News della categoria OGM
Geni fuori controllo. Biotecnologie: un biglietto di sola andata?
Appena arrivato in Italia in dvd, il documentario ‘Geni fuori controllo. Sulla strada delle biotecnologie: un biglietto di sola andata?’ di Bertram Verhaag e Gabriele Kröber dispiega in poco più di un’ora e mezza le conseguenze che a livello globale stanno avendo le applicazioni delle nuove tecnologie sulla vita.
di Claudia Bruno - 26 Aprile 2011
Nei primi anni '90 la multinazionale americana Monsanto comincia a fare esperimenti genetici sulle piante e arriva a produrre la canola e la soia geneticamente modificate, organismi in grado di resistere ai pesticidi prodotti dalla stessa società, come il Round Up. La Monsanto inizia così a vendere agli agricoltori non solo i semi brevettati ma anche le sostanze chimiche corrispondenti. Nel giro di poco tempo cominciano i guai: in Canada la canola e la soia Ogm distruggono intere colture autoctone e semi puri, mandando in rovina l’attività dei produttori locali. Nel documentario di Bertram Verhaag e Gabriele Kröber, Life running out of control - prodotto in Germania nel 2004 e appena arrivato in Italia in dvd con il titolo 'Geni fuori controllo'- uno di loro, Percy Schmeiser, racconta: “nel 1996 quando è entrata in commercio la canola Ogm non c’è stato nessuno che ci avesse avvisato su quello che poteva succedere. Ma ora molte persone al mondo sanno quello che è successo: contaminazioni, scomparsa delle biodiversità, esaurimento delle sementi pure e fine della possibilità di scelta”.Le rassicurazioni dell’OMS sul rischio di cancro non convincono
I conflitti di interessi intorno al glifosato
(Rinnovabili.it) – Quando l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha valutato «probabilmente non cancerogeno» il glifosato, smentendo per la prima volta l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), i nomi degli esperti e degli studi utilizzati non sono stati resi pubblici. Invece, in calce all’opinione del comitato congiunto di scienziati che ieri ha ribadito la non cancerogenicità del glifosato assunto in alimenti e bevande, le firme ci sono. Si tratta di 18 esperti internazionali, il cui elenco è disponibile al pubblico.
Il gruppo di esperti (la sigla è JMPR, che sta per Joint Meeting on Pesticide Residues) è amministrato congiuntamente dalla Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il JMPR si riunisce regolarmente per esaminare le analisi dei pesticidi, stimare l’entità e i livelli massimi dei residui, rivedere i dati tossicologici e definire le dosi giornaliere ammissibili (ADI) per l’uomo. Le sue raccomandazioni vengono poi trasmesse alla Commissione del Codex Alimentarius, organo delle Nazioni Unite deputato ad elaborare regole e standard su cui si basano molte normative nazionali. Il Codex Alimentarius è parametro di riferimento per molti accordi sul commercio internazionale, pur garantendo un livello di protezione dei consumatori inferiore a quello che l’EFSA (glifosato a parte) garantisce ai cittadini europei.
Il problema sorge quando si scava dentro alla storia dei singoli esperti, che dentro queste grosse organizzazioni ricoprono cariche fondamentali per l’avvio dei processi normativi. È su di loro, uomini e donne sconosciuti al grande pubblico, che si concentra la pressione delle grandi multinazionali.
Marcia contro Monsanto 2016: il mondo in piazza per dire No a OGM e glifosato
Maggio 9, 2016 Scritto da Marta Albè (fonte: Greeme.it)
Il 21 maggio 2016 torna per il terzo anno consecutivo la Giornata Internazionale contro Monsanto promossa da March Against Monsanto. Ci attendiamo che come nelle edizioni precedenti nelle maggiori città del mondo si formino dei cortei di protesta contro la multinazionale degli OGM e del glifosato.
