25 marzo 2014
Il ministro della Salute sull'inchiesta di Trani e il caso dei due fratelli cui è stata diagnosticata una sindrome autistica ad insorgenza post vaccinale. Il Codacons: "Dichiarazioni gravissime, pronto ricorso al Tar del Lazio per sospendere la somministrazione dell'esavalente"
'Il ministro Lorenzin (ansa)
Sui vaccini non è il momento di fare allarmismi, per evitare che un calo nelle vaccinazioni metta a rischio i bambini. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde sul fascicolo aperto dalla procura di Trani che indaga sul legame tra autismo e vaccini. L'inchiesta è stata aperta all'indomani della denuncia dei genitori di due minori ai quali è stata diagnosticata una sindrome autistica ad insorgenza post vaccinale. L'ipotesi contenuta nel fascicolo sulla scrivania del magistrato Michele Ruggiero è di lesioni colpose gravissime, al momento è a carico di ignoti. Ai carabinieri del Nas è stato chiesto così di acquisire il piano nazionale dei vaccini e il calendario delle vaccinazioni obbligatorie e facoltative per l’età evolutiva, di capire quale sia la composizione dell’antidoto, quali i suoi produttori, e accertare l’esistenza, in relazione agli ultimi 5 anni, di casi di patologie autistiche insorte dopo la somministrazione del medicinale.
"La situazione è complessa - ha affermato Lorenzin a margine di un incontro con gli studenti dell'istituto Massimo di Roma - c'è un fascicolo della procura, ma anche una mole di rapporti dell'Oms e un grosso lavoro dell'Istituto Superiore di Sanita e degli scienziati. Non è il momento di fare allarmismi, servono dati certi perché i rischi per i bambini non vaccinati sono altissimi". Secondo il ministro non è il caso di fare campagne contro i vaccini.
"La vicenda della presunta correlazione tra autismo e vaccini risale ai primi anni '80, se ne è discusso molto - ha aggiunto Lorenzin - l'allarmismo comporta danni alla salute, hanno ragione i pediatri a chiedere chiarezza. Prima di fare campagne contro i vaccini bisogna essere veramente certi". "Alcune procure - ha aggiunto il ministro - emettono sentenze che vanno contro l'evidenza scientifica. Purtroppo le evidenze scientifiche non le fanno i tribunali ma gli scienziati con ricerche e approfondimenti, e noi ci atteniamo a queste evidenze scientifiche".
Contro le parole del ministro, però, interviene il Codacons che in una nota definisce le dichiarazioni della Lorenzin "gravissime". "Forse la Lorenzin - si legge nel comunicato dei consumatori - dovrebbe informarsi meglio prima di rilasciare dichiarazioni alquanto temerarie. La somministrazione polivalente dei vaccini - spiegano dall'associazione - come avviene nel nostro paese, nonostante solo 4 vaccini pediatrici siano obbligatori per legge, non è affatto esente da rischi per la salute dei bambini, perché può comportare danni da sovraccarico e shock del sistema immunitario. La letteratura scientifica attuale e gli esponenti della comunità scientifica - si dice ancora - sostengono che la somministrazione polivalente potrebbe indurre reazioni cosiddette 'autoimmuni', cioè l'organismo potrebbe arrivare anche a produrre auto-anticorpi che, non riconoscendo più il 'vero nemico' da aggredire, aggredirebbero in una situazione di smarrimento generale le funzionalità di organi interni al paziente (es. demielinizzazioni, Les, alterazioni ematologiche, encefalopatie, etc etc). Le evidenze scientifiche, quindi, a differenza di quanto sostiene il ministro della Salute, sono tutt'altro che compatte nel riconoscere l'assoluta bontà dei vaccini.
"Per tale motivo - concludono - a tutela della salute dei cittadini e sulla scia dell?indagine aperta a Trani, presenteremo un ricorso al Tar del Lazio per sospendere la somministrazione del vaccino esavalente e limitare la fornitura ai soli 4 previsti dalla legge, con risparmi pari a 114 milioni di euro annui per la collettività".
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