Ancora sull'inefficacia del vaccino contro la parotite
Ancora sull'inefficacia del vaccino contro la parotite
Fonte: ScienzaMarcia
Sempre alla stessa pagina possiamo leggere che a seguito della somministrazione di tali vaccini una percentuale tra l'80 ed il 90% di chi ha ricevuto la prima dose è immune, e che le due dosi dovrebbero proteggere la maggior parte dei bambini ("Under conditions of routine use in the United States 80-90 percent of those who receive MMR vaccine at one year of age or older are immune after the first dose. The two dos schedule should protect most children").
Troviamo conferma di questi dati in un articolo comparso sul New England Journal of Medicine nel quale si riferisce più esattamente che la sieroconversione (ovvero lo sviluppo degli anticorpi al virus) dopo due dosi del vaccino è stimata al 98% per il morbillo e circa all'88% per gli orecchioni ("the conversion rate is lower for mumps, approximately 88 percent"). Nell'articolo della CNN sui tantissimi casi di parotite in adolescenti non vaccinati (il 77% delle persone infettate erano state vaccinate!) veniva però detto (per cercare di giusitificare la pessima performance del vaccino) che l'efficacia delle due dosi del vaccino non era assoluta ma che si situava tra il 76 ed il 95%.
In realtà per capire bene il significato di questo dato dovremmo dare unocchiata a quanto dice l'ente governativo CDC in un suo articolo dove viene precisato che l'efficacia del vaccino viene stimata essere del 91% per gli scolari della sesta classe (intorno ai 12 anni di età, e che quindi hanno ricevuto le due dosi) o più precisamente compresa con una probabilità del 95% tra il 77 ed il 93% ("Vaccine efficacy was estimated to be 91% for sixth graders, with a 95% confidence interval of 77%-93% "). Per chi non avesse dimestichezza con la statistica ciò vuol dire che si è certi al 95% che il dato reale sia compreso tra il 77 ed il 93%.
Da non credere, si raccomanda una doppia vaccinazione per ottenere la protezione dal virus della parotite in base a dati che non possono assolutamente provare che due vaccinazioni siano più efficaci di una! Come qualsiasi persona che conosca un minimo di statistica sa bene (e chi scrive da laureato in fisica ha piena confidenza con la statistica che si usa per la gestione degli errori di misura) ma come comprende benissimo anche una persona meno addentro nella materia, viste le notevoli incertezze nel calcolo dei valori appena riportati l'efficacia della doppia vaccinazione e quella della singola vaccinazione sono praticamente indistinguibili nel limite degli errori sperimentali. Per altro di studi che suggeriscono una maggiore efficacia della doppia vaccinazione, fra i tanti citati, ce n'è solo uno, mentre gli altri evidentemente non hanno permesso di trarre la medesima conclusione.
Notiamo anche che nell'articolo appena citato il CDC ammette implicitamente l'inutilità del vaccino riportando esattamente i dati: delle persone infettate l'88% aveva ricevuto almeno una dose ed il 75% due dosi ("88% had received at least 1 dose of mumps-containing vaccine, and 75% had received 2 doses."). Questo dato, messo insieme alla considerazione appena fatta, significa che non era del 77% la percentuale dei ragazzi vaccinati che hanno nonostante tutto contratto gli oreccchioni, bensì dell'88%. Come dire: quasi tutti!
Da notare che un articolo della reuters che riporta questi stessi dati, nel tentativo di scagionare il vaccino (che ha dato pessima prova di sé) commette un vero e proprio autogoal scrivendo alla fine che il virus della parotite può mutare, e quindi le persone che hanno ricevuto solo una o persino tutte e due le dosi [del vaccino] rimangono vulnerabili ("The mumps virus can mutate, so people who have had only one or even two doses of vaccine remain vulnerable"): ma se veramente tantissime persone rimarrebbero vulnerabili dopo la vaccinazione a causa della mutazione del virus, il vaccino a cosa servirebbe?
Alla fine di questo balletto di cifre possiamo prendere come valore più attendibile desumibile dai dati forniti dalla medicina ufficiale il valore centrale di tali intervalli, stimando tra l'82 e l'85% l'efficacia della vaccinazione (che sia singola o doppia) nella protezione dall'infezione da parotite.
Per altro, come chiariremo nel prossimo articolo, questa paura artificiale degli orecchioni ha tolto di mezzo l'immunità naturale che si otteneva una volta col contagio del virus in età infantile, e che preservava dagli effetti collaterali (molto più gravi) che può causare la malattia contratta in età adulta: una volta, prima dell'aera dell'immunità artificiale promessa dai vaccini, si faceva di tutto per far contrarre la malattia ai bimbi intorno ai 5/6 anni di età.
Fonte: ScienzaMarcia
Articolo di Corrado Penna
Comments
09.10.10 12:59 | Posted by: Fiorella
Ma è normale come può un virus di un animale non riconosciuto dall'organismo creare immunità. Anzi abbassa le difese immunitarie perchè gli anticorpi si concentrano a difendere l'organismo da un agente intruso estraneo e cosi non riesce a difendersi da tutto il resto, si spiega così gli innumerevoli casi di allergie e malattie intestinali ecc.
Spero che un giorno la maggior parte della gente non creda più per frasi fatte, per quello che viene detto dai mass media ma che si documenti, affinchè non accada più quello che è successo alla mia bambina e a tanti altri bambini come lei che sono rimasti danneggiati da un vaccino che oltre a contenere virus di animali ammalati conteneva sostanze velenose come:mercurio e alluminio.
Prima di vaccinare i vostri figli vi consiglio sempre di leggere tutto il foglietto illustrativo, leggete gli eccipienti e le controindicazioni, e fatelo anche con i farmaci. Ricordatevi che l'eccesso di alluminio porta l'alzaimer, il maloox per esempio contiene tanto alluminio, non sottovalutate la cosa, perchè se ve ne accorgete i casi di alzaimer crescono, e i soggetti colpiti sono sempre più giovani.