Non ci sono più dubbi: gli OGM sono sul tavolo del TTIP
I testi negoziali resi pubblici da Greenpeace dimostrano che gli OGM sono il cuore dell’accordo TTIP. Ecco cosa dicono le carte
(Rinnovabili.it) – Fino ad oggi la Commissione europea ha sempre negato che sul tavolo negoziale del TTIP vi fosse anche il tema degli OGM. Ma le 248 pagine di testi consolidati dell’accordo USA-Ue, pubblicate in esclusiva da Greenpeace Olanda il 2 maggio, dimostrano che queste affermazioni erano false. Nel documento in cui Stati Uniti e Unione europea confrontano le rispettive posizioni sulle cosiddette misure sanitarie e fitosanitarie (SPS), le condizioni per l’importazione di prodotti biotech sono descritte. Invece che organismi geneticamente modificati, vengono chiamati “moderne tecniche di agricoltura”, ma non vi sono dubbi sull’oggetto della definizione.
Probabile cancerogeno secondo alcuni, innocuo secondo altri
Diversi marchi di birre tedesche contengono il diserbante glifosato. Lo rivela un'analisi dell'Istituto per l'ambiente di Monaco.
Il test ha coinvolto 14 marche fra le più note in Germania: Beck's, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, König Pilsener e Jever.
Intervista a Paul Anthony Taylor
Ottobre 2006 – Il Codex non è un soggetto semplice da comprendere. Con oltre 20 comitati che si riuniscono ogni anno, e verbali pubblicati comprendenti oltre 1.400 pagine solo per il 2005, la maggior parte delle persone è assolutamente ignara della misura in cui le attività del Codex influenzano la salute di tutti. Continuate a leggere per scoprire tutti i dettagli del sostegno che la Codex Alimentarius Commission fornisce al "business con la malattia".
Falsi scientifici, ricerche taroccate per scalare carriere o drenare più fondi pubblici. In alcuni casi succede a Napoli; in altri, quelli più “grossi”, a quanto pare la regia è milanese. E sembra esistano un peso e tre misure: fa gran rumore, ad esempio, il caso che “non esiste”, con vere liste di proscrizione per una dozzina di ricercatori partenopei; fa poco rumore la storia di successi inventati, mentre il paziente è morto e il figlio scienziato lo scopre all’estero; messo praticamente a tacere il giallo che coinvolge pezzi da novanta del celebre e intoccabile Istituto Oncologico Europeo, fiore all’occhiello della Veronesi dinasty. Ma vediamo il tris, partendo dal primo.
La Cina si compra l'agricoltura italiana? È la domanda che qualcuno, come Sergio Di Cori Modigliani, si è posto nel web in seguito alla notizia dell'acquisto della multinazionale Syngenta da parte della China National Chemical Corporation (Chem China), multinazionale chimico-farmaceutica controllata dal governo di Pechino che da oggi sfonda nel campo dell'agro-business con l'acquisizione di uno dei maggiori produttori di semi (OGM e non) e pesticidi. Un'operazione che ha visto l'azienda cinese battere la più nota Monsanto, che c'aveva provato nel 2015: l'azienda cinese non solo gode di molta più liquidità (l'operazione è costata 43 miliardi di dollari), ma a differenza di Monsanto non ha attività sovrapposte a quella di Syngenta e non è sottoposta al controllo delle società antitrust europee e statunitensi.
Ogm, vent'anni di fallimenti
Dall’avvio delle coltivazioni commerciali, nel 1996, ad oggi, gli ogm, come spiega il rapporto di Greenpeace, «hanno prodotto profitti miliardari per una manciata di multinazionali senza apportare benefici all’agricoltura. Anzi…».
Vent’anni fa, nel 1996, negli Stati Uniti iniziavano le coltivazioni a fini commerciali di organismi geneticamente modificati e sempre in quell’anno il primo carico fece il suo ingresso in Europa. Prima e dopo quel momento sono stati investiti fiumi di denaro negli ogm, introdotti massicciamente come coltivazioni in alcuni paesi e approdati sulle nostre tavole nella più totale disapplicazione del principio di precauzione. L’Italia per ora ha notificato all’Unione Europea la richiesta di divieto di coltivazione(1), come previsto dalla Direttiva UE del marzo 2015, ma ciò che si coltiva altrove viaggia come una merce, entra nella filiera alimentare direttamente o indirettamente perché magari alimenta gli animali di cui poi noi ci cibiamo. Ebbene, a vent’anni di distanza è possibile un bilancio. Chi sostiene e ha sostenuto gli ogm ha avallato super-promesse: “Risolveranno il problema della fame nel mondo”, “Aumenteranno i raccolti”, “Si ridurrà l’uso di sostanze chimiche tossiche”. È andata così o no?
