Due delle più grandi società statunitensi impegnate nella produzione di bevande gassate, hanno trasferito denaro a 96 organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti negli ultimi 5 anni, rallentando il processo di riduzione del consumo di bevande gassate dolci negli Stati Uniti ed accelerando l'epidemia di obesità tra la popolazione, affermano i ricercatori dell'Università di Boston.
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Due delle più grandi società statunitensi impegnate nella produzione di bevande gassate, hanno trasferito denaro a 96 organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti negli ultimi 5 anni, rallentando il processo di riduzione del consumo di bevande gassate dolci negli Stati Uniti ed accelerando l'epidemia di obesità tra la popolazione, affermano i ricercatori dell'Università di Boston.
Quando si tratta di influenzare le politiche internazionali e nazionali, Big Food, Big Drink e Big Sugar non sono da meno di Big Pharma.(1) Succede anche in Italia: chi tra i NoGrazie non ricorda l’acqua della salute?(2) Più recentemente, un gruppo di ricercatori australiani ha cercato di capire come funzionano le cose nel loro paese.
Una nuova ricerca australiana rivela che, come per lo zucchero e i danni a cuore e arterie nascosti dalla ‘scienza corrotta’, la stessa sorte è più o meno toccata agli edulcoranti o dolcificanti artificiali
SYDNEY – Non si è ancora spenta l’eco della notizia riguardante lo zucchero e i danni che può causare al cuore e all’apparato cardiovascolare, fatti tacere dall’industria dello zucchero che avrebbe corrotto alcuni ricercatori. E mentre ancora ci si domanda il perché di tutto ciò, ecco arrivare un nuovo studio in cui si afferma che anche la ricerca sui dolcificanti artificiali sarebbe stata pilotata dall’industria del settore.
Le quattro sostanze nemiche del nostro cervello
Queste quattro sostanze tossiche sono in molti cibi e bevande che puoi trovare al supermercato o nei ristoranti, quindi è importante riconoscerle per evitare di assumerle.
Il problema principale è che queste sostanze che danneggiano il cervello, una volta che entrano nel corpo non è facile espellerle, è consigliato quindi avere uno stile di vita sano in grado di farle fuoriuscire gradualmente come:
- fare una dieta sana;
- bere molta acqua;
- fare attività fisica;
- passare almeno qualche minuto al giorno all’aperto per prendere un po' di sole e aria fresca.
Nei casi più gravi è necessario un digiuno o una cura disintossicante a base di estratti naturali specifici.
Salute: diabetologi, occhio al fruttosio anche nei sani
Dolcificanti alla sbarra al Congresso Sid, meglio l'aspartame.
Rimini, 5 mag. (AdnKronos Salute) - "Via libera all'aspartame, ammesso dalle Linee guida per la gestione del diabete, no al fruttosio". Al 26esimo Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia (Sid), in corso a Rimini, finiscono alla sbarra anche i dolcificanti. "Non tutti sono uguali", avverte il presidente eletto della Sid Giorgio Sesti, che sconsiglia il fruttosio "non solo perché produce un rapido aumento del picco glicemico, ma anche perché innalza i livelli di acido urico: un fattore di rischio per eventi cardiovascolari e fegato grasso, e predittore di danni renali. Anche le persone sane, non diabetiche, dovrebbero tenerlo presente quando scelgono cibi, succhi e soft drink".
Intervista a Paul Anthony Taylor
Ottobre 2006 – Il Codex non è un soggetto semplice da comprendere. Con oltre 20 comitati che si riuniscono ogni anno, e verbali pubblicati comprendenti oltre 1.400 pagine solo per il 2005, la maggior parte delle persone è assolutamente ignara della misura in cui le attività del Codex influenzano la salute di tutti. Continuate a leggere per scoprire tutti i dettagli del sostegno che la Codex Alimentarius Commission fornisce al "business con la malattia".
