QUANTI AMERICANI HA UCCISO LA MERCK ?
I RISARCIMENTI DEL VIOXX: MERCK PAGA UN'INEZIA PER LE MORTI DI MASSA
DI FRED GARDNER
Counterpunch
D: Chi ha ucciso più americani, al Qaeda schiantando aerei sul World Trade Center o la Merck distribuendo il Vioxx?
R: La Merck, 18 volte di più.
Questa settimana, una delle notizie più sottovalutate dei nostri tempi è finita in un piagnucolio/gemito. “La Merck ha accettato di pagare 950 milioni di dollari e si è dichiarata colpevole dell'accusa riguardo la distribuzione e la vendita del farmaco antidolorifico Vioxx”, ha riportato il New York Times del 23 novembre scorso (nella sezione Affari, dove di solito si trovano le notizie importanti in campo medico). Il gigante farmaceutico ha commesso un reato: spingere i medici a prescrivere il Vioxx per curare l'artrite reumatica prima del 2002, quando l'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali aveva approvato il suo uso per questa patologia.
Inizialmente, l'Agenzia aveva approvato il Vioxx nel maggio del 1999 (dopo un frettoloso “esame prioritario”) per la cura di osteoartriti, dolori acuti e dolori mestruali. Al 30 settembre del 2004, quando la Merck aveva annunciato il suo “ritiro volontario”, il medicinale ampiamente pubblicizzato era stato prescritto a circa 25 milioni di americani. La prova che l'uso del Vioxx raddoppi il rischio che il paziente sia vittima di un infarto o di un colpo apoplettico – basata sull'analisi dei referti di 1,4 milioni di pazienti – stava per essere pubblicata su The Lancet dal medico David Graham, un investigatore dell'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali. L'ufficio del direttore dell'Agenzia, servo devoto di Big Pharma, aveva contattato The Lancet nel vano tentativo di bloccare la pubblicazione delle scoperte del suo stesso ricercatore.
I dati di Graham indicano che 140.000 americani hanno sofferto degli infarti indotti dal Vioxx; 55.000 sono morti e molti altri sono rimasti offesi in modo permanente. Il vero reato dei dirigenti della Merck è stato quello di cospirazione alla commissione di omicidio.
Circa tremila americani sono morti negli attacchi al World Trade Center. Gli omicidi perpetrati dalla Merck e i suoi dirigenti non sono stati, ovviamente, altrettanto drammatici, ma di sicuro intenzionali. Un processo clinico precedente li aveva messi in allerta del fatto che il Vioxx causasse danni coronarici. La loro risposta è stata escludere dai processi futuri chiunque avesse trascorsi di patologie cardiache!
Una volta approvato il Vioxx, la Merck ha speso più di 100 milioni di dollari all'anno per pubblicizzarla. (Ricordiamo ancora il motivetto “Che splendida mattinata...”) La Merck ha continuato a ignorare e sopprimere gli indizi riguardo il fatto che il loro nuovo bestseller stesse causando collassi e infarti. Nel 2003 le vendite hanno toccato i 2,5 miliardi di dollari. Quando nel febbraio 2004 l'impavido Dr. Graham ha presentato per la prima volta la sua prova inconfutabile a un comitato consultivo dell'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, la Merck sostenne che “gli eccezionali benefici” del Vioxx gli avrebbero garantito la permanenza sul mercato. Il comitato dell'Agenzia decise, per 17 voti contro 15, di mantenere il prodotto disponibile, ma con un avviso sulla confezione. Dieci dei trentadue membri del comitato avevano ricevuto soldi dalla Merck, la Pfizer o la Novartis (che distribuivano medicinali simili al Vioxx) in qualità di consulenti. Se questi dottori avessero dichiarato il loro conflitto di interessi, il Vioxx sarebbe stato ritirato dal mercato con un voto di 14 contro 8. Comprando sette mesi e mezzo di permanenza in più, la Merck ha guadagnato 1 o 2 miliardi extra e ha ucciso altri 6.000 americani.
Nel mondo il Vioxx è stato usato da 80 milioni di persone. Considerando che il loro dosaggio fosse simile a quello dei 1,4 milioni di pazienti del Kaiser Permanente i cui referti erano stati analizzati da Graham, il numero delle vittime supera i 165.000.
Il principale argomento di vendita ai dottori – e l'originale ragione per sviluppare inibitori selettivi della Cox-2 come il Vioxx e il Celebrex – era la loro presunta sicurezza rispetto all'aspirina e ad altri antinfiammatori non steroidei come l'ibuprofene (il Motrin, l'Advil) e naprossene (l'Aleve), che in alcuni soggetti possono causare emorragia gastro-intestinali e ulcera peptica. (Non vi è alcuna prova che gli inibitori selettivi della Cox-2 fossero meno efficaci degli antinfiammatori non steroidei nel ridurre dolore e infiammazione.)
Gli antinfiammatori non steroidei agiscono inibendo la produzione di un enzima, la ciclossigenasi, che aiuta la creazione di composti chiamati prostaglandine, i quali facilitano la reazione antinfiammatoria e proteggono i tessuti dello stomaco (tra le altre funzioni). Negli anni '80 un ricercatore di nome Philip Needleman aveva scoperto che l'organismo produce ciclossigenasi in due forme: la Cox-1, rinvenuta nei tessuti normali, e la Cox-2, che è prevalente nei tessuti danneggiati associati con artrite. Le compagnie farmaceutiche speravano che un composto che inibisse solo la produzione di Cox-2 avrebbe ridotto l'infiammazione senza effetti collaterali a livello gastrico. Con circa 40 milioni di americani affetti da una forma di artrite, un antidolorifico più leggero per lo stomaco avrebbe significato vendite da record. Quindi, negli anni '90 hanno investito centinaia di milioni di dollari nello sviluppo di composti che inibissero la produzione di Cox-2 e organizzando processi clinici per convincere l'Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali che tali rimedi erano migliori delle alternative esistenti.
