Centro di Ricerche Nutriterapiche (Convenzionato Università di Urbino)
Via I Maggetti 14, 61029 Urbino, Italy
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LETTERA APERTA AL DR. FIRENZUOLI SULLA QUESTIONE ESSIAC
Gentile dr. Firenzuoli,
sono Stefano Scoglio, Direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino, che da anni collabora con l’Università di Urbino per la ricerca scientifica nutriceutica. Sono anche stato il primo promotore dell’Essiac in Italia, e sono autore del libro “ESSIAC”, pubblicato da Macro Edizioni.
Ho letto con enorme sorpresa il comunicato diffuso dal Suo Centro, nel quale si afferma in maniera perentoria che la tisana ESSIAC “si è rilevata inutile e addirittura dannosa al vaglio della medicina ufficiale”; e addirittura che “la miscela di erbe in questione, infatti, per quel
che comporta il tumore al seno in particolare, si è dimostrata in grado persino di incrementare la proliferazione di cellule maligne.”
Si tratta di un’affermazione molto forte, potenzialmente devastante, e dunque tale che, per essere resa pubblica con comunicati addirittura alle agenzie giornalistiche (agr.corriere.it; ANSA, etc.), deve essere supportata da dati incontrovertibili e univoci, almeno se uno vuole
essere un ricercatore responsabile e immune da un facile sensazionalismo. Invece Voi utilizzate solo due studi, non prendendo in nessuna considerazione il resto degli studi favorevole all’Essiac (che sono in numero maggiore). Ad una lettura attenta, questi stessi studi contengono importanti dati a favore dell’Essiac, che di fatto ne svuotano qualsiasi capacità di indicare l’Essiac come inutile o addirittura dannoso (dati che Voi avete omesso di citare proprio per sostenere la dannosità del prodotto).
Nel Suo comunicato si dice che “non c’è alcuna prova di efficacia” dell’ESSIAC, e questo è errato sotto diversi punti di vista. Cominciamo dal fatto che l’ESSIAC è stato usato per oltre 70 anni da decine di migliaia di malati tumorali che giurano sulla sua efficacia. Ora, sarà anche vero
che questo non è sufficiente per definire la cosa su basi scientifiche, ma occorre anche ricordare che le stesse autorità sanitarie hanno riconosciuto la validità dell’uso tradizionale addirittura costituendo a livello europeo una nuova classe di farmaci vegetali, come Lei sa bene, la cui validità è data appunto solo dal loro uso tradizionale. Non voglio certo dire che l’uso tradizionale sia di per sé sufficiente, ed eventuali studi che provino il contrario di ciò che afferma la tradizione sicuramente devono avere prevalenza; ma per rovesciare un uso tradizionale di oltre 70 anni ci vogliono degli studi solidi , studi conclusivi. E cosa abbiamo qui? Un misero e unico studio in vitro, per di più altamente contraddittorio!!! 1
Come sanno tutti coloro che si occupano di pubblicazioni scientifiche, lo studio in vitro, avendo una correlazione bassissima con l’effettiva fisiologia dell’organismo umano, serve solo per verificare che vale la pena di procedere con ulteriori studi in vivo. Certamente nessun ricercatore serio si azzarderebbe a strombazzare ai quattro venti le conclusioni di uno studio in vitro come se si trattasse di dati provati e definitivi.
E, conoscendo la Vostra dichiarata intenzione di voler fare una medicina naturale seria e scientificamente fondata, spiace dover sottolineare come il Vostro comunicato appaia soprattutto scorretto perché da nessuna parte si chiarisce che l’incremento della proliferazione delle cellule maligne si è verificata in vitro, dunque con tutti i forti limiti suddetti. Ciò ha fatto passare nell’opinione pubblica l’idea che i dati di cui parlate siano stati provati sulle donne malate di tumore al seno; e che addirittura tali dati sarebbero il prodotto di un Vostro studio specifico (come riporta, ad esempio, l’agenzia AGR)! Come lei stesso sa, si tratta di notizie false, eppure non ho ancora visto correzioni o rettifiche da parte vostra.
