci dà per la prima volta la possibilità di indirizzare un fascio di ultrasuoni in un punto ben preciso e definito attraverso l'immagine ecografica, e dunque di trattare una lesione tumorale senza nessun danno biologico, senza l'inserimento di aghi e cateteri o la necessità di tagli chirurgici", spiega Franco Orsi. "Il principio in sé non è una novità assoluta: gli ultrasuoni focalizzati sono già da tempo utilizzati per il trattamento di tumori 'di superficie', in ginecologia, in otorinlaringoiatria e, ultimamente, per il tumore della prostata. In questo caso vengono focalizzati attraverso una sonda transrettale. La novità della nostra macchina è di essere in grado di trattare organi interni come il fegato, il pancreas, i reni, la mammella, insomma tutti quegli organi che oggi possiamo visualizzare con l'ecografia. In estremo Oriente sono già stati trattati oltre 10.000 pazienti in una quarantina di centri. Il nostro compito in IEO è ora quello di sviluppare tecnologicamente la metodica, sia dal punto di vista del targeting, vale dire come identificare meglio il punto focale, sia dal punto di vista dell'efficacia locale. In sintesi, non abbiamo dubbi sulla validità della tecnica: si tratta ora di definirne le indicazioni per poter trattare più tumori e meglio".
"Proprio in questi giorni abbiamo trattato il primo caso di mammella", sottolinea Paolo Arnone, che ha di persona sperimentato il funzionamento della tecnologia in Cina, "dopo un periodo dedicato alla messa a punto della macchina mediante test in vitro. L'attenzione, così come per gli altri organi, è stata rivolta alla fase di identificazione e puntamento della lesione ed i risultati, sebbene molto iniziali, ci inducono ad un concreto ottimismo. Le potenzialità della metodica associate alla leadership dell'Istituto Europeo di Oncologia nella ricerca e nella cura dei tumori del seno ed alla possibilità di coinvolgere numerose pazienti con le più disparate problematiche, ci permetterà di identificare principi guida per una corretta indicazione terapeutica. Il tutto allo scopo di velocizzare i tempi per l'ingresso routinario della metodica in ambito clinico, incrementando così le opzioni terapeutiche a disposizione del senologo e rendendo il trattamento chirurgico del tumore della mammella ancora più conservativo di quanto già non lo sia oggi".
"Il sistema è stato donato alla Fondazione Veronesi perché venisse sviluppato all'interno dell'Istituto Europeo di Oncologia", spiega Umberto Veronesi; "questo è per noi un grande riconoscimento della nostra capacità di credere e investire nell'innovazione tecnologica in medicina e del nostro ruolo di riferimento scientifico, culturale e formativo per l'Europa, e non solo. Hifu è perfettamente in linea con la nostra strategia di continuare a studiare i trattamenti che vanno nella direzione del 'minimo efficace', vale dire la massima efficacia e la minima tossicità per la persona malata. Già oggi può essere utilizzato in alternativa alle altre tecniche miniinvasive. Ora stiamo studiando le applicazioni alla chirurgia dei tumori di piccole dimensioni nelle sedi che oggi raggiungiamo con l'ecografia: la mammella, il fegato, le ossa, i muscoli, l'utero. Le basi scientifiche e tecnologiche ci sono, i risultati sono incoraggianti e dunque, se opportunamente perfezionato, Hifu ha tutte le caratteristiche per sostituire, gradualmente e ove possibile, il bisturi del chirurgo".
Fonte: Salute-Ambiente
Comments
16.04.10 09:05 | Posted by: kill lice
I wanted to know if this new therapy, here in Italy, was not applicable on advanced bone cancer .. I would like information about location, questions and reservations required chance of recovery if already established. thanks
23.09.09 07:38 | Posted by: hypermano
Nice post.
Regards
Jimi
Picture to Painting
15.02.08 19:30 | Posted by: laura
volevo sapere se questa nuova terapia, qui in italia, era già applicabile su tumore alle ossa non avanzato.. vorrei informazioni su sede, domande di prenotazione necessarie e possibilità di guarigione se già accertate. grazie
03.02.08 17:22 | Posted by: simone
per Andrea:
rivolgiti all'istituto europeo oncologico di milano che fa riferimento a Veronesi
15.01.08 20:55 | Posted by: andrea
ho una sorella che sta per morire di cancro..
vorrei saper con urgenza dove posso trovare informazioni per poter effetuare questa terapia.grazie
12.12.07 11:59 | Posted by: Samorindo Peci
Come facciamo a porre sullo stesso piano la conoscenza e l'azione meccanica.
Come possiamo fare una strada per cercare di capire e poi ci troviamo con uno strumento che cura il tumore senza capire.
Perchè non approfittare allora della tecnologia messa a punto dal Prof. Veronesi che non ci si chiede di capire.
Mi dispiace ma chi sbaglia chi paga in Italia, vi siete mai chiesti questo?
Era una profocazione chi mi conosce sa che non sono cattivo ma stanco.
Saluti
12.12.07 11:57 | Posted by: Samorindo Peci
Come facciamo a porre sullo stesso piano la conoscenza e l'azione meccanica.
Come possiamo fare una strada per cercare di capire e poi ci troviamo con uno strumento che cura il tumore senza capire.
Perchè non approfittare allora della tecnologia messa a punto dal Prof. Veronesi che non ci si chiede di capire.
Mi dispiace ma chi sbaglia chi paga in Italia, vi siete mai chiesti questo?
Era una profocazione chi mi conosce sa che non sono cattivo ma stanco.
Saluti