News della categoria Elettromagnetismo

FRANCIA: WI-FI PROIBITO NEGLI ASILI NIDO E SCUOLE MATERNE

Articolo 7
I. - Nelle impostazioni descritte nel capo IV del titolo II del libro III, parte II del codice della sanità pubblica, l'installazione di un dispositivo terminale fisso dotato di connessione internet wireless è proibito nei locali dedicata alla casa, a riposo e le attività dei bambini sotto i tre anni.
II. - Nelle classi della scuola primaria, apparecchiature di accesso wireless di cui all'articolo 184 della legge n 2010-788 del 12 luglio 2010, relativa impegno nazionale per l'ambiente installato dopo la pubblicazione della presente legge sono disabilitate quando essi non sono utilizzati per attività digitali educative.
III. - Nelle scuole elementari, ogni nuova installazione di una rete wireless è oggetto di una previa informazione del consiglio di istituto.
Articolo 8

In un periodo di un anno dalla entrata in vigore della presente legge, il Governo presenterà al Parlamento una relazione su elettro-ipersensibilità.

Articolo di riferimento: http://www.assemblee-nationale.fr/14/ta/ta0468.asp


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I pediatri: vietare i cellulari sotto i 10 anni

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale l’uso dei cellulari si sta trasformando in un abuso e gli effetti nocivi per la salute sono sempre più evidenti. Per questo i pediatri di questa società scientifica consigliano di vietare l’utilizzo dei telefonini prima dell’età di 10 anni.


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di Andrew Goldsworthy, PhD

© 2007-2012

E-mail: a.goldsworthy@ic.ac.uk

Dalla pagina Web: http://tinyurl.com/2nfujj

Pubblicato su Nexus New Times n.99

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Gli effetti nocivi dati dall’esposizione a campi elettromagnetici deboli sono una conseguenza del fatto che le membrane cellulari vengono private di ioni calcio strutturalmente importanti: questo causa infiltrazioni all’interno delle cellule e danni a lungo termine alla funzionalità cellulare.

Sono stati documentati molti casi di effetti nocivi di campi magnetici provenienti da telefoni cellulari, telefoni DECT (i cosiddetti cordless), Wi-Fi, linee elettriche e circuiti domestici. Questi effetti includono un maggiore rischio di cancro, infertilità, effetti cerebrali e sintomi dell’intolleranza ai campi magnetici.
Molte persone credono tuttora che, poiché l’energia di tali campi è troppo bassa per produrre un riscaldamento significativo, non possa dare luogo a effetti biologici. Tuttavia, oggi innumerevoli prove dimostrano che i campi magnetici alternati possono causare effetti biologici non termici (cfr. www.bioinitiative.org e www.neilcherry.com). La spiegazione è che non si tratta di
un effetto di riscaldamento, ma principalmente di un effetto elettrico sulla delicata struttura delle membrane cellulari elettricamente cariche da cui dipendono tutte le cellule viventi.
I campi magnetici alternati possono indurre un flusso di correnti alternate attraverso le cellule e i tessuti viventi.

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Tumori e telefonini: il rischio raddoppia se le aziende non 'pagano' le ricerche

di Emanuele Isonio

Fonte: Valori - Mensile di economia sociale, finanza etica e sostenibilità
Preso da Informasalus

 

Cellulari e rischi per la salute

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Negli studi sul rapporto tra cellulari e tumori, il fattore determinante potrebbe essere quello dei condizionamenti economici. Delle grandi aziende su chi fa ricerca.

Mentre tutti i giornali sparavano la notizia della (timida) retromarcia dell’Oms, che ha definito “potenzialmente cancerogeni” i telefonini, un gruppo di epidemiologi italiani, guidati da Angelo Levis, ha evidenziato un aspetto ben più interessante: gli studi effettuati “in cieco” (in cui, cioè, i ricercatori non sono a conoscenza se un soggetto faccia parte del gruppo degli esposti a un fattore cancerogeno o del gruppo di controllo) e non finanziati dalle aziende mostrano una correlazione positiva tra uso prolungato dei cellulari e aumento dei tumori del nervo acustico. Gli studi non “in cieco” invece non mostrano correlazioni. E finiscono quindi per assolvere i telefonini.

