FISCALITÀ MONETARIA - REDDITO DI CITTADINANZA
FISCALITÀ MONETARIA - REDDITO DI CITTADINANZA
I due indici economici che caratterizzano la salute di ogni sistema sociale sono la regolarità dei consumi e la stabilità dei prezzi.
I consumi possono essere regolari se la popolazione dispone stabilmente di entrate economiche.
I prezzi sono stabili se non subiscono incidenze statali.
La costanza di entrate economiche di base, sufficienti ad una dignitosa sopravvivenza, indipendentementi da altri redditi, si potrà avere solo istituendo il Reddito di Cittadinanza Universale.
I prezzi saranno stabili se si sposterà ogni necessario prelievo statale dai redditi alla Massa Monetaria; istituendo cioè la Fiscalità Monetaria.
Il potere d'acquisto del denaro, diminuisce mediamente del 6% annuo, per lo scarico sui prezzi dei prelievi statali (fiscali e previdenziali).
Tale diminuzione (inflazione) da un lato impoverisce la popolazione e dall'altro riduce il potere d'acquisto della Massa Monetaria.
Stabilendo di prelevare dalla Massa Monetaria, in sostituzione di ogni precedente prelievo statale, una percentuale annua del 6%, è possibile, con tale prelievo, fare fronte ai Redditi di Cittadinanza nonché alle Spese Statali.
Con tale riforma i prezzi delle merci, sgravati dai precedenti oneri statali, diminuirebbero di almeno il 50%, raddoppiando di conseguenza il potere di acquisto sia dei Redditi, sia della Massa Monetaria.
Con tale riforma, inoltre, verrebbe attribuita alla Massa Monetaria una funzione altamente sociale, ponendo inoltre termine alla necessità della pratica del signoraggio, giacché, l'assenza di inflazione, renderebbe sufficiente la Massa Monetaria (raddoppiata in potere di acquisto) per il finanziamento del sistema economico.
Da tale riforma riceverebbero benefici:
- Le Aziende che vedrebbero dimezzati i loro costi di produzione,
- I Cittadini che godrebbero del Reddito di Cittadinanza e del raddoppio del potere di acquisto dei Redditi,
- I detentori di Capitali Monetari che vedrebbero inizialmente raddoppiato il potere di acquisto di tali Capitali, senza aggravi, rispetto al passato, per la decurtazione del 6% annuo che sarebbe sostitutiva della vecchia inflazione.
Va rilevato che in regime di Fiscalità Monetaria la riduzione dei costi a seguito delle razionalizzazioni produttive si tradurrebbero in rivalutazioni monetarie ed alleggerirebbero l'onere della decurtazione del 6% annuo.
Per quanto riguarda il lavoro, la sua ricerca sarà motivata su ragioni vocazionali e non sul solo bisogno, come in passato; del resto la sempre crescente introduzione delle macchine aumenterà enormemente la produttività di coloro che sceglieranno di lavorare.
Per i dettagli: www.bellia.com
Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia 24 gennaio 2008
Comments
14.07.11 17:30 | Posted by: Paola
La fiscalità monetaria, insieme alla socializzazione ed al corporativismo, rappresenta quel sistema economico rivoluzionario chiamato Terza Via.Fu progetto, mai portato a termine (causa guerra), del Fascismo ed in particolare della RSI. Come è possibile intuire la fiscalità monetaria (ma così anche la socializzazione)non è gradita a quelle "famiglie" che detengono i 3/4 del potere economico mondiale per cui, credo, non vedrà mai applicazione. Sic et simpliciter.
30.01.11 18:12 | Posted by: Vincenzo Rauzino
E' una proposta rivoluzionaria che da sola creerebbe nella nostra nazione estenuata una Primavera in tutti i sensi.
Vorrei aggiungere:
Gratis macchine, attrezzature, materiali e sementi a chi intende coltivare la terra.