Due associazioni di medici in Brasile e Argentina denunciano l’OMS: “Microcefalia causata dai pesticidi nell’acqua potabile, non dalla Zika”
(Rinnovabili.it) – Un drammatico aumento di malformazioni congenite, in particolare di microcefalia nei neonati, è stato imputato al virus Zika dal Ministero della Salute brasiliano. Ma due associazioni di medici ritengono che queste sciagure siano causate da specifici pesticidi, commercializzati dalla Monsanto e nebulizzati per 18 mesi sui bacini idrici che forniscono le acque potabili alla popolazione colpita.
La denuncia è contenuta in un rapporto della Red Universitaria de Ambiente y Salud, gruppo di medici argentini impegnati nella difesa dei popoli vittima degli effetti dei pesticidi. È uscito il 3 febbraio, passando quasi inosservato. Nel dossier, i medici puntano il dito sul pyriproxyfen, un larvicida chimico prodotto da Sumitomo Chemical, una consociata giapponese della Monsanto. E una nuova ombra si addensa sull’azienda più odiata del mondo.
Secondo le 32 associazioni nazionali ambientaliste e dell’agricoltura biologica che aderiscono al tavolo contro i pesticidi e alla Campagna Stop Glifosato: «Quello del glifosato è un autentico scandalo: senza pareri univoci sul piano scientifico in merito alla sua pericolosità per la salute umana, la Commissione Europea sta per procedere ad una nuova autorizzazione del prodotto chimico per altri 15 anni».
Le associazioni sono molto preoccupate per come si stanno muovendo l’Europa ed il Governo italiano, con le Regioni, sulla imminente decisione a livello europeo in merito al rinnovo dell’autorizzazione alla commercializzazione ed utilizzo del diserbante Glifosato nei Paesi membri della Ue.
Un paper di revisione scientifica pubblicato e diffuso da poco, ha snocciolato dei dati globali di consumo, rivelando un uso da record del glifosato, l'erbicida commercializzato dalla Monsanto come Roundup.
La sostanza chimica è stata salutata come efficace scoperta nel preservare i raccolti dalle erbe infestanti, quando debuttò nel 1970. Ed ha anche stimolato lo sviluppo di controverse colture di mais e soia geneticamente modificati resistenti agli erbicidi, provocando l'aumento di in una generazione di superinfestanti resistenti agli erbicidi, e l'uso di erbicidi ancora più potenti per combattere quelle superinfestanti.
L'anno scorso la sostanza chimica è stata classificata come "probabilmente cancerogena per l'uomo" dall'Agenzia internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca sul Cancro.
La relazione odierna, redatta dal dottor Charles Benbrook, un consulente organico, ha coperto statistiche dal 1974 al 2014 negli Stati Uniti, e dal 1994 al 2014 a livello globale.
Fuori controllo l'invasione degli insetti transgenici
Nel luglio scorso è stata evitata per un soffio l’immissione nell’ambiente di decine di migliaia di insetti transgenici a poca distanza dai confini italiani. Ma dal 2009 ad oggi sono già decine di milioni gli esemplari liberati nel mondo.