Troppo zucchero “manda in tilt” il cervello inibendo la riproduzione delle cellule staminali coinvolte in apprendimento e memoria
Questi gli effetti di una dieta squilibrata, troppo ricca di zucchero, analizzati in una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e pubblicata oggi online sulla rivista Cell Reports. I ricercatori hanno inoltre osservato che nel cervello di animali sottoposti a restrizione calorica (dieta ipocalorica comparabile a una dieta di circa 1500 calorie al giorno) aumenta il numero di cellule staminali cerebrali.
21 GEN - Ecco come un eccessivo e prolungato consumo di zuccheri, una dieta squilibrata o il diabete possono gravare sulle performance del nostro cervello: ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore presso la sede di Roma hanno scoperto, infatti, che in presenza di concentrazioni elevate di zucchero (simili a quelle che possono verificarsi in caso di del diabete) le cellule staminali del cervello - fondamentali per i processi di apprendimento e memoria nonché per la riparazione dei danni cerebrali - non riescono più a riprodursi e, quindi, a garantire il necessario ricambio di neuroni nell'ippocampo, centro nevralgico della formazione dei ricordi.
Troppi zuccheri aumentano il rischio di tumore
Le elevate quantità di zuccheri nella tipica alimentazione occidentale possono aumentare il rischio di tumori al seno e di metastasi ai polmoni: a dirlo uno studio dell’Anderson Cancer Center dell’università del Texas.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Anderson Cancer Center dell’università del Texas e pubblicato l’1 gennaio sulla rivista scientifica Cancer Research ed è il risultato di uno studio sui topi (Terra Nuova da sempre sostiene la necessità di modificare le attuali scelte e adottare modelli alternativi alla sperimentazione animale; diamo comunque notizia delle pubblicazioni che compaiono sulle riviste scientifiche).
Per anni hanno rappresentato una valida alternativa agli zuccheri nelle bevande e nei dolci, ma una recente ricerca sembra minare la sicurezza dei dolcificanti artificiali, come aspartame, saccarina e acesulfame k.
Uno studio condotto da Jotham Suez, docente di immunologia presso il Wolfson Building for Biological Research (Israele), e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, ha messo in evidenza una correlazione tra l’abuso di alimenti contenenti dolcificanti (edulcoranti) e lo sviluppo della intolleranza al glucosio, elemento fondamentale per lo sviluppo del diabete mellito.
Bevande zuccherate, dato shock dagli Usa: ogni anno causano 184mila decessi
Secondo la ricerca 133mila i decessi per diabete, 45mila per le malattie cardiache e 6450 per tumore. La maggior parte delle vittime ha un'età compresa tra i 20 e i 44 anni. Lo studio pubblicato sulla rivista 'Circulation' dell'American Heart Association.
CHE le bevande zuccherate non facciano bene alla salute ormai è un dato conclamato. Da anni ormai si susseguono ricerche che attestano i rischi per l'organismo di un abuso di queste bibite: dall'aumento del rischio cancro (dovuto al colorante caramello), al rischio diabete fino al pericolo depressione.
Ma i dati pubblicati sulla rivista 'Circulation' dell'American Heart Association destano stupore: nel mondo le bevande zuccherate sarebbero responsabili ogni anno di 184mila decessi tra gli adulti. Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori degli atenei Usa di Harvard, Tufts e Washington e dell'Imperial College di Londra nel Regno Unito, ha valutato 62 lavori scientifici sull'alimentazione che hanno incluso più di 611 mila persone, condotti tra il 1980 e il 2010 in 51 Paesi.
Il dato è frutto della somma di circa 133 mila decessi ogni anno per il diabete, 45 mila morti per malattie cardiache e 6.450 per tumore. Si tratta in realtà di un aggiornamento di una stima effettuata due anni fa dall'Harvard School of Public Health di Boston che invece fissava a 180mila le vittime annuali delle bevande zuccherate, con una stima inferiore relativa alle vittime per malattie cardiovascolari (40mila).
