Spettabili Redazioni di Rainews 24 e di Ippocrate,
vi scrivo, rispettivamente, in qualità di padre di un bimbo che ha
sviluppato una "encefalopatia post-vaccinica con quadro clinico della
sindrome autistica, come vicepresidente del Comitato Montinari Umbria
Onlus ed infine come legale che da anni si batte in tutta Italia per la
tutela dei soggetti danneggiati dalle vaccinazioni, per lamentare quanto
segue.
La trasmissione di Ippocrate - Il diritto alla salute, di
alcuni giorni orsono ha lasciato me e migliaia di famiglie italiane
danneggiate dalle vaccinazioni e soprattutto dal vaccino MMR Morupar
assolutamente sgomenti sia per i contenuti che per i toni utilizzati non
solo dalla Dirigente del Ministero della Salute (che tutela gli
interessi del suo datore di lavoro- Ministero, dimenticando quelli dei
suoi tanti datori di lavoro - i contribuenti) ma soprattutto dal
conduttore.
La sola circostanza che la trasmissione prevedesse la
partecipazione, come unico ospite, del Ministero della Salute senza
alcun altro interlocutore a rappresentare l'opinione ripresa dal
Tribunale di Rimini sarebbe dovuta essere già di per sè sufficiente a
consigliare ad un conduttore che sapesse fare il proprio mestiere di
mantenersi quanto meno "neutrale" rispetto alle tesi prospettate
dall'ospite anzichè sposarle integralmente ed anzi fungere da
"suggeritore". Soprattutto perchè tali tesi sono nella stragrande
maggioranza dei casi non veritiere e per il resto parziali.
In primo
luogo la trasmissione è stata estremamente offensiva nei confronti di
un magistrato che ha svolto con professionalità il proprio lavoro e che
non ha avuto la possibilità di replicare di frinte ad attacchi gratuiti
quanto ingiustificati. Il Giudice, contrariamente a quanto possa pensare
chi non conosce certi meccanismi giuridici (o fa finta di non
conoscerli) non ha preso una decisione "in barba" alla non meglio
precisata "comunità scientifica nazionale ed internazionale" in quanto:
1). il Giudice ha basato il suo giudizio sulla Consulenza Tecnica
d'Ufficio (CTU) redatta da un medico di sua fiducia oltre che sulle
consulenze Tecniche di Parte (CTP) redatte da altri medici tra le quali,
è bene ricordarlo, quella del Dott. Massimo Montinari per la famiglia
del bimbo.
2). la potenziale dannosità delle vaccinazioni è
conosciuta da sempre e riportata in centinaia di testi (anche
universitari), pubblicazioni, articoli e ricerche scientifiche per cui
insistere sul contrario appare francamente ridicolo. Se in tutto il
mondo civile esistono leggi che indennizzano il danno da vaccino è del
tutto evidente che i vaccini possano arrecare danni; non mi è ancora
capitato di trovare una normativa che indennizzi il danno da "acqua
fresca"! Perché negli USA si sarebbero presi la briga di creare ben tre
enti per il controllo del danno (FDA, CDC e VAERS), avrebbero creato le
tabelle del Vaccine Advers Event Reporting System relative sia alla
tipologia di danno che può conseguire da ogni singolo tipo di vaccino
sia ai tempi di latenza, ed infine avrebbero creato un apposito
tribunale speciale ove dirottare tutte le cause di risarcimento danni?
Persino le Commissioni Mediche Ospedaliere (CMO) deputate al
riconoscimento del danno da vaccino parlano di "...episodi probativi per
una qualsivoglia ripercussione organica focale e/o generalizzata a
carico del sistema nervoso centrale o periferico, che costituiscono le
comuni riconosciute complicanze post-vaccinali"
3). ogni qual
volta si parla di danno da vaccino gli "esperti" si limitano a citare
unicamente quanto accaduto al Dott. Wakefield tralasciando alcuni non
trascurabili particolari tra i quali:
a. lo studio del medico
inglese è stato messo all'indice per presunte violazioni relative alle
procedure seguite e non perché vi fossero prove della sua non
rispondenza a verità; tanto è vero che, ad oggi, le tesi del Dott.
