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Inquinamento di Brindisi, la Commissione Europea accoglie la denuncia formale

Il dossier presentato da PeaceLink è stato elaborato da varie realtà associative di Brindisi

Inquinamento di Brindisi, la Commissione Europea accoglie la denuncia formale

Se l’esame della denuncia dovesse riscontrare una infrazione al diritto europeo in materia ambientale, ci sarebbe l'apertura di una inchiesta
25 marzo 2015
La Commissione Europea, in data di martedì 24 marzo, ha comunicato con una lettera formale all’Associazione Peacelink di aver accolto la denuncia formale in merito all’inquinamento a Brindisi.
Nel novembre scorso, Antonia Battaglia per Peacelink aveva presentato al Commissario Europeo per l'Ambiente, gli Affari Marittimi e la Pesca, Karmenu Vella, un dossier per portare alla sua attenzione il fatto che Brindisi sia sede di una serie di grandi impianti industriali, i cui effetti sulla popolazione sono critici e potenzialmente molto pericolosi.

Il dossier presentato da Peacelink, compilato sulla base delle informazioni elaborate, studiate e fornite da  Marco Alvisi (Salute Pubblica), Maurizio Portaluri (Oncologo) e Ornella Tarullo (Peacelink), raccoglieva le evidenze ambientali e sanitarie che negli anni i movimenti brindisini avevano reperito attraverso studi istituzionali e non.
La Commissione ha quindi comunicato ieri che, se l’esame della denuncia dovesse riscontrare una infrazione al diritto europeo in materia ambientale, ci sarebbe l'apertura di una inchiesta su Brindisi. Peacelink, organizzazione accreditata presso la Commissione Europea, ha a Bruxelles un ufficio di rappresentanza.

Note:

Dati epidemiologici su http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/07/brindisi-laltra-taranto-di-puglia-malformazioni-neonatali-causati-dalle-ciminiere/462370/