Ma quello che lascia veramente di stucco è il fatto che, mentre avete dato un peso assolutamente esagerato allo studio in questione, Vi siete completamente dimenticati di citare altri 2 studi in vitro nei quali l’ESSIAC ha dimostrato forti capacità di inibizione della proliferazione tumorale, uno in rapporto alle cellule del tumore della prostata 2 e l’altro in rapporto alle stesse cellule del tumore al seno 3 utilizzate nello studio da voi così “parzialmente” preferito!!!
Non basta, ma la stessa integrità degli autori dello studio in questione appare discutibile, perché questi, mentre danno estremo risalto ai risultati in cui basi dosaggi di Essiac hanno aumentato la proliferazione in vitro, ammettono solo di sfuggita, e senza riportarlo nelle conclusioni e nell’abstract, il fatto che a più alti dosaggi il prodotto “...o non ha causato alcuna stimolazione delle cellule tumorali o ne ha inibito la proliferazione.” 4 Questa ammissione rende lo studio dimezzato e contraddittorio; e questa perdita di valore diventa enorme quando si considera che questo “mezzo studio” si contrappone ad altri 2 studi favorevoli all’ESSIAC.
Anche l’altro studio da Voi citato, mi spiace doverlo dire, oltre ad essere confuso e contraddittorio, è stato utilizzato in maniera parziale e, di conseguenza, distorta. Anche questo studio, se uno legge tutto l’articolo e non solo l’abstract, alla fine è in realtà favorevole all’ESSIAC!!! Innanzitutto è da dire che si tratta di uno studio retrospettivo, ovvero di una valutazione successiva (cioè su pazienti che hanno avuto il tumore alcuni anni prima, e gli stessi autori ammettono che questo è un forte limite, limite aumentato dal fatto che alla fine solo poche
decine di consumatori di Essiac sono stati intervistati, e dalla necessariamente scarsa capacità degli intervistati di riportare in maniera adeguata stati d’animo e situazioni avvenute anni prima. Proprio per questi limiti tipici dello studio retrospettivo, a tali tipi di studi è attribuito generalmente un valore relativo e certo non definitivo. Ad ogni modo, alla fine questo stesso studio 5 risulta in realtà
favorevole all’Essiac, perché:
a) gli stessi autori ammettono che la correlazione statistica tra uso di Essiac e peggior qualità della vita non indica un ruolo negativo dell’Essiac: “La nostra ipotesi è che l’Essiac sia solo un indicatore del disagio fisico, e non la sua causa.”; e spiegano che l’Essiac, tra le poche donne intervistate, era usato da donne più giovani, meno supportate socialmente e affette da tumori più gravi, le quali semplicemente, proprio perché soffrivano di più, erano più predisposte ad usare un rimedio alternativo!
b) In realtà, al di là della valutazione statistica delle scale, gli stessi autori riferiscono che: ”Solo due donne hanno riportato minimi effetti avversi, mentre numerose donne hanno riferito effetti benefici derivati dal loro uso dell’ESSIAC”. E continuano citando tutta una serie di effetti benefici, tra cui minor fatigue, miglior sopportazione degli effetti della chemioterapia, maggior efficacia della chemioterapia stessa, e così via!!
Come si fa ad omettere dati così importanti, e scatenare una campagna di stampa con conseguenze devastanti sulla base di una lettura così superficiale e distorta?