Decine di milioni di insetti geneticamente modificati liberi nell’ambiente. Non è un incubo né un fanta-thriller; è la realtà. Di cui pressoché nessuno parla, che pressoché nessuno spiega perché così nessuno si preoccupa o protesta. Dal 2009 l’azienda leader in questo campo, l’inglese Oxitec, sta immettendo nell’ambiente decine di milioni di esemplari nei quali sono state introdotte alterazioni genetiche con l’obiettivo (almeno quello dichiarato), a seconda dei casi, di rendere sterili gli accoppiamenti per ridurre il numero di eventuali parassiti o rendere inoffensivi insetti portatori di patologie per l’uomo. A due passi dal confine italiano si è evitato per un soffio, nel luglio 2015, il rilascio di decine di migliaia di mosche dell’olivo che la Oxitec voleva realizzare a Tarragona, in Spagna. L’intenzione è stata portata alla luce dall’associazione TestBiotech insieme ad altri movimenti, che hanno sollevato un polverone tale da indurre il governo spagnolo a non concedere l’autorizzazione. Peraltro negli ultimi anni è stata messa a punto una tecnica chiamata gene drive, grazie alla quale una determinata mutazione riesce a replicarsi da un cromosoma all’altro e viene trasmessa ai discendenti anche eludendo le regole della normale riproduzione sessuale, diffondendosi dunque con grande rapidità nell’intera popolazione di insetti e nell’ecosistema in maniera irreversibile.
Si rischia la cancellazione del principio di precauzione
L’Europa potrebbe legalizzare gli OGM entro fine mese
Monsanto, l’eugenetica e le conseguenze per l’uomo
Se l’ universo fosse diverso, se la galassia fosse differente da quella che conosciamo, se la natura fosse un’ altra, probabilmente non saremo qui per poterlo vedere e per poterlo dire. Siamo il risultato di bilioni di anni di evoluzione cosmica, granelli di stelle… Reputando che la natura segua processi piuttosto lenti, la Monsanto, a quanto pare, pretende semplicemente di controllarla.
Bill Gates, sotto accusa la sua fondazione: "Condiziona pericolosamente le scelte di aiuto”
L'accusa formulata dalla Ong Global Justice Now nel corso del meeting internazionale di Davos, appena concluso. L'azione filantropica è lontana dall’essere una “strategia caritatevole neutrale”
Intellettuali contrari alle attività della Monsanto aprono un tribunale internazionale ufficioso per giudicare se la multinazionale abbia commesso crimini contro l’umanità.
Il filosofo gallese Bertrand Russell, negli anni ’70, istruì insieme ad altri pacifisti, tra cui il filosofo francese Jean-Paul Sartre, un tribunale ufficioso per giudicare i crimini di guerra degli USA commessi durante le loro operazioni militari in giro per il mondo, in particolare quelle portate avanti in Vietnam e in Sud America. Tale iniziativa prese il nome di «Tribunale Russell».
Anche la Russia vieta gli OGM, il fronte no biotech si allarga
Con il divieto di coltivare gli OGM deciso dalla Russia si allarga il fronte contro il biotech, tanto che sono rimasti appena 5 Paesi in Europa a coltivare organismi geneticamente modificati. È quanto affermato da Coldiretti dopo l’annuncio del vice primo ministro del Governo di Mosca, Arkady Dvorkovich, dell’intenzione di proibire la produzione di prodotti OGM in Russia. Un passo che segue l’ulteriore calo delle superfici seminate a transgenico, che nel 2014 sono diminuite del 3%, a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse, secondo l’analisi del rapporto annuale 2014 dell’International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications (ISAAA).
SCANDALO GLIFOSATO, L’ERBICIDA ORA E’ CANCEROGENO PER GLI ESSERI UMANI
La sintesi della relazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS afferma che esistono prove che l’esposizione al Glifosato è associata allo sviluppo di tumori come il linfoma non-Hodgkin e il cancro al polmone
di Cinzia Marchegiani
Il contestatissimo pesticida Glifosato, il diserbante sistemico fitotossico per tutte le piante, in grado di devitalizzare anche gli organi di conservazione ipogea delle erbe infestanti, come rizomi, fittoni carnosi (che in nessun altro modo potrebbero essere devitalizzati) è sotto inchiesta anche da parte dell’EFSA, dopo le nuove prove scientifiche che lo etichettano come pericoloso per l’uomo. L'assorbimento del pesticida avviene in 5-6 ore, e il disseccamento della vegetazione è visibile in genere dopo 10-12 giorni. Il glifosato di fatto è un forte chelante, il che significa che immobilizza i micronutrienti critici, rendendoli indisponibili per la pianta. Ne deriva che l'efficienza nutrizionale genetica