La prevenzione è meglio dei farmaci - Prevention is better than drugs by Patrick Holford
Traduzione a cura di Ivan Ingrillì
Associazione La Leva di Archimede
Articolo originale
Nel lontano 1970, i miei insegnanti il Dr Linus Pauling e Abram Hoffer credevano fortemente che l'80% della medicina farmaceutica sarebbe diventata inutile se la scienza medica della nutrizione diventasse il nuovo paradigma.
Nota: Così funziona. Non ammetteranno mai l'errore altrimenti sarebbero costretti a chiudere per i risarcimenti dovuti. L'unica cosa che possono fare è ritirare dal mercato ciò che è divenuto sconveniente, in maniera controllata. Sta succedendo con l'aspartame, gli antibiotici usati negli allevamenti, i coloranti chimici ed è già successo in passato in altre situazioni.
Pepsi, Kraft e Nestlé, stop ad aspartame e coloranti
Sono sostanze innocue (ah ah ah, ndr) ma danno a queste multinazionali una cattiva immagine
Da Pepsi a McDonald. Ma anche Kraft e Nestlé. Fra le aziende alimentari più grandi del mondo è scattata la corsa ad essere il più “naturali” possibile, secondo le aspettative del pubblico, eliminando sostanze come l’aspartame o i coloranti che pur essendo innocue hanno una cattiva immagine. L’ultima in ordine di tempo è stata l’azienda di bevande, che ha rinunciato appunto al dolcificante nonostante gli studi scientifici lo considerino sicuro.
Lancet, adottano strategia simile a industria del tabacco
«Quel che non sapevo è che l’incontro con la Dottoressa Belpoggi, avrebbe cambiato per sempre le mie abitudini alimentari.»
Avete presente gomme da masticare e caramelle senza zucchero, dentifricio, dolcificanti, yogurt, bibite senza calorie?
Molti di questi prodotti contengono aspartame: una sostanza chimica usata per sostituire lo zucchero.
Sono anni che la comunità scientifica s’interroga e dibatte sulla tossicità di questo additivo ma se così fosse, se l’aspartame fosse nocivo, come mai è introdotto in più di seimila prodotti alimentari (che siano bevande o cibi solidi) e consumato quotidianamente in tutto il mondo da duecentoventi milioni di persone? Perché quasi nessuno ne parla?
Per vederci un po’ più chiaro sono andata a trovare una donna che so battersi da anni per il riconoscimento dell’aspartame come cancerogeno: la Dottoressa Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro dell’Istituto Ramazzini “IR” di Bologna.
Contrariamente a quanto si pensa i dolcificanti non hanno davvero proprietà migliori di quelle dello zucchero, anzi, alcuni elementi contenuti in quelli artificiali, quali aspartame, saccarina e sucralosio possono provocare serie alterazioni metaboliche. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature e presentato al congresso dell’European Association for the Study of Diabetes di Vienna, alcuni edulcoranti artificiali possono provocare l’aumento della glicemia.
In questa interessantissima inchiesta la trasmissione Report mette la sua lente di ingrandimento sull‘Aspartame, un dolcificante sostitutivo dello zucchero che è contenuto in moltissimi dolcificanti.
Le stime di una ricerca dell'Harvard School of Public Health di Boston alla conferenza annuale dell'American Heart Association dedicata alla nutrizione e alle malattie metaboliche
di VALERIA PINI
LE BIBITE zuccherate a base di soda, le bevande sportive o energy drink e i succhi di frutta dolci sono responsabili ogni anno nel mondo della morte di 180.000 persone, 500 al giorno. A stimarlo è una ricerca presenta dall'Harvard School of Public Health di Boston alla conferenza annuale dell'American Heart Association dedicata alla nutrizione e alle malattie metaboliche. "Questa tipologia di prodotti consumati in tutto il mondo contribuiscono all'eccesso di peso, una delle cause dell'aumento del rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro", spiegano i ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston.
