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“Quella pillola può uccidere”

La Francia accusa la Diane 35, anti acne e contraccettivo: "Provoca la trombosi"

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di Valentina Spotti

È bufera in Francia per sette morti sospette: sette donne che avrebbero fatto uso di Diane 35, una pillola comunemente utilizzata nel trattamento dell’acne ma usata anche – e impropriamente – come contraccettivo.

DIANE 35 - Nei giorni scorsi era esplosa la polemica circa gli anticoncezionali di terza e quarta generazione, considerati a basso rischio di effetti collaterali ma sconsigliati dall’Agenzia del farmaco francese perché, secondo gli esperti, aumenterebbero il rischio di trombosi venose profonde. A finire nell’occhio del ciclone, oggi, è Diane 35 della Bayer e i suoi relativi generici: si tratta di una pillola usata da 315.000 donne francesi, solitamente prescritta per il trattamento dell’acne ma spesso impropriamente usata anche come anticoncezionale.

USO AMBIGUO - Qualche giorno fa il quotidiano d’oltralpe Le Figaro aveva pubblicato online una serie di dati legati alla maggiore mortalità di chi faceva uso del farmaco, tra cui sette decessi per trombosi venosa. Quattro di essi, sarebbero chiaramente legati all’uso di Diane 35. La notizia ha scatenato il panico: aumentato dall’affermazione di Dominique Maraninchi, direttore dell’agenzia nazionale della sicurezza del farmaco e dei prodotti di salute, che ha dichiarato di “dover bloccare l’uso di Diane” e che la decisione del ritiro del farmaco verrà presa entro la fine di questa settimana. “È necessario stoppare l’utilizzo ambiguo che è durato troppo – ha spiegato Maraninchi - Sono 25 anni che in Francia Diane 35 non è autorizzata come contraccettivo”. Da oltre un anno l’Ansm sta lavorando a un dossier per valutare i rischi e i benefici di Diane 35 nel trattamento dell’acne. “È indiscutibilmente efficace - conclude Maraninchi - Ma ci sono altre opzioni terapeutiche”.

PANICO - Nel frattempo, in Francia è panico: Diane è in vendita sul mercato farmaceutico dal 1987 e la sua composizione contiene ormoni di sintesi (estrogeni e un derivato del progesterone) che hanno un effetto contraccettivo. Nonostante questo, è stato più volte chiarito che il farmaco non deve essere utilizzato come una normale pillola anticoncezionale. In 25 anni, sarebbero 125 i casi di decesso per trombosi venosa causata dall’utilizzo di Diane o dei suoi generici. In soli quattro casi, spiega L’Express, l’insorgere della trombosi parrebbe essere stata causata senza ombra di dubbio dalla pillola in questione.

LA RISPOSTA DI BAYER - Domenica Bayer, il colosso farmaceutico che produce Diane, ha preso parola sottolineando come il rischio della formazione di trombi sanguigni legati all’assunzione di Diane 35 era “conosciuto e chiaramente indicata nel foglietto illustrativo” e che il trattamento non doveva essere prescritto in casi diversi dall’acne, e sempre “nel rispetto di eventuali controindicazioni”.

CASI STUDIATI - La bufera su Diane 35 è scoppiata insieme a un altro allarme che riguarda gli anticoncezionali di terza e quarta generazione (combinate monofasiche e trifasiche da 21 o 24 giorni) accusate di aumentare il rischio di trombosi nelle donne che ne fanno un uso prolungato. Le Figaro avrebbe pubblicato stralci di un documento redatto dal CHU di Brest che studia i casi di 550 donne di età compresa tra i 15 e i 45 anni, che dal 1998 al 2012 sono state ricoverate per trombosi, problemi vascolari cerebrali ed embolie polmonari. Su 550 donne, 155 facevano uso di una pillola contraccettiva. Il ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, ha dichiarato che se i casi riportati dovessero aumentare di numero, si potrebbe procedere a una limitazione nella prescrizione dei trattamenti anticoncezionali.

Fonte: Giornalettismo