Se tutto questo non bastasse, si può aggiungere che la Vostra equipe si è anche dimenticata di citare altri studi che corroborano quello che la tradizione e un vastissimo numero di individui affermano da decenni:
a) uno studio canadese dimostra come l’ESSIAC sia un antiossidante 10 volte più potente della vitamina E, e che la sua capacità antiossidante e antinfiammatoria è rilevante proprio in rapporto alla prevenzione tumorale; 6
b) in un altro studio sono state verificate elevate proprietà antiossidanti dell’ESSIAC, anche in rapporto ai danni sul DNA. Gli autori hanno concluso che i loro risultati “...indicano che il tè Essiac espleta una potente attività antiossidante e DNA-protettiva, attività che sono tipiche delle sostanze antitumorali naturali. Questo studio può dunque aiutare a spiegare i meccanismi alla base dei riferiti effetti antitumorali dell’Essiac.” 7
c) Infine, last but not least, la remissione di un tumore alla prostata in un paziente anziano è stata attribuita dai medici curanti all’uso dell’Essiac; e per quanto si tratti di un caso singolo e aneddotico, si tratta d’altronde dell’unico caso in cui gli effetti siano stati testati clinicamente su un essere umano. 8
E questo ci porta alla conclusione. Credo che abbiate il dovere morale di rettificare al più presto le perentorie e distorte affermazioni che avete sparso ai quattro venti. Basta fare un giro su Internet per vedere come si è moltiplicata la Vostra notizia, soprattutto grazie alla Vostra comunicazione ad agenzie come l’ANSA. In questi siti si propaga anche un altro notevole errore che avete fatto circolare, ovvero l’idea dell’ESSIAC come tisana del web. Questa versione, che ovviamente aumenta lo scandalo, dato che fa immaginare orde di malati di tumore a cui viene ingannevolmente venduta speranza da ignoti e criminali siti Internet, è falsa. La tisana ESSIAC originale, l’unica che può fregiarsi di tale nome e l’unica a cui si riferiscono gli studi citati sopra, è esclusivamente distribuita in Italia dalla ditta Nutrigea in farmacie ed erboristerie, e a quanto ne so è per lo più consigliata da medici che, come Lei, praticano medicina naturale e fitoterapia. Questo dato, guarda caso, è confermato anche dallo studio da Voi citato, che dimostra come la totalità delle donne intervistate riferiva di aver usato ESSIAC o su consiglio di persone che ne avevano tratto beneficio, o dietro consiglio del medico naturopata. Dunque nessuna “speculazione” sulla pelle dei malati. Non si capisce come mai, un “devoto” della fitoterapia come Lei non spenda la stessa energia per denunciare la vera speculazione che avviene sulla pelle della gente attraverso l’autorizzazione come farmaci chemioterapici di sostanze che hanno dimostrato
pochissima efficacia ed enormi effetti collaterali!
L’unica cosa positiva in tutta questa storia è la Vostra dichiarata intenzione di svolgere uno studio sull’uso dell’ESSIAC in oncologia, idea che mi pare meritevole del massimo supporto.
Ma perché tale studio possa essere davvero valido e credibile, dovete prima scrollarvi di dosso la sensazione di mancanza di imparzialità che avete dimostrato nei confronti dell’ESSIAC in questa occasione. Forse sarebbe opportuno che lo studio venga svolto in collaborazione con chi non ha pregiudizi nei confronti di questa storica tisana. Il sottoscritto, e gli altri ricercatori del Centro di Ricerche Nutriterapiche e dell’Università di Urbino, danno la loro piena disponibilità a collaborare con Voi nella messa e punto e gestione di tale studio.
Per qualsiasi ulteriore informazione e collaborazione, potete contattare direttamente il nostro Direttore Scientifico Prof. Franco Canestrari, M.D., Direttore dell’Istituto di Istologia e Analisi di laboratorio dell’Università degli Studi di Urbino, Via Zeppi, 61029 Urbino, tel. 0722-32168; fax 0722-322370; e-mail: f.canestrari@uniurb.it
Distinti saluti.
Stefano Scoglio
Direttore Centro di Ricerche Nutriterapiche
1 Kulp KS. et al., Essiac and Flor-Essence herbal tonics stimulate the in vitro growth of human
breast cancer cells, in Breast Cancer Res Treat. 2006 Aug;98(3):249-59. Epub 2006 Mar 16.
2 Ottenweller J. et al., Inhibition of prostate cancer-cell proliferation by Essiac, in J Altern
Complement Med 2004 Aug;10(4):687-91.