Lotta senza quartiere alla carie. Soprattutto se le abitudini dei più giovani si fanno più rischiose per la protezione del sorriso: fast-food, bibite dolci, caramelle e snack. La carie in Italia colpisce il 60% della popolazione compresa tra i 35 e i 40 anni e si manifesta nell’80% dei soggetti tra i 19 e i 25 anni. Più si scende con l'età, più la bocca è un campo di battaglia per i batteri che si nutrono di zuccheri: i dati in possesso evidenziano che a 4 anni di età il 20,61% degli individui presenta lesioni cariose in atto; a 12 anni, il 43,99% dei soggetti è affetto da carie, con un aumento della stessa al crescere dell’età. Al quale i ricercatori stanno rispondendo con nuovi mezzi che si uniscono alle armi di tutti i giorni, spazzolino e dentifricio.
Fonte: Ilfattaccio
Da anni si legge in molti libri di medicina naturale che lo zucchero è come una droga dolce ma pericolosa per l’organismo. Spesso si crede che per lo zucchero di canna tale verità non sia valida, ma il cosiddetto zucchero di canna molto spesso è lo stesso zucchero bianco colorato con melassa (si salva forse il mascobado e qualche altro zucchero del commercio equo e solidale).In questo articolo ci stiamo ovviamente riferendo allo zucchero raffinato artificialmente dalla canna o dalla barbabietola, e non agli zuccheri presenti all’interno di altri alimenti completi come il fruttosio della frutta o il lattosio del latte)È difficile credere che lo zucchero possa essere dannoso perché tale sostanza è entrata nella nostra dieta in modo tanto profondo che una buona metà dei cibi confezionati che si trovano in commercio nè risulta “contaminato”
Un nuovo studio dalla University of California-Los Angeles indica che un alto contenuto di fruttosio nella dieta peggiora l’apprendimento e la memoria nei ratti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Physiology, mostra anche come gli acidi grassi omega-3 sono in grado di contrastarne gli effetti.
"I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare", ha detto il Dott. Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e professore di biologia integrativa e fisiologia presso la Facolta 'di Lettere e UCLA Scienza.
In precedenza veniva indicato il fruttosio come dannoso per il suo ruolo sul fegato, diabete, obesità e grassi, questo studio rivela come il dolcificante influenzi anche il cervello, secondo i ricercatori.
Orthomolecular Medicine News Service, April 24, 2012
Editorial by Robert G. Smith, PhD
(OMNS April 24, 2012) Un recente articolo della prestigiosa rivista Nature, spiega che lo zucchero, in particolare il fruttosio, ampiamente disponibile in bibite e altri prodotti alimentari trasformati è responsabile di molte gravi malattie, come malattie cardiache, cancro, diabete, obesità e insufficenza epatica acuta [1,2]. Uno dei motivi che contribuiscono a queste patologie, è che il fruttosio ed altre sostanze ad alto contenuto calorico, come l’alcool, non possono essere direttamente utilizzate dai tessuti del corpo e quindi devono essere metabolizzati dal fegato, dove generano tossine e portano il nostro organismo sulla via del diabete [3]. Inoltre, il fruttosio interferisce con il senso di sazietà e si tende ad ingerire un eccesso di calorie. Questo travolge il fegato, che deve poi convertire l'overdose di zucchero in grasso, il ché danneggia il fegato e potrebbe portare al diabete. Quindi gli zuccheri come il fruttosio, quando aggiunti agli alimenti trasformati, hanno gli stessi effetti tossici dell’alcool. Anche i non-obesi sono soggetti alla "sindrome metabolica", in cui il fruttosio induce ipertensione, malattie cardiovascolari, insulino-resistenza e danni alle molecole biologiche come le proteine e i lipidi [1-3].
Ripubblichiamo la puntata di Report andata in onda il 29/04/2012. Un ottimo documentario sull'aspartame, dolcificante dannoso per la salute ma molto proficuo per le multinazionali, e non solo. Noi ne parliamo da anni, ora finalmente i media spargono la voce. Assolutamente da vedere!
