Negli uomini over 65 lo screening dell'aneurisma aortico addominale andrebbe ripensato, dato che non è affatto chiaro se i benefici superano i danni. È quanto riporta il British medical journal in un articolo parte di una serie di studi sull'eccesso diagnostico.
«L'aneurisma aortico addominale si verifica in genere negli uomini sopra i 65 anni di età ed è più comune tra i fumatori. Il rigonfiamento indebolisce la parete dell'arteria, e in caso di rottura il rischio di morte è elevato» spiega Minna Johansson del Department of public health and community medicine all'università di Göteborg in Svezia. E il compito dello screening è proprio questo: scoprire gli aneurismi, consentendo di verificare se sono a rischio di rottura e riparabili chirurgicamente. La decisione di introdurre lo screening per l'aneurisma aortico addominale si basa sui risultati di quattro studi clinici randomizzati e controllati svolti tra il 1980 e il 1990, che negli ultimi 15 anni hanno portato Svezia, Gran Bretagna e Stati Uniti a introdurre programmi ad hoc. Ma Johansson e colleghi sostengono che lo screening quasi raddoppia la prevalenza di aneurismi aortici addominali, la maggior parte dei quali a basso rischio di rottura, con un eccesso diagnostico stimato di 176 ogni 10.000 uomini invitati. «Persone che vengono inutilmente trasformate in pazienti, scatenando una comprensibile ansia che può durare molto a lungo» spiegano gli autori, aggiungendo che 37 dei 176 uomini sovradiagnosticati vanno inutilmente incontro a chirurgia preventiva e di questi 1,6 muoiono di conseguenza» scrivono gli autori. E ciò a fronte di diversi studi che dimostrano un calo della prevalenza di aneurisma aortico addominale negli ultimi decenni, probabilmente legato alla riduzione del numero di fumatori. «Quando l'incidenza della malattia oggetto di screening diminuisce, calano anche i potenziali benefici» riprende Johansson, stimando che l'abbassamento della soglia diagnostica dovuto all'uso di nuove tecnologie raddoppierà la prevalenza di aneurisma aortico addominale aumentando sensibilmente il tasso di sovradiagnosi. «Lo screening ha cambiato il significato di una diagnosi di aneurisma aortico addominale da una condizione di pericolo di vita a un vero e proprio fattore di rischio» dicono i ricercatori, auspicando una revisione dei programmi di diagnosi precoce per questo problema, dati i benefici ridotti nelle moderne popolazioni e i potenziali danni suggeriti dagli ultimi studi.
BMJ. 2015 Mar 3;350:h825. doi: 10.1136/bmj.h825
Fonte: http://www.doctor33.it/
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