3 Tai J. et al, In vitro comparison of Essiac and Flor-Essence on human tumor cell lines, in Oncol
Rep 2004 Feb;11(2):471-6. In questo studio, l’ESSIAC originale ha dimostrato una capacità
inibitoria circa doppia rispetto a quella del FlorEssence, una versione modificata e non originale
della miscela.
4 Kulp KS., ibid., p. 257.
5 Zick SM. et al., Trial of Essiac to ascertain its effect in women with breast cancer (TEA-BC), in J
Altern Complement Med 2006 Dec;12(10):971-80.
6 Cheung S. et al., Antioxidant and anti-inflammatory properties of ESSIAC and Flor-Essence, in
Oncol. Rep., 2005 Nov;14(5):1345-50. Anche in questo studio l’ESSIAC originale ha dimostrato
proprietà notevolmente superiori a quelle dell’ESSIAC.
7 Leonard SS. et al., Essiac tea: scavenging of reactive oxygen species and effects on DNA damage,
in J Ethnopharmacol 2006 Jan 16;103(2):288-96.
8 Al-Sukhni W. et al., Remission of hormone-refractory prostate cancer attributed to Essiac, in Can
J Urol. 2005 Oct;12(5):2841-2.
Salve, volevo sapere gentilmente se l'Essiac è anche efficace per la cura contro l'epatite C, In attesa di una vostra risposta la saluto anticipatamente.
vi faccio presente che se le persone guariscono con poco,le case farmaceutiche non guadagnerebbero così tanto...quindi in una società come questa, dove si pensa solo al denaro,è normale che le case farmaceutiche,diventate cosi potenti,vogliono che i malati aumentano e non che diminuiscono...per favore aprite gli occhi,fatelo per i vostri figli...free your mind...
dottor firenzuoli lei spero sia convinto e sicuro del fatto che l'essiac sia inutile o perfino dannoso perche' altrimenti e cito una persona di mia conoscenza se sta' nascondendo una cura effettiva per promuovere altro dovra' ricordare di avere sulla coscienza tutte quelle persone che sono morte dove la medicina ufficiale ha fallito e se anche minimamente l'essiac avrebbe potuto essere fattivo anche le sue mani saranno sporche di quel sangue .
Occhio a fidarvi di gente come il Dott. Firenzuoli,per l'amor di Dio state attenti, purtroppo non posso dire altro in un sito "pericoloso" come questo.
Imparate a dare ascolto al vostro corpo ed esso vi fornirà tutte le informazioni di cui avete bisogno.
I rimedi naturali sono e saranno sempre la prima scelta. Questi legati ad un igiene alimentare e MENTALE sana, saranno sempre la VERA cura.
Il dottor Brush per la prima volta rilasciò una dichiarazione pubblica sulla medicina. Questa la trascrizione dell'intervista:
Elaine: «Dottor Brush e vero che lei ha studiato gli effetti della bevanda su malati di cancro ricoverati presso la sua clinica?»
Brush: «E' vero.»
E.: «I risultati che ha ottenuto si possono definire significativi o dei semplici "aneddoti", come afferma qualche suo collega?»
B.: «Molto significativi.»
E.: «Ha riscontrato nella cura degli effetti collaterali?»
B.: «Nessuno.»
E.: «Dottor Brush la prego di arrivare al punto, lei afferma che la bevanda può aiutare le persone affette da cancro oppure che è una cura per il cancro?»
B.: «Posso affermare che è una cura per il cancro.»
E.: «Può ripeterlo per favore?»
B.: «Certo, con molto piacere, la bevanda è una cura per il cancro. Ho potuto constatare che può far regredire il cancro ad un punto tale che nessuna conoscenza medica attuale è in grado di raggiungere.»