 


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Elettrosmog: a Roma nuove denunce per Radio Vaticana

di Redazione InformaSalus.it

 

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È tuttora vigente il problema dell'inquinamento da onde elettromagnetiche provenienti dalle antenne di Radio Vaticana e della Marina Militare installate nella zona di Roma Nord.

Sono state presentate il 7 giugno scorso alla Procura della Repubblica di Roma due nuove denunce e 9 cartelle cliniche (altre 11 sono state consegnate tempo fa) da parte del comitato Bambini senza onde. Il comitato  riunisce genitori e cittadini di Roma Nord che promuovono la lotta all'inquinamento di onde elettromagnetiche emesse dagli impianti della radio, sulla base della ricerca epidemiologica che ha evidenziato l'eccessiva incidenza di leucemia, linfomi e mielomi nelle zone di Cesano, Olgiata, La Cerquetta, La Storta, S.Maria di Galeria, Osteria Nuova, Anguillara, Campagnano e Formello.

 


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''Rischi di cancro dal telefonino''. Esperti dell'Oms lanciano l'allarme

Milano (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Studio di un gruppo di 31 scienziati di 14 Paesi sui rischi prodotti dai campi elettromagnetici: al momento evidenze per il glioma, un tipo di tumore cerebrale maligno

Fonte: IGN Adnkronos

L'uso del telefono cellulare potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di cancro. Lo sostiene un gruppo di esperti dell'International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell'Oms.

Il panel di esperti classifica i campi elettromagnetici a radiofrequenza prodotti dai cellulari quali "possibili cancerogeni per l'uomo". Il gruppo di lavoro, 31 scienziati di 14 Paesi, si è riunito nella sede della Iarc a Lione dal 24 al 31 maggio proprio per valutare, sulla base degli studi condotti finora, il potenziale rischio di cancro associato alle onde prodotte dai mezzi comunicazione wireless.


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Il delitto corre sulle microonde

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Il segnale del picchio verde

Fonte: Tanker Enemy

Il 14 ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.

L'Unione sovietica, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo i Russi cambiarono lunghezza d'onda e cominciarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.

I Sovietici avevano usato il "PIVERT", chiamato anche "Woodpecker" (Picchio), a causa del caratteristico suono ritmato che i rilevatori di segnali elettromagnetici avevano registrato. Questo suono assomiglia al rumore che si produce, battendo su una tavola con una penna, a una velocità di 14 colpi al secondo. Pare che il segnale venisse dalle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Sovietici sperimentavano dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. Come bersaglio fu scelta l'ambasciata statunitense a Mosca: tra il personale del consolato molti accusarono disturbi di varia natura (cefalea, insonnia, inappetenza, irritabilità, depressione...); alcuni furono colpiti da patologie, anche gravi, tra cui emorragie cerebrali, ictus, attacchi epilettici e tumori.

 

 


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Attività cerebrale in pericolo con l’uso di telefoni cellulari.

La conferma arriva National Institutes of Health, negli States. Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, ha preso in esame 47 persone per monitorare l’effetto dei campi magnetici (RF-EMF) provenienti dall’antenna di un cellulare.

I telefonini sono stati accostati ad entrambe le orecchie di ogni partecipante. Mentre uno era spento, l’altro era "muto" ma acceso. I cervelli dei partecipanti sono stati poi analizzati per rilevare i cambiamenti della quantità di glucosio in circolo, indice della maggiore o minore attività encefalica. Si è così scoperto un aumento del 7% nelle zone del cervello più vicine all’antenna del cellulare acceso, avvalorando la tesi secondo cui il cervello umano è sensibile agli effetti dei campi elettromagnetici RF-EMF da esposizioni acute di cellulare.

“Tuttavia - spiegano i ricercatori - i risultati non mostrano alcuna correlazione tra l'uso del telefonino e potenziali effetti cancerogeni, anche se non la escludono. Occorrono nuovi studi". In pratica, resta da capire, se questo significa che c'è qualche rischio effettivo per la salute.

 

Fonte: Wellme


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Canada - zona dei grandi laghi. Le api continuano a sparire misteriosamente. Il collasso delle colonie delle api sembrava migliorare l'anno scorso. Questa primavera la grande sorpresa - l'apicoltore Charlie Vorisek ha scoperto che 60 dei sui 100 alveari erano vuote - le api non hanno sopravvissuto l'inverno. Non è un caso isolato. Una indagine tra gli apicoltori della zona ha fissato la quota di perdita al 66%, secondo un'articolo su GoErie.com. Nel 2008, una indagine simile aveva trovato perdite del 36%, mentre nel 2009 la situazione sembrava migliorare - la mortalità invernale era scesa al 30%.