Wakefield in merito alla correlazione tra vaccinazione MMR, mercurio e
danni a livello nerurologico-immunitario da una parte e quelle legate
alle problematiche gastrointestinali che affliggono i soggetti autistici
denominate "enterocolite autistica" o "Gluten sensitivity" dall'altra
non solo non sono state sconfessate ma sono state addirittura confermate
da una serie di studi successivi; evidentemente non era poi così falso!
b. è in corso la revisione dell'intera vicenda anche il considerazione
dello scandalo relativo ai falsi scoop che ha colpito i media facenti
capo al magnate Murdoch nel luglio 2011, tra i quali quel Sunday Times
presso il quale lavorava il giornalista Brian Deer, autore del "presunto
scoop" che ha portato all'incriminazione del Dott. Wakefield tanto è
vero che il giornalista è stato denunciato e che il Prof. John
Walker-Smith, all'epoca collaboratore del Dott. Wakefield, nello scorso
mese di marzo è stato riabilitato dalla High Court of London. Vale la
pena ricordare come lo stesso giornale nel 1978 fu implicato in un altro
falso scoop relativo agli altrettanto falsi diari di Hitler; errare è
umano, perseverare...
4). I detrattori della sentenza dimostrano
una scarsa - per non dire nulla - conoscenza dei progressi scientifici
degli ultimi anni sulla materia, tra i quali le accertate correlazioni
tra virus attivi e danni neurologico-immunitari che si palesano in tutta
una serie di gravissime patologie; in questo senso, tra gli altri, gli
studi del premio Nobel 2008, Prof. Luc Montagnier, sullo stress
ossidativo e sulla possibile correlazione tra virus e gravissime
patologie come il morbo di Alzheimer, quello di Parkinson, l'Autismo
etc.
5). Gli stessi detrattori, così poco aggiornati sulla
materia a loro più affine, dimostrano ancor minor conoscenza di quanto
previsto dalla legge 210/92 sull'indennizzo per danno da vaccino
relativamente ai poteri conferiti al Giudice. In primo luogo,
trattandosi di materia assistenziale, dovendosi contemperare l'interesse
della comunità (?) ad una copertura vaccinale di massa che - come per
gli animali - non prevede esami preventivi tesi a verificare la
potenziale dannosità del farmaco, con la possibilità di arrecare danni a
taluni soggetti intesi come "vittime innocenti" di una guerra che non
hanno né dichiarato né voluto combattere, il legislatore prima e quindi
la giurisprudenza hanno previsto che l'indennizzo possa essere
riconosciuto anche in mancanza di una precisa e puntuale prova della
correlazione dovendo rispondere ad una sorta di "solidarietà sociale".
Quindi, trattandosi di materia per la quale è oggettivamente difficile
riuscire ad addivenire ad una certezza assoluta dell'accaduto, è data la
possibilità al Giudice di valutare l'accaduto sulla scorta di una serie
di criteri la presenza dei quali possano far ritenere la correlazione
vaccinazione-danno "più probabile che non".
E pensare che certi
professori dovrebbero sapere che, prima di parlare e di scrivere,
sarebbe il caso di studiare ed informarsi!
6). Fortunatamente,
la tanto vituperata sentenza del Tribunale di Rimini, contrariamente a
quanto erroneamente ritenuto dai suoi critici, non è stata certo la
prima e (speriamo) non sarà l'ultima non solo ad aver riconosciuto la
correlazione tra vaccinazione e danno in generale ma soprattutto tra
vaccinazione e quello che viene impropriamente quanto semplicisticamente
definito "Autismo". Negli ultimi anni, infatti, si sono succedute tutta
una serie di sentenze da parte della magistratura di ogni tipo: dalla
Corte Costituzionale alla Corte di Cassazione, dalle Corti d'Appello
(Milano, L'Aquila etc.) ai Tribunali (Milano, Napoli, Livorno, Genova,
Busto Arsizio, Ravenna, Venezia, Ascoli Piceno etc.) e, indirettamente,
persino TAR e Corte dei Conti.
