La falsa storia della ragazza morta per omeopatia!
Scritto da DanieleMD
Fonte: Psiche e Soma
Riporto tramite degli stralci dell’articolo pubblicato su Repubblica la triste storia della ragazzina morta di diabete dopo aver interrotto la terapia insulinica sotto indicazione di un omeopata; questo caso ha fatto giustamente molto scalpore ma che credo vada analizzato un po’ più a fondo per non creare falsi allarmismi e per provare a dare un’informazione un po’ più corretta. Come potrete avere già riscontrato leggendo il blog sono favorevole alla medicine alternative ma in questo caso c’è qualcosa su cui riflettere e su cui prestare molta attenzione.
Questi sono alcuni pezzi dell’articolo in cui ho evidenziato alcuni punti salienti che analizzerò:
“Aveva 16 anni e mezzo. Dieci mesi fa le era stato diagnosticato il diabete. Era seguita dal centro specialistico dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Grazie all’insulina faceva una vita normale. Ma lei e i suoi genitori speravano in qualcosa di più, nella totale liberazione dalla malattia. E qualcuno, un medico o sedicente tale, un omeopata o sedicente tale, li aveva illusi. Basta insulina, non serve a niente. Il primo maggio l’insulina è stata sospesa.
Lunedì 12 maggio, alle ore 18,15, la ragazzina è arrivata al pronto soccorso del Meyer in condizioni disperate, con 450 di glicemia e gli organi vitali attaccati. E’ stata ricoverata in rianimazione e non è più uscita dal coma. Ieri alle 20,15 è morta.
“Tutto era cominciato l’anno scorso con una grande spossatezza. Poi un collasso. Dopo una serie di visite e di consulti, anche con specialisti in medicine alternative, nel luglio 2007 la ragazzina approdò al servizio di diabetologia del Meyer, dove le fu diagnosticato il diabete mellito di tipo I. Da allora - spiegano all’ospedale - era in cura con ottimi risultati terapeutici. Ma per un adolescente è spesso drammatico fare i conti con una malattia. “
“Stando al racconto dei genitori, qualcuno ha suggerito loro una alternativa alla servitù dell’insulina. Qualche tempo fa sono saliti sul loro camper e sono andati a trovare una dottoressa (non sembra che si tratti di una laureata in medicina, a loro è stata presentata come omeopata, ma pare che non risulti neppure negli albi della categoria) che risulterebbe avere studi a Udine e a Milano. Ci sono stati lunghi colloqui. La teoria della dottoressa era straordinariamente affascinante: il diabete è una infezione del pancreas, l’insulina non serve a niente, anzi rende pigro l’organo, mentre le vitamine B ed E, essendo antiossidanti, possono rimetterlo in funzione. Sembra che la specialista non abbia fatto alcuna prescrizione scritta e che abbia chiesto di essere pagata in contanti.
Certo li ha convinti, anche se la terapia a base di vitamine non è prevista in alcun protocollo ufficiale. Li ha convinti al punto tale che hanno ritenuto di non dover chiedere consiglio ai medici curanti del Meyer. I quali avrebbero spiegato che l’insulina è un farmaco salvavita, che non si può abbandonarla. Invece il primo maggio l’insulina è stata sospesa e sostituita con dosi massicce di vitamine. La ragazzina ha cominciato presto a stare male. Stando a ciò che è stato riferito agli sgomenti medici del Meyer, la specialista avrebbe rassicurato i genitori allarmati spiegando che quella era un’ottima reazione, che il pancreas stava rispondendo bene e che occorreva tenere duro.
Fino alla tragedia del coma e della morte.”
Primo punto: Non è un medico! Se vi rivolgete ad un esperto di terapia alternative informatevi sempre sul suo percorso di studi. Nel caso non sia un medico assicuratevi di avere sempre e comunque una supervisione da parte di un laureato in medicina. Il corpo umano è una macchina molto complicata e per curarla serve una visione d’insieme di tutto l’organismo e questo solo un medico può assicurarlo.