Charlie_Vorisek.jpeg

"Le perdite quest'anno sono state devastanti," diceva Vorisek. "Ero pronto a perdere qualche alveare, ma non mi aspettavo questo."

Un'apicoltore amatoriale della stessa zona è stato colpito ancora più duramente. John McKellop ha sostenuto la perdita quasi totale delle sue api: aveva 93 colonie all'inizio dell'inverno alla fine del 2009. In primavera ne trovava appena 3.

La causa di morte continua essere incerta. Si parla di virus, parassiti, alimentazione povera, pesticidi e altri veleni utilizzati in agricoltura. In Italia, il consenso sembra essere che i nicotinoidi, pesticidi particolarmente tossici per tutti gli insetti, siano la causa della moria delle api pollinatori. In verità, è probabile che una combinazione di vari fattori sia il colpevole.

Un nuovo studio in India invece dà la colpa per la decimazione delle api alle microonde. Secondo il giornale inglese The Telegraph, dei ricercatori dell'università di Chandigarh in Punjab hanno scoperto che "le radiazioni dei telefonini sono un fattore chiave nella morte delle api perché interferiscono con la loro capacità di navigazione."

L'esperimento degli scienziati indiani si basava sulla comparazione del comportamento e della produttività di due alveari, uno dei quali corredato di due telefonini attivati per un periodo di appena 15 minuti al giorno. Sul secondo alveare erano invece installato degli apparecchi inerti. Dopo tre mesi, la popolazione dell'alveare con i telefonini era ridotta in modo drammatico, e il numero delle ova depositate dal'ape regina era dimezzato rispetto al controllo. Le api inoltre smettevano di produrre del miele. In drammatico declino anche le api lavoratrici che tornavano all'alveare.

Ved Prakash Sharma e Neelima Kumar, gli autori dello studio pubblicato in Current Science, scrivevano: "L'aumento dell'uso di aggeggi elettronici è causa di inquinamento elettrico nell'ambiente. La biologia e il comportamento delle api è affetto dall'elettrosmog a causa della presenza di magnetite che le aiuta nella navigazione. Abbiamo confrontato il comportamento delle api nelle colonie affette dalla radiazione cellulare con quelle non affette."

"Si è osservato un declino significativo nella popolazione della colonia e nella produzione di uova della regina. Il comportamento delle api foragianti esposti è stato affetto in modo negativo a causa dell'esposizione. Alla fine dell'esperimento la colonia non conteneva né miele né polline."


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Cosmos: al via maxi studio sugli effetti nocivi dei cellulari

Fonte: BariMia

I cellulari fanno male o no alla nostra salute? Tanti i dubbi che circondano questa domanda, ma fra poco finalmente giungeranno delle risposte. E’ stato avviato un maxi studio, la Cohort Study on Mobile Communications (Cosmos), diretto da Paul Elliott dell'Imperial College di Londra e prenderà in esame un campione di 250.000 persone tra Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Finlandia e Danimarca. Il tutto si svolgerà in trent’anni.

Questa ricerca ha come obiettivo quello di capire quali influenze negative hanno i cellulari sulla salute umana,visto che , spesso e volentieri, sono stati considerati in qualche modo responsabili di malattie come il tumore al cervello.


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  «Quello che mi interessa non è conseguire un vantaggio economico, percepisco già la pensione di invalidità dall'Inps: vorrei solo che si affermasse il principio che gli utenti devono essere informati sui rischi dell'uso prolungato dei telefoni cellulari. Basta sensibilizzarli su alcuni accorgimenti, come i vantaggi nell'uso del viva voce o degli auricolari ». A parlare è Innocente Marcolini, 57 anni, bresciano, ex dirigente aziendale. La Corte d'appello di Brescia gli ha riconosciuto la malattia professionale e un grado di invalidità dell'80% in seguito a un tumore benigno al nervo trigemino (che gli ha causato un intervento e sette anni di cure), riconosciuto dai giudici come conseguenza dell'uso prolungato del telefono cellulare. Apparecchio che Marcolini, per la sua attività lavorativa, usava tutti i giorni, per diverse ore.