L’inchiesta, attraverso la storia esemplare dell’additivo più utilizzato nell’alimentazione (l’aspartame, un dolcificante artificiale), mostra le debolezze di un sistema di controllo che non tutela adeguatamente la nostra salute.
Infatti le industrie, per inserire nell’alimentazione una nuova sostanza, devono dimostrare a loro spese la sicurezza del prodotto finanziando le ricerche.
Un sistema che, tra conflitti di interesse e corruzione, "addolcisce" la vita dell'industria a danno della salute dei consumatori.
Merisant dà il benvenuto allo Stevia: l'UE ha detto «si»
La notizia è di grande importanza per Merisant. Il leader mondiale nel settore dei dolcificanti
MERISANT - Il Comitato permanente della Commissione europea (Direzione generale Salute e tutela dei consumatori) ha votato l'approvazione del regolamento degli estratti di Stevia (glicosidi steviolici) da usare come dolcificante a livello europeo, con l' autorizzazione definitiva prevista per l'inizio del novembre di quest'anno.
La notizia è di grande importanza per Merisant. Il leader mondiale nel settore dei dolcificanti, infatti, possiede un ricco patrimonio di ricerca e di investimenti riguardanti lo sviluppo per perfezionare l'applicazione degli estratti di Stevia negli edulcoranti. Il potenziale di estratti di Stevia come dolcificante è significativo, poiché il suo potere dolcificante è naturalmente da 200 a 300 volte superiore a quello dello zucchero.
Originaria del Paraguay e del Brasile, la pianta di Stevia è stata usata per secoli come dolcificante. Oltre a essere utilizzata come edulcorante da tavola, la Stevia è usata a livello mondiale anche per addolcire molti prodotti alimentari a ridotto contenuto calorico, tra cui bevande analcoliche, succhi di frutta, yogurt e condimenti per insalata. I dolcificanti a base di Stevia sono già stati approvati per l'uso in altri mercati tra cui quello degli USA, oltre a Francia, Giappone, Cina e Australia.
«Grazie a questa decisione, sarà possibile la commercializzazione in Europa di prodotti contenenti Reb-A, come i cibi o le bevande senza zucchero e i dolcificanti da tavola» ha dichiarato Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI - Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. «La posizione dell'EFSA - ha aggiunto - conferma la sicurezza di Stevia quando consumato in quantità giornaliere moderate e amplia la gamma e le possibilità di scelta di prodotti di questo tipo offerti ai consumatori».
SICUREZZA ALIMENTARE. Aspartame, Efsa effettuerà nuova valutazione del rischio
27/05/2011 - 12:32
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) effettuerà una nuova valutazione del rischio legato all'aspartame. Il dolcificante artificiale è stato già oggetto di quattro consulenza fornite dall'Autorità alla Commissione europea, e l'Efsa tiene a precisare che "se fosse stata trovata alcuna prova che avesse indotto il gruppo di esperti scientifici a riconsiderare la sicurezza dell'aspartame, sarebbe stata avviata immediatamente una nuova valutazione". Ci sarà però una nuova valutazione, perché - afferma l'Autorità - in questo mese l'Efsa è stata incaricata dalla Commissione di portare avanti una nuova, completa valutazione della sicurezza dell'aspartame, da consegnare nel 2012. L'esame di questo singolo dolcificante, il cui completamento era originariamente previsto per 2020, fa parte della "nuova, sistematica valutazione di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell'Unione europea".
Bruxelles: mozione europea contro le bevande ipocaloriche a base di aspartame
BRUXELLES / I sospetti sui prodotti dietetici circolavano già da tempo ma ora tre eurodeputati (tra cui Giommaria Uggias dell’Idv) hanno deciso di presentare un’interrogazione ufficiale alla commissione europea per regolamentare l’uso dell’aspartame, dolcificante ipocalorico usato come sostituto degli zuccheri comuni. Diversi recenti studi scientifici sull’argomento hanno messo in luce risultati potenzialmente molto preoccupanti sulle conseguenze che un’assunzione eccessiva di aspartame può avere sulla salute.
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