Dr. Charles Brush medico personale del presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy
il giorno in cui ....mi si dimostrera'...che una sostanza tossica altamente tossica...abbia mai guarito qualcuno...pago quello che vuole...
un meccanico se la meccanica e'una scienza esatta
la porti e ripara la macchina....
la medicina attuale ...ha prove inconfutabili...
che ha mai davvero guarito qualcuno con la chemioterapia.. di tagli di resti umani di interventi chiururgici ...le radazioni ...o la cobalterapia ? me lo si porti che lo voglio vedere tale "cadavere"...
e davvero medicina questa o interessi sporchi da infimi ...per spacciare teorie per verita' scientifiche ...ed esserene l'autorita e gli altri ciarlatani... ?perche' cosi' ti bollano se gli tocchi il loro dio denaro...
Da che mondo e' mondo ...la natura...il supporto naturale...alle propie difese...e' negativo...
solo dio lo sa...potrebbe essere non sufficiente
ma mai dannoso...
Ho letto quanto sopra scritto dai vari intervenuti e devo dire che sono rimasto allibito. Piuttosto che affrontare il problema "cancro" con tanta acredine, non si può dialogare, colloquiare nell'interesse esclusivo del malato oncologico? E devo concludere che non ho ricavato alcun beneficio per la cura del mio carcinoma (prostata). Spero,comunque, in seguito. cordiali saluti
salve a tutti volevo sapere se qualcuno di voi ha testato l'uso di questi prodotti,una persona a me cara ha un tumore....sono molto spaventata non sò come fare per aiutarla se potessi gli darei la mia vita...fatemi sapere se sono efficaci....non vorrei fossero ancora più dannosi come dice il grandissimo dott ke terrorizza e toglie la speranza alla gente....fatemi sapere grazie.
qui non c'è bisogno di commentare
ma solo di ringraziare e complimentarsi per la gentilezza
uno ha diritto di curarsi come meglio ritiene, ho contattato 2 erboriste ed entrambe affermano che le erbe aiutano l'organismo a depurarsi, se guesto effetto "causa" anche la scomparsa dei tumori che ben venga, la chemio è tossica oltre tutto può causare a sua volta i tumori, e in molti casi è inutile. visto che uno non ha molte speranze di salvezza con le cure moderne, perchè non provare? informiamoci informiamoci e informiamoci...a ogniuno la sua scelta.
medici fate schifo! Siete tutti schivi delle multinazionali. Siete delle merde!
Gent.ma Valeria forse non ci siamo capiti, perchè la mia critica non era certo verso la comunicazione su internet con i pazienti, bensì con coloro che hanno approfittato di questo mezzo per lanciare accuse gratuite, anche interessate, e offensive. Vede io sono un medico che lavora proprio con le erbe e sui malati, in un ospedale pubblico,non un ricercatore chiuso nei sui laboratori per studi in vitro. Dico questo perchè volevo chiarirle il fatto che conosciamo molto bene le gravi problematiche dei pazienti oncologici, tanto che ormai da molti anni nella mia struttura ad Empoli abbiamo anche uno specifico ambulatorio di terapie complementari riservato ai malati di tumore, fitoterapia, agopuntura, ecc. E tutto quello che abbiamo fatto e facciamo da sempre è solo nell'interesse dei malati, che talvolta vanno difesi anche da "medicine naturali" non sicure o non efficaci.
Gentile dr. Fiorenzuoli, siamo nel 2000.
Io ho 30 anni, e cerco di informarmi, nel bene e nel male, e posso avere mille motivi per farlo. Internet è informazione, democrazia, possibilità. Se Lei ritiene che non servano le "sceneggiate" su internet è decisamente fuori tempo: uno studioso, medico o scienziato così pericolosamente alieno dalla realtà non dà fiducia, almeno a noi "figli della rete". Che tristezza. Questo tipo di comunicazione è l'unica possibilità che Voi Medici Illuminati avete per far capire davvero "le cose a noi persone semplici", l'unica possibilità di comunicazione UMANA e diretta con chi davvero soffre e ha bisogno di soluzioni, con i pazienti, che dovrebbero ancora interessarvi almeno un po'. È un semplice modo per comunicare e condividere e dare speranze, e a volte un'informazione così confusa e acritica (c'è tutto e il contrario di tutto) è quella che fa scovare incredibili soluzioni per diagnosi insolute (caso successo alla figlia di un amico).