Secondo punto: Non è omeopatia! La terapia ad alti dosi di vitamine non rientra assolutamente nei protocolli della medicina omeopatica. Ho contattato telefonicamente il Dott. Francesco Candeloro (curatore di omeopatia.org) che mi ha confermato non trattarsi assolutamente di medicina omeopatica.
Terzo punto: nessun medico serio sia che segua la medicina tradizionale sia le medicine alternative sostituirebbe la terapia insulinica con altre terapie ma userebbe i rimedi naturali e alternativi come supporto; le terapie alternative devono essere usate a scopo preventivo (in questo caso sono migliori di qualsiasi farmaco tradizionale), in supporto alle terapie tradizionali e anche in alternativa a queste ma solo in casi in cui la malattia non sia potenzialmente mortale (ad esempio: diabete NO, raffreddore e influenza SI).
Come avrete potuto notare l’informazione tradizionale lascia molto a desiderare; si percepisce una voglia sfrenata di sensazionalismo a discapito della verità e una volontà (spero non cosciente…) di colpire le terapie alternative per fare felici le casa farmaceutiche che investono milioni di euro di pubblicità.
NB i pareri sull’omeopatia sono spesso discordanti ma in questo post non voglio entrare nel merito dell’efficacia di questa medicina ma sottolineare che l’omeopatia e le medicine alternative non uccidono!
Scritto da DanieleMD
Fonte: Psiche e Soma
Il suo compito non è quello di occuparsi di diagnosi nosologica o di cura delle patologie , ma quello di essere complementare e coadiuvante l'operato del medico chirurgo attraverso.
Qui c'è un mio pensiero sulla medicina veramente alternativa alla prassi comune: http://attentialweb.blogspot.com/2008/05/la-medicina-alternativa-alternativa.html
Sono episodi incresciosi e terribili. A scanso di equivoci voglio ribadire , che nel caso in questione non è chiaro quale operatore sia stato a consigliare di sospendere il trattamento con insulina. In un clima di deregulation è facile trovare molti pseudo-terapeuti medici e non medici , che arrivano a causare danni. Alcuni giornali riportano la notizia , che sia stata una "naturopata" a causare la tragedia. Un naturopata serio e preparato non si sognerebbe mai di interferire con la cura e la diagnosi del medico. Il naturopata si occupa di prevenzione , promozione ed educazione della salute il tutto finalizzato al recupero e al mantenimento dello stato di benessere della persona. Trattasi di un operatore non medico delle CAM ( Complementary and Alternative Mecicines ) come ribadito nelle linee guida OMS del 2004 e dalla Risoluzione di Lannoye del 1999. Il suo compito non è quello di occuparsi di diagnosi nosologica o di cura delle patologie , ma quello di essere complementare e coadiuvante l'operato del medico chirurgo attraverso metodiche non invasive e/o educative per la salute e benessere in senso generale. Chiunque dovesse curare e trattare malattie non è un naturopata.
Umberto Villanti - naturopata
dottore in neuro e psicomotricità dell'età avolutiva
Membro della ATNT - Associazione Ticinese Naturopati e Terapisti - Svizzera
Autorizzato quale terapista complementare dal DSS Dipartimento della Sanità e della Socialità Cantone Ticino - Svizzera
Sono episodi incresciosi e terribili. A scanso di equivoci voglio ribadire , che nel caso in questione non è chiaro quale operatore sia stato a consigliare di sospendere il trattamento con insulina. In un clima di deregulation è facile trovare molti pseudo-terapeuti medici e non medici , che arrivano a causare danni. Alcuni giornali riportano la notizia , che sia stata una "naturopata" a causare la tragedia. Un naturopata serio e preparato non si sognerebbe mai di interferire con la cura e la diagnosi del medico. Il naturopata si occupa di prevenzione , promozione ed educazione della salute il tutto finalizzato al recupero e al mantenimento dello stato di benessere della persona. Trattasi di un operatore non medico delle CAM ( Complementary and Alternative Mecicines ) come ribadito nelle linee guida OMS del 2004 e dalla Risoluzione di Lannoye del 1999. Il suo compito non è quello di occuparsi di diagnosi nosologica o di cura delle patologie , ma quello di essere complementare e coadiuvante l'operato del medico chirurgo attraverso metodiche non invasive e/o educative per la salute e benessere in senso generale. Chiunque dovesse curare e trattare malattie non è un naturopata.