In primo grado, il giudice del lavoro aveva dato ragione all'Inail, controparte nella causa, negando la connessione tral'uso del telefonino per scopi lavorativi e l'insorgere del tumore. Ora il dispositivo del giudice d'appello accoglie la tesi di Marcolini e dei suoi consulenti, con le motivazioni che saranno rese note solo tra qualche settimana, al deposito della sentenza.

La patologia denunciata da Marcolini come conseguenza dell'attività lavorativa rientra fra le malattie professionali «non tabellate»per l'Inail,quelle cioè per cui deve essere il lavoratore a provare il nesso di causalità tra la malattia e il lavoro. Così sono ad esempio le patologie tumorali, la cui origine può essere legata a più fattori, come, ad esempio, la predisposizione genetica.


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LO STUDIO

"Allergici" alle tv e ai cellulari - L'elettrosensibilità è un fatto

Secondo l'Oms ne soffre fino al 3% della popolazione, ma la patologia non è riconosciuta. Tra i sintomi di chi soffre le onde elettromagnetiche: cefalea, vertigini, rossore e tachicardia. L'intensità varia a seconda dei casi

di SARA FICOCELLI
Fonte: La Repubblica

RIUSCIRESTE a vivere una vita intera lontani da tv, cellulare, pc e altri apparecchi elettronici? Questa è una condizione che oggi viene scelta da milioni di persone, e non per scoprire romanticamente se stessi come nel film "Into the wild" ma per fuggire a una malattia, la cosiddetta "elettrosensibilità". Secondo una stima dell'Organizzazione Mondiale della Sanità questo disturbo interessa dall'1 al 3% della popolazione mondiale, ma fino ad oggi non è mai stato riconosciuto come una patologia vera e propria.

Una ricerca svedese condotta dal dipartimento di neuroscienze del Karolinska Institute di Stoccolma dimostra però che esiste una forma di "allergia" alle onde elettromagnetiche emesse dagli apparecchi che usiamo ogni giorno. Il dottor Olle Johansson, che da 20 anni studia il fenomeno, è diventato una sorta di portavoce per tutti coloro che nel mondo si dichiarano elettrosensibili, persone che accusano emicranie, sudorazione, tachicardia, vertigini e stanchezza tutte le volte che ad esempio usano il cellulare o cuociono un cibo al microonde. "Una chiamata al telefonino un giorno mi ha portato alle convulsioni", racconta Sergio Crippa, membro dell'Associazione Italiana Elettrosensibili e coordinatore dei malati in Lombardia.


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Fonte: FreeInfo

NEW DELHI: Gli studi e le indagini svolte dall'Australian Health Research Institute indicano che, a causa di miliardi di volte maggiori in termini di volume di radiazione elettromagnetica emessa da miliardi di telefoni cellulari, internet, intranet e comunicazione wireless, la trasmissione dati renderà quasi un terzo della popolazione mondiale (circa due miliardi) a rischio di cancro all’orecchio, agli occhi e al cervello, oltre ad altri importanti disturbi del corpo, come problemi di cuore, impotenza, emicrania, epilessia.

Secondo gli studi i tessuti corporei dei bambini sono delicati e possono essere più soggetti a danni a causa dell’uso di gadget e dispositivi senza fili e non dovrebbero essere incoraggiati ad utilizzare il telefono cellulare.

Gli effetti fatali e volumetrici delle radiazioni elettromagnetiche sono emessi principalmente dalla telefonia mobile, antenne per la telefonia, torri, alberi, torri di trasmissione, forni a microonde, dispositivi wireless, sistemi e attrezzature.