E ora la linea alla pubblicità
Se la cannabis e le medicine a base di cannabis erano tra le alternative, il mercato del Vioxx & Co. sarebbe stato molto più ristretto. (E se la codeina non fosse semi-proibita, il mercato sarebbe stato ancora più limitato.) Quante medicine perderebbero un'importante fetta di mercato se le opzioni a base di Cannabis fossero disponibili? Abbastanza da far sì che l'industria farmaceutica sprofondi insieme al settore immobiliare. Il che è il motivo per il quale Wall Street non permette la legalizzazione della pianta per uso medico.
Si potrebbe venire a scoprire che un cannabinoide prodotto dalla pianta, il cannabidiolo (CBD), eserciti effetti antinfiammatori attraverso l'inibizione della Cox-2. Uno studio recente mostra che la Cox-2 gioca un ruolo nella scomposizione di uno dei cannabinoidi prodotti dall'organismo, tale 2-AG. Il prodotto scomposto è un segnale di prostaglandine neuro-infiammatoria.
Una punizione adatta al crimine
Nel 2007 la Merck ha pagato 4,85 miliardi di dollari per sistemare le rivendicazioni di 27.000 vittime e sopravvissuti del Vioxx. “La ragione per cui 'così poche persone abbiano intentato una causa”, spiega un fisico, “è che di fondo c'è un notevole tasso di infarto. Le persone potrebbero non essersi rese conto che il fatto possa essere legato al Vioxx.” I sopravvissuti delle persone che fumavano, erano obese o possedevano altri fattori di rischio sarebbero stati dissuasi dagli avvocati dall'intentare cause, ha aggiunto, perché avrebbero avuto delle grandi difficoltà nel convincere i giudici del fatto che gli infarti dei loro cari fossero stati provocati dall'uso di Vioxx.
“Nessuno è stato ritenuto responsabile della condotta della Merck”, ha riportato Duff Wilson del Times il 23 novembre scorso. Per essere imparziale in una notizia altrimenti a favore della Merck, ha citato Erik Gordon della Ross School of Business dell'Università del Michigan: “Si tratta solo di fare affari fino a quando un dirigente farmaceutico fa un passo falso.”
La cosa suona ardua, ma non lo è. Commercializzare medicine pericolose resterebbe sempre “il mero fare affari” per le aziende con scopo di lucro se solo pochi dirigenti dovessero starsene al fresco nella prigione federale. Perché non dovrebbero essere accusati di cospirazione alla commissione di omicidio, insieme a tutti i complici identificabili da un'indagine approfondita? (Questo potrebbe fornire un certo impegno all'attualmente inutile Drug Enforcement Administration [Agenzia Federale Antidroga statunitense, ndt]) La cospirazione del Vioxx ha coinvolto ricercatori che alteravano i dati e dirigenti commerciali che mostravano grafici falsi e funzionari del governo che cercavano di zittire gli informatori e Dio solo sa chi altro. Se qualcuno rimane ucciso in una rapina malriuscita in un Seven Eleven, il tizio che guida la macchina della fuga viene accusato di omicidio. Ma il direttore generale della Merck nell'era Vioxx, Ray Gilmartin, ha lasciato la compagnia nel 2006 con un paracadute d'oro ed è diventato membro della facoltà di Business School di Harvard. Il corso da lui tenuto si chiama “Costruire e Mantenere Imprese di Successo”.
Un modo ancora più efficace per contrastare la frode aziendale omicida sarebbe la semplice azione da parte del governo di interrompere i rapporti con entità colpevoli di reati gravi. Se MediCare e i programmi statali di Medicaid smettessero di comprare medicinali della Merck o della Pfizer per, diciamo, cinque anni, potrebbe produrre quei risultati di cui noi, la gente, abbiamo bisogno.
Il giorno prima che la liquidazione del Vioxx fosse diffusa, il Wall Street Journal ha pubblicato una notizia (nella sezione Mercato) dal titolo “Corruzione sulla vicina liquidazione della Pfizer”. In questo caso, il passo falso dell'azienda riguardava il rimborso ai dottori che vendevano medicinali per istituti statali all'estero. La Johnson & Johnson ha recentemente sistemato un caso di corruzione simile. Merck, ’AstraZeneca, Bristol-Myers Squibb e GlaxoSmithKline sono tutte in trattativa di liquidazione con il governo.
Sul lato domestico la Pfizer ha pagato 2,3 miliardi di dollari per aver violato il False Claims Act [legge federale americana che condanna individui e aziende colpevoli di frode di programmi governativi, ndt] e per aver corrotto degli acquirenti istituzionali con riferimento al Bextra, al Lipitor, al Viagra, allo Zithromaz, al Norvasc, al Relpax, al Celebrex e al Depo-provera.
La corruzione sistematica va sempre peggio. Nei quindici anni tra il 1991 ed il 2005, secondo il Public Citizen, le compagnie farmaceutiche hanno pagato al governo 5 miliardi di dollari in ammende e liquidazioni con riferimento a tangenti e pretese ingiustificate. Nei cinque anni tra il 2006 e il 2010 il pagamento è stato di 14,9 miliardi di dollari. Quattro compagnie contano più della metà del denaro incriminato (10,3 miliardi di dollari): Glaxo, Pfizer, Eli Lilly e Schering-Plough.
Negli ultimi anni l'industria farmaceutica ha superato l'industria della “difesa” come massimo frodatore del governo federale in base al False Claims Act.
Dove è la tolleranza zero quando ce n'è davvero bisogno?