«Crea false illusioni, la protezione è minima»
Fonte: Il Giornale
di Redazione - lunedì 07 gennaio 2008
È contrario in modo categorico Dario Miedico, dottore che da anni collabora con la federazione Comilva, coordinamento movimenti italiani per la libertà delle vaccinazioni, a quella contro la meningite. Non la farebbe ai suoi figli e nemmeno ai nipoti perché si tratta di una cautela illusoria visto che il vaccino protegge contro un solo tipo di malattia, perché non se ne conoscono ancora gli effetti secondari e perché è sbagliato credere di combattere contro una patologia ricorrendo sempre solo ai vaccini quando le strade possono essere altre. Come, per esempio, un corretto stile di vita che non abbassi le nostre difese immunitarie.
In casa sua la strada della vaccinazione contro la meningite è sbarrata?
«Sì perché si illude la popolazione di essere protetta quando il vaccino è efficace contro un solo tipo di germe. È una malattia, invece, che andrebbe studiata: sarebbe necessario capire perché c’è un numero enorme di portatori sani, quasi il 5 per cento della popolazione, e perché si ammala, invece, solo una milionesima parte».
Non c’è appello, anche se è una patologia che può avere conseguenze tragiche?
«Ci sono decine di bambini che ogni anno perdono la vita in incidenti di macchina e la soluzione non è certo quella di non farli più viaggiare. Dunque occorre andare alla radice del problema e capire perché alcuni soggetti vengono colpiti, magari in modo devastante, e altri no. Le malattie infettive si insinuano laddove le difese immunitarie hanno delle “crepe”, per evitare le quali si dovrebbe incominciare a vivere meglio magari con un'alimentazione adeguata, in ambienti non inquinati e tranquilli dal punto di vista psichico».
In teoria sono scelte possibili, ma in pratica...
«La soluzione non può essere sempre solo quella di ricorrere a dei vaccini, come vorrebbe l’ideologia dominante. Nel caso specifico non sappiamo ancora, perché non è ancora diffuso, se e quali danni possa provocare. E speriamo che il vaccino contro la meningite non generi conseguenze negative come quelle prodotte dagli altri vaccini. Ma lo scopriremo solo fra un decennio».
La vaccinazione di massa, dunque, sarebbe solo demagogia?
«Certo, per tranquillizzare le persone e non per risolvere il problema. Spero solo che sia lasciata libertà di scelta».
salve
concordo del tutto col dottor MIedico, circa il tipo di vita e di alimentazione che spesso preserva la persona dalle malattie.
Ieri, dopo molta ansia, abbiam fatto la prima dose di esavalente alla nostra bimba di due mesi, siam stati contenti di sapere che non c'è più il mercurio nel vaccino, anche se c'è comunque l'lluminio.
Questa questione dei vaccini, quando una persona inizia ad informarsi, non è facile e dovendo scegliere per un figlio, porta ovviamente ansia .
SE ci son rischi, i genitori hanno il diritto e il dovere di essere informati.Alcuni pediatri dicono di farli tranquillamente, poi si leggono notizie tipo lo scandalo del thimerosal (mercurio) che pare abbia fatto aumentare i casi di autismo in America.Spero che nei prossimi mesi si parli anche in TV di queste cose, per poter scegliere più serenamente, non solo nei forum su Internet.La catena degli interessi economici che non considerano le vite e la salute deve essere spezzata.
Gent. Dott. Miedico,
poiché nello stesso ambiente medico coesistono opinioni diametralmente opposte sull'utilizzo dei vaccini (il mio medico curante è favorevole a tutti, medici di mie conoscenti invece sono contrari o comunque cauti)è difficile da profani fare una scelta sensata. non si sa a chi credere e ovviamente non si è in grado di verificare i dati scientifici pro e contro che si leggono su queste e altre pagine. premesso questo, trovo che per quello che riguarda la meningite c'è troppa vaghezza nelle informazioni ufficiali, non è spiegato se chi contrae la malattia è in particolari condizioni di immunodeficienza o anche un organismo apparentemente sano può esserne vittima; cosa si intende esattamente per contatto diretto (qui si sfiora il ridicolo citando l'uso comune dello spazzolino da denti piuttosto che salire su un autobus alle otto del mattino), se i baci menzionati si riferiscono a quelli da innamorati o se dobbiamo astenerci dal baciare i nostri figli. il batterio permane o no sugli oggetti? contatto prolungato significa tossirsi in faccia per ore senza mettersi neanche la mano davanti alla bocca come fanno i bambini nei banchi o basta un solo sbadiglio ravvicinato (con o senza mano davanti?). mi augurerei che la comunità scientifica fosse più seria quando dà informazioni, e che fornisse linee guida di prevenzione utili e precise. per quanto riguarda l'analisi epidemiologia anche lì navighiamo in una palude. C che supera il B o viceversa, non si capisce niente. certo che a me 900 casi annui di malattia (o morti, il dato è impreciso) sembrano tanti, per giunta quando in una nazione vecchia come la nostra colpiscono in prevalenza le nostre migliori risorse, il nostro futuro. Buona giornata.