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Cellulari e tumori: Il dubbio aumenta

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Cellulari e Cancro, verità nascoste e ultime news. Riaccese le polemiche sulla connessione possibile fra cellulari e tumori. Il dubbio aumenta …

Fonte: GENITRONSVILUPPO Cosa sanno i neurologi dei cellulari che noi non sappiamo? La settimana scorsa 3 eminenti neurochirurghi in un'intervista per la CNN con Larry King hanno dichiarato che non tengono il cellulare accanto alle loro orecchie. "Credo sia una pratica sicura", ha dichiarato il Dr. Keith Black, chirurgo al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, "quella di utilizzare un viva-voce in moda da mantenere lontana l'antenna a microonde dal proprio cervello". Così i ricercatori sono nuovamente al lavoro per scoprire se il più grande strumento di business è la causa del cancro al cervello per le persone che lo utilizzano costantemente. ::

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Il Dr. Vini Khurana, professore associato di neurochirurgia presso l'Australian National University ha dichiarato apertamente la sua critica verso i cellulari spiegando: "Io uso i cellulari sono con il viva-voce. Non lo tengo assolutamente vicino al mio orecchio. Così con la recente morte del senatore statunitense Edward M. Kennedy di un tumore che gli scettici verso i cellulari lo associano all'uso del dispositivo elettronico, hanno contribuito a rinfocolare il lungo e discusso dibattito sull'uso del cellulare e del cancro. Il supposto legame fra la malattia e l'uso del telefono mobile non è convalidato da molti esperti tra cui l'American Cancer Society. La teoria che i cellulari provochino tumori cerebrali "sfida la credulità", ha dichiarato il Dr. Eugene Flamm del Montefiore Medical Center. Secondo la Food and Drug Administration, 3 grandi studi epidemiologici dal 2000 non hanno mostrato effetti nocivi. Il CTIA - la Wireless Association, il principale gruppo di commercio e industria dei cellulari ha dichiarato: "La stragrande maggioranza degli studi che sono stati pubblicati in rinomate riviste scientifiche di tutto il mondo dimostrano che i telefoni mobili non rappresentano un rischio per la salute".
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Un nuovo studio scientifico ufficiale conferma il rischio aumentato di tumori intorno alle antenne della telefonia mobile

(Ndlr de Next-up: Lo studio epidemiologico completo 111 pagine in tedesco )

Il Ministero della Sanità Austriaco esamina i risultati della sintesi della alta concentrazione di tumori nella periferia a 200 metri di una stazione base di antenne di telefonia mobile situata in prossimità della stazione di Graz.

Graz- Agenzia di Stampa Austriaca (APA) - E' stato trovato un « aumento significativo del rischio di cancro dovuto alle radiazioni delle Radiofrequenze nel raggio di 200 metri dalle antenne di una stazione base di telefonia mobile » questo è ciò che ha dichiarato il dr. Gerd Oberfeld, medico del servizio di salute ambientale di Salisburgo, nel quadro di uno studio commissionato nel 2005 dal dipartimento di salute della regione di Steiermark.

I dati sull'incidenza dei tumori sono stati raccolti nelle zone di Vasoldsberg/Hausmannstaetten (distretto di Graz) dove si trovava un'antenna di telefonia mobile per C-net (telefonia analogica a 450 MHZ) rimasta in funzione dal 1984 al 1997.

Punto di partenza di questo studio era un sospetto riguardante il numero elevato di patologie cancerogene nella popolazione locale. Il sospetto è stato confermato dal gruppo del dr. Gerd Oberfeld autore dello studio.


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Mike-CancroLe scuole hanno paura del cancro a causa delle antenne della telefonia mobile.
Quattro bambini di una scuola circondata da 15 antenne di telefonia mobile sono colpiti da un cancro al cervello
Fonte: The SUN News
Traduzione a cura di
Elettrosmogvolturino
EMMA MORTON redattore salute e scienza 11 ottobre 2007

A due alunni di una scuola primaria di circa 11 anni e due alunni più grandi, di 14 e 21 anni, sono stati diagnosticati tumori al cervello.

E un bambino di un'altra scuola situata nei pressi è morto per un cancro al cervello. Sono tutti di sesso maschile. Le scuole primarie cattoliche St Joseph dei Chalfont e St Peter Bucks sono circondate da antenne. Ve ne sono fino a 750 metri dalle scuole.


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Roma, 3 ott. (Adnkronos Salute) - Pessime notizie per i numerosissimi cultori del telefonino. Utilizzarlo con continuità, magari abusandone, per oltre 10 anni può infatti raddoppiare il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori al cervello, come il glioma e il neuroma. Malattie che si manifestano più spesso proprio nella parte della testa su cui si appoggia il cellulare per ascoltare l'interlocutore. Lo rivela una metanalisi condotta da un team di esperti dell'università di Orebro (Svezia), guidato da Lennart Hardell.