Spero che quanta più gente possibile legga questa Sua risposta, perché sul piano umano è davvero squalificante.
Spero anche che Lei sia una di quelle persone che quando lavorano si trasformano, se no La vedrei piuttosto bene a cedere a qualche piccola pressione da parte di un facoltoso ente, mentre resta rinchiuso nella Sua Rocca a svolgere coscienziosamente studi in vitro... lontano dalla squallida umanità che perde capelli e dignità a causa della chemio. E soffre.
cordiali saluti, valeria
Gentile Riccardo,
il dr. Firenzuoli, cioè il sottoscritto, non ha bisogno di rispondere agli attacchi gratuiti e di parte sollevati. Correttamente, le discussioni di carattere scientifico si affrontano sulle riviste scientifiche e non con lettere aperte o chiuse pubblicate a proprio piacimento, o con sceneggiate su siti Internet.
Le questioni di carattere sanitario invece si discutono con le autorità competenti, e così è stato: tutta la documentazione, corredata di letteratura, è stata infatti inviata alle autorità sanitarie competenti, la cui risposta non si è fatta attendere.
Se interessato potrà leggerne conferma nel Notiziario MnC della Regione Toscana, 2008,V, 12/13 pag. 11-12.
Come mai il Dott. Firenzuoli non risponde alla lettera del Dott. Scoglio? Quali sono gli studi scientifici da dove si evince che l'Essiac non faccia nulla? Aspettiamo la Sua risposta corredata da utili link.
Cordiali saluti
Come mai il Dott. Firenzuoli non risponde alla lettera del Dott. Scoglio? Quali sono gli studi scientifici da dove si evince che l'Essiac non faccia nulla? Aspettiamo la Sua risposta corredata da utili link.
Cordiali saluti
Il Sig. Francesco invece è molto più gentile del Sig. Biagi e non ha bisogno di alcun commento. Fabio Firenzuoli
Caro Sig. Biagi
la ringrazio del commento. Mi sembra di capire che lei sia molto esperto di medicina. Se avessi tempo verrei volentieri ad uno dei suoi corsi ad imparare, ma io uso da sempre prodotti naturali insieme ai farmaci, quando è possibile, o in alternativa, quando conviene. E' il mio lavoro, e lo insegno anche. Da sempre. Presumo che lei quantomeno sia male informato. Cordialmente, Fabio Firenzuoli
La medicina ufficiale è formata da una grande massa di sciacalli e avvoltoi.
Io personalmente ero già con un piede nella fossa a causa di questi vampiri evoluti.
Per mia fortuna ho rinunciato alla medicina "ufficiale" gestita da delinquenti patentati che hanno il coraggio di farsi chiamare medici.
Da sei mesi, uso la medicina alternativa e ho riscontrato dei risultati ottimi, quasi eccezionali alla faccia di questa massa di monnezza, facendo risparmiare migliaia di euri alla collettività!
Spero solo che il CANCRO faccia una visita a tutti i profittatori che si fanno chiamare medici e si arricchiscono alle spalle della povera gente.
Non sorprende lo "studio" di Firenzuoli, che ha sempre visto le interazioni farmaco-fitoterapico in modo unilaterale, senza mai illustrare come e quando è necessario (imperioso!), per una buona pratica medica, integrare i farmaci con rimedi naturali.
Si tratta di un modo di intendere la fitoterapia sbagliato e incompleto, a rimorchio di una medicina che rifiuta di vedere le infermità individuali, nella loro dimensione globale, per sposare una semplicistica, rigida e fuorviante medicina di protocollo che è all'origine di molti guasti della sanità!
Le piante medicinali sono molto di più di semplici contenitori di sostanze, così come i malati sono molto più di un organo da aggiustare!