Evidentemente, anche in questo
caso, come relativamente ai progressi scientifici, i "critici" di cui
sopra erano troppo distratti da altri interessi per accorgersi di ciò
che stava avvenendo. In tal caso, però, non ci si può esimere dal
rilevare come sia oggettivamente difficile nutrire una qualche forma di
fiducia in soggetti i quali, benché autodichiaratisi "...figure di elevato
prestigio dell'Igiene e della Sanita' Pubblica, della Medicina
Generale, della Pediatria territoriale-ospedaliera ed universitaria
facenti capo a Societa' Scientifiche ed Associazioni Mediche...", si
dimostrino così poco attenti al mondo che ruota loro intorno; e pensare
che questi dovrebbero essere "i migliori" e che - come oramai divenuto
un pessimo uso in questo disastrato Paese, mutuato da certi politicanti -
vorrebbero addirittura ergersi a giudici dei giudici!
Perché
quindi così tanto accanimento contro una sentenza che non ha detto nulla
di più o di diverso da altre precedenti? Probabilmente perché, alla
luce della mutata consapevolezza dei rischi collegati alle vaccinazioni
in capo a buona parte della popolazione[1], per la prima volta certi
"interessi" e certe "certezze" iniziano a scricchiolare; da qui la forte
controffensiva messa in piedi negli ultimi mesi dalle multinazionali
del farmaco unitamente al Ministero della Salute ed al Servizio
Sanitario nazionale per evitare questo continuo "smottamento".
Riflettendo ancora sulla "violenza dell'intervento" e sul citato
"interesse per la vita", viene naturale chiedersi dove fossero questi
luminari quando case farmaceutiche, Ministero della Salute, Agenzia
Italiana del Farmaco etc. immettevano frettolosamente in commercio
farmaci e vaccini risultati dannosi per la salute[2]; dove fossero
quando il nostro Paese disattendeva le raccomandazioni
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in tema di sospensione della
vaccinazione antipolio a partire dal 2000[3]; dove fossero quando i
medici e paramedici vaccinatori non rispettavano le direttive dei vari
Piani Nazionali Vaccinazioni relativamente all'obbligo di informare sui
possibili rischi correlati alle vaccinazioni; dove fossero quando
personale medico e paramedico non effettuava la prevista accurata
anamnesi pre-vaccinale; dove fossero quando migliaia di famiglie si
recavano dai propri pediatri o presso i vari servizi di Pronto Soccorso
per lamentare nei propri figli febbri altissime e persistenti, crisi
epilettiche, problemi neurologici, gravi erezioni cutanee, crisi
respiratorie, pianto persistente, problemi gastrointestinali, insorgenza
di sintomatologie corrispondenti alle forme virali appena iniettate
etc. ottenendo, anziché una denuncia di reazione avversa a vaccino, la
semplice risposta "non è nulla, gli dia una tachipirina e tutto passa"
per poi ritrovarsi a distanza di ore o giorni il figlio esanime tra le
braccia oppure gravemente disabile!
Continuando con le
citazioni, Oscar Wilde diceva che la necessità di voler (dover) parlare
per forza e la mancanza di argomenti validi è sempre fonte di disastri.
In questo caso, si sarebbero potuti risparmiare ogni commento anche se
è facile comprendere come in certi ambienti sentano via via franare
sotto di loro il terreno; d'altra parte, ogni castello costruito
artificiosamente sulle fondamenta instabili della menzogna e
dell'ignoranza è destinato a crollare!
Dispiace solo che i mass
media, come nel caso di specie la Vostra trasmissione, si prestino a
cercare di "salvare" tale castello dal meritato crollo.
Confido che Vogliate consentirci la necessaria replica nell'ambito della Vostra programmazione
Avv. Roberto Mastalia
[1] Uno studio del 2011 commissionato da Sanofi Pasteur MSD, riportato
da un articolo di Altroconsumo, ha accertato come oltre il 90% dei
soggetti che trattano l'argomento vaccinazioni in internet nell'ambito
di forum e social network ne parla in maniera fortemente negativa.
[2] Sintomatica a tal proposito la storia del vaccino MMR in generale e
del MMR Morupar in particolare che si riporta qui di seguito.
[3] L'OMS ha deciso da anni la graduale sospensione della vaccinazione
antipolio a partire dal 2000. Inspiegabilmente, nonostante in Italia
l'ultimo caso di polio sia del 1982, il Ministero della Salute ha deciso
di attendere fino al 2003-2004; siamo nel 2012 ed è rimasto tutto
invariato!
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