Da tempo gli studiosi stanno cercando di capire se e come le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini possano nuocere al cervello. Ma nessuna analisi aveva preso mai in considerazione un periodo ragionevolmente lungo per arrivare a conclusioni attendibili. Il gruppo di ricercatori svedesi, invece - riporta la rivista 'Occupational Environmental Medicine' - ha identificato 18 indagini scientifiche condotte sul tema, 11 delle quali riferivano risultati ottenuti con osservazioni a lungo termine, di oltre 10 anni. Passando in rassegna tutti i dati, è emerso che le persone che usano il cellulare per almeno 10 anni corrono un rischio 2,4 volte maggiore di sviluppare neuromi acustici e due volte superiore di 'incappare' in gliomi. "Questi risultati", avendo preso in considerazione quasi l'intero periodo da quando i telefonini si sono diffusi a oggi, "sono di grande rilevanza - sottolinea Hardell - ma saranno sicuramente necessari ulteriori approfondimenti".


Per maggiori informazioni visita Adnkronos


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17/4/2007

Il giallo delle api sparite
Primi indiziati i cellulari

Una ricerca tedesca
Fonte: La Stampa
CARLO GRANDE


BeesChe fossero laboriose e organizzatissime lo si sapeva, e anche che rappresentassero un indicatore ambientale straordinariamente sensibile. Le api non apprezzano ad esempio i campi Ogm, li evitano accuratamente e a quanto pare trasmettono messaggi di allarme anche alle loro compagne che non hanno ancora sorvolato coltivazioni transgeniche. Ma che fossero gravemente minacciate anche dalle onde elettromagnetiche dei nostri cellulari è una spiacevole novità, annunciata da alcuni studiosi tedeschi dell'Università di Landau: gli insetti, secondo le loro ricerche, rifiutano di rientrare negli alveari se nei paraggi vengono piazzati ripetitori o congegni elettromagnetici. Il loro sistema di «navigazione» ne verrebbe sconvolto, al punto che non riuscirebbero più a ritrovare la strada per le arnie.
Sarebbe questa - benché ancora controversa - la spiegazione della recente moria di sciami in molte parti del mondo, imputata finora alla presenza di parassiti o alla carenza di polline. I telefonini provocherebbero quello che in termini scientifici viene definito «Colony collapse disorder», ovvero la morte degli insetti lontano da casa. Il fenomeno, registrato dallo scorso autunno negli Usa, è stato segnalato anche in Europa, dapprima in Spagna, ora anche in Germania e Inghilterra. La misteriosa malattia sta decimando le api americane, mettendo a repentaglio l’impollinazione di molte colture e provocando danni per centinaia di migliaia di dollari. Negli ultimi tempi gli apicoltori di una ventina di Stati americani hanno registrato perdite fino all’80 per cento della popolazione di api. Un fenomeno inconsueto per diffusione e gravità.


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Convegno: “Salute e campi elettromagnetici” Roma, 16 Marzo 2007 Organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Con la partecipazione del MINISTERO DELLA SALUTE Centro Nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie

L’attenzione verso i possibili effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana è tuttora estremamente viva, sai da parte dei ricercatori sai da parte dei cittadini. Lo sviluppo di nuove tecnologie e la conseguente moltiplicazione delle sorgenti pone continuativamente nuovi interrogativi, che richiedono risposte tempestive e chiare per il pubblico.

In Italia si ha però scarsa consapevolezza di queste attività, come anche delle più recenti ed accreditate valutazioni di rischio sanitario.
Per colmare questa lacuna, il Ministero della Salute ha avviato nell’ambito del Centro Controllo Malattie (CCM) il progetto “Salute e campi elettromagnetici” (CAMELET).

Il convegno di presentazione del progetto vuole fornire anche l’occasione per un quadro, sia pure sommario, delle attività internazionali, delle conoscenze acquisite e degli interrogativi aperti. Attraverso una tavola rotonda, si vuole inoltre avviare una riflessione sulle esigenze di una cor-
retta comunicazione in Italia, anche al fine di promuovere un dialogo costruttivo tra i soggetti che dovrebbero esserne protagonisti.