Umberto Villanti - naturopata
dottore in neuro e psicomotricità dell'età avolutiva
Membro della ATNT - Associazione Ticinese Naturopati e Terapisti - Svizzera
Autorizzato quale terapista complementare dal DSS Dipartimento della Sanità e della Socialità Cantone Ticino - Svizzera
Sono episodi incresciosi e terribili. A scanso di equivoci voglio ribadire , che nel caso in questione non è chiaro quale operatore sia stato a consigliare di sospendere il trattamento con insulina. In un clima di deregulation è facile trovare molti pseudo-terapeuti medici e non medici , che arrivano a causare danni. Alcuni giornali riportano la notizia , che sia stata una "naturopata" a causare la tragedia. Un naturopata serio e preparato non si sognerebbe mai di interferire con la cura e la diagnosi del medico. Il naturopata si occupa di prevenzione , promozione ed educazione della salute il tutto finalizzato al recupero e al mantenimento dello stato di benessere della persona. Trattasi di un operatore non medico delle CAM ( Complementary and Alternative Mecicines ) come ribadito nelle linee guida OMS del 2004 e dalla Risoluzione di Lannoye del 1999. Il suo compito non è quello di occuparsi di diagnosi nosologica o di cura delle patologie , ma quello di essere complementare e coadiuvante l'operato del medico chirurgo attraverso metodiche non invasive e/o educative per la salute e benessere in senso generale. Chiunque dovesse curare e trattare malattie non è un naturopata.
Umberto Villanti - naturopata
dottore in neuro e psicomotricità dell'età avolutiva
Membro della ATNT - Associazione Ticinese Naturopati e Terapisti - Svizzera
Autorizzato quale terapista complementare dal DSS Dipartimento della Sanità e della Socialità Cantone Ticino - Svizzera
Alla luce del terribile accaduto che ha visto la morte di una sedicenne a Firenze a seguito dell’interruzione della terapia insulinica, effettuata su consiglio di una signora che i media hanno alternativamente chiamato “naturopata” e “omeopata” , il Sindacato Italiano Heilpraktiker e Naturopati, sentite altre asssociazioni di categoria, comunica che la signora in questione non risulta iscritta ai Registri Professionali da esse detenuti e stigmatizza che l’iscrizione ad un Registro, come ribadito dall'OMS nelle "Linee guida per lo sviluppo dell’informazione al consumatore sull’ utilizzo appropriato della medicina tradizionale", in mancanza di norme che regolamentano la professione, è requisito indispensabile e ad una corretta identificazione della qualifica e al corretto esercizio della professione delle CAM.
Le competenze del Naturopata infatti esulano totalmente dalla diagnosi e dalla terapia in senso medico per concentrarsi sul concetto di salutogenesi, basata sulle capacità intrinseche dell’organismo di mantenere lo stato di salute.
Un naturopata, correttamente formato, non interviene mai su una terapia prescritta da un medico e su questo fatto non devono sussistere dubbi.
Questi dolorosi eventi invitano più che mai ad una regolamentazione del settore e all’accreditamento di una formazione seria e responsabile che possa tracciare, anche e soprattutto per la tutela dell’utenza, la fisionomia professionale e giuridica degli operatori delle discipline non convenzionali, medici e non medici.
Vera Paola Termali
SIHeN-Confintesa