L’HPV o Human Papilloma Virus è molto comune e il più delle volte si risolve senza conseguenze per la salute di chi ne è affetto.
Il vaccino anti papilloma virus è un vaccino contro quattro dei 13 o più tipi di infezione HPV. Quindi NON è un vaccino contro il cancro al collo dell’utero a differenza di quanto si pensa. Il vaccino è contro le infezioni HPV del tipo 6, 11, 16 e 18 (16 e 18 nel vaccino Cervarix; 6, 11, 16, 18 nel vaccino Gardasil).
Le infezioni HPV la maggior parte delle volte si risolvono da sole, sebbene in alcuni casi potrebbero diventare permanenti e causare una mutazione cellulare che potrebbe in alcuni casi provocare il cancro al collo dell’utero.
I ricercatori sottolineano che il vaccino potrebbe prevenire il cancro al collo dell’utero in quanto le infezioni papilloma virus del tipo 16 e 18 sono state trovate nel 70% dei casi di cancro cervicale. Questo però non significa necessariamente che il virus HPV ha causato il 70% dei casi di cancro. Inoltre, non esistono dati riguardanti la prevenzione della mortalità e della disabilità da carcinoma della cervice dopo vaccinazione anti-HPV.
Quante incertezze . . .
L’infezione da HPV è molto frequente nella popolazione con una stima di oltre il 75% delle donne sessualmente attive infettate dal virus HPV nel corso della vita.
La storia naturale dell’infezione è condizionata dall’equilibrio che si instaura tra ospite e virus HPV con tre possibili evoluzioni: regressione, persistenza e progressione.
La maggior parte delle infezioni da papillomavirus (70-90%) è transitoria.
La pubblicità che viene fatta a questo vaccino è un inganno alle donne di tutto il mondo, secondo quanto riportato in un recente articolo nel giornale svedese DN. La Merck utilizza la paura esercitata dalla parola “cancro” per trarre profitti e produrre ricavi per 5 miliardi di dollari l’anno. Questo spiega l’enorme pressing dietro alla campagna vaccinale anti HPV. Il caro amico denaro è molto più importante della nostra salute.
Nessuna certezza data a noi donne, promesse senza fondamento dal ministero, dai dottori e dalle pubblicità, ma la cosa più grave, a mio avviso, è la mancata informazione sugli effetti collaterali. La maggior parte degli enti governativi ritengono che i benefici della vaccinazione siano superiori ai rischi, continuando a vaccinare addirittura le donne in gravidanza.
Ad oggi, secondo la National Vaccine Information Center, ci sono stati 4879 casi di reazioni avverse.
L’EMEA (European Medicines Agency) ha comunicato che due giovani donne sono morte improvvisamente dopo aver ricevuto la vaccinazione contro il papillomavirus.
Una delle morti è avvenuta in Austria e l’altra in Germania. La causa dei decessi non è stata identificata. Queste due morti fanno seguito alla morte di altre tre ragazze (12, 19 e 22 anni), avvenuta negli Stati Uniti, alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino.
L’FDA ha ricevuto anche 28 segnalazioni di aborto spontaneo dopo somministrazione del vaccino anti-HPV Gardasil, in donne in stato di gravidanza nell’anno 2007.
I dati sono qui, a ognuno le proprie decisioni.
Amanda Adams
La Leva di Archimede
Purtroppo, siamo in continuazione sotto la pressione di campagne che ci inducono a dare fiducia a chi fiducia non la merita affatto ( aziende farmaceutiche, banche , assicurazioni ). Contemporaneamente, ci piacerebbe pensare che chi ci governa faccia le migliori scelte possibili nel nostro interesse. In realtà così non è.
Chi sceglie per noi è spesso vittima di pressioni più grandi lui o semplicemente non sa scegliere per incapacità. Ma capita anche che scelga in base ad interessi personali.
E noi ci troviamo nel mezzo, per lo più incapaci di aggregarci, di esercitare la giusta pressione verso i responsabili di scelte che molto spesso sono fatte nell'ombra. Il caso del vaccino HPV è emblematico. Se solo la metà dei soldi spesi per i vaccini venissero utilizzati per una una adeguata campagna di prevenzione atterremmo probabilmente risultati migliori in termini di controllo delle patologie correlate con il virus.
Purtroppo, chi sceglie per noi fa di tutto per annullare la nostra capacità critica, ed a quanto pare ci riesce benissimo.
Un saluto
Carlo
Vi ringrazio a nome di tutte le donne che hanno a cuore la loro salute e quella delle loro figlie.
Solo l'Italia, per ora, ha accettato di vaccinare le bambine di 11 anni col vaccino anti HPV della Merck (senza peraltro documentare adeguatamente i genitori sulla discordanza delle varie opinioni scientifiche al riguardo).Gli altri Paesi europei aspettano o sono molto critici al riguardo.
In Spagna stanno raccogliendo firme per chiedere una moratoria nell'applicazione di questo vaccino.I promotori della petizione sono cattedratici, medici specialisti in Igiene e Salute pubblica, epidemiologi, endocrinologi, ecc.
L'iniziativa sta raccogliendo migliaia di firme.
In Canada l'Associazione Medica canadese ha pubblicato un articolo nell'agosto 2007 sul CMJ (Canadian Medical Journal) esprimendo forti dubbi sull'opportunità di una vaccinazione di massa contro l'HPV che, come ogni pratica invasiva, comporta dei rischi la cui gravità è ancora da valutare e, nel caso specifico, non vi è alcuna emergenza epidemica che possa giustificarlo.
I genitori delle bambine chiamate a vaccinarsi hanno assoluto diritto di venire informati su queste diverse opinioni scientifiche per poterle confrontare e fare una scelta responsabile.
In Italia, i canali d'informazione tradizionali sembrano impegnati unicamente a pubblicizzare il vaccino.