Roma, 16 Marzo 2007

Maggiori informazioni:

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INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E TELEFONI CELLULARI:
QUALE IMPATTO SULLA SALUTE?
28 OTTOBRE 2006

Le più comuni sorgenti di campi elettromagnetici sono rappresentate da linee elettriche, strumenti dotati di motore elettrico, schermi per computer, apparati per telecomunicazioni e diffusione radiotelevisiva, telefoni cellulari e relative stazioni radio base.
Sono molte le incertezze sui potenziali rischi dei campi elettromagnetici, soprattutto sulla correlazione tra l'esposizione a campi elettromagnetici (in particolare, quelli della telefonia mobile) e líinsorgere di patologie nell'uomo. Non si sono ancora evidenziati rapporti certi di causa-effetto, tanto che líOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel dubbio, ha raccomandato di attenersi comunque al "principio di precauzione" (prudent avoidance), che è una politica di gestione del rischio applicata in situazioni con un alto grado di incertezza scientifica.
Ma se la ricerca scientifica tarda ad esprimere giudizi definitivi come dobbiamo comportarci nei confronti dei campi elettromagnetici e dei telefoni cellulari?


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Col passare degli anni la nostra società ha avuto un incremento vertiginoso della tecnologia e parallelamente dell’inquinamento elettromagnetico. Telefoni cellulari, cordless, ripetitori, forni a microonde, antenne Wi-Fi hanno invaso le nostre vite fino al punto di non poterne più fare a meno. Quanto ne sappiamo della tecnologia wireless?

La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i portatili e tutti gli altri apparecchi senza fili.

Qualsiasi apparecchio di comunicazione che non è connesso ad un filo emette radiazioni.
Gli scienziati dividono le radiazioni in due categorie: ionizzanti e non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi X e le radiazioni atomiche, sono cancerogene. Le radiazioni non ionizzanti, che includono le microonde, dovrebbero essere innocue, o almeno, così dicono!


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Dimostrato da studio italiano del Fatebenefratelli di Milano "Ma ancora non è confermato che il cellulare sia dannoso" Telefonini, onde elettromagnetiche "eccitano" la corteccia celebrale Fonte: La Repubblica

ROMA - Le onde elettromagnetiche dei cellulari eccitano la corteccia celebrale. Lo ha dimostrato una ricerca fatta da un gruppo ricercatori italiani dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Se questo sia un bene o un male è però ancora presto per dirlo. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Annals of Neurology", non è solo l'ultimo della serie sull'influenza dei telefonini sul cervello: potrebbe invece mettere un punto fermo nella discussione scientifica sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla corteccia celebrale. Il problema, a questo punto, si sposterebbe quindi sulle reazioni della corteccia all'eccitazione e se questo stato possa causare, nel lungo periodo, danni al cervello.

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Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di 4 metri di distanza si ammalava...


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Acqua alle microonde e le piante

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Grazie a Marshall Dudley of Knoxville, TN per aver condiviso questo risultato interessante in rete. Speriamo che continueranno le ricerche in modo da poter ottenere un risultato affidabile.


Acqua alle microonde e le piante
Articolo Originale - Tradotto da Amanda Adams
Aprile 2006

Di seguito trovate una ricerca fatta da mia nipote nel 2006. Nella ricerca ha preso dell’acqua filtrata e l’ha divisa in due parti. La prima parte è stata portata ad ebollizione in un pentolino sul fuoco, la seconda parte, invece, è stata portata ad ebollizione nel forno a microonde. Una volta raffreddati, i due campioni d’acqua, sono stati usati per annaffiare due piantine identiche, per vedere eventuali differenze tra la piantina annaffiata con acqua riscaldata sul fuoco e quella annaffiata con l’acqua alle microonde. Al termine della ricerca anche lei era sorpresa dal risultato.


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Fertilità ridotta causa cellulari
Questo quanto emerge da un primo studio che domani verrà presentato ufficialmente. A rischio sarebbe soprattutto chi porta il telefonino in tasca

Fonte: Punto Informatico

28/06/04 - Telefonia & C. - Roma - Portare il cellulare attaccato alla cintura dei pantaloni o in tasca potrebbe non essere una buona idea. Ad affermarlo sono gli studiosi ungheresi che da qualche tempo stanno studiando la possibilità che l'uso del telefonino riduca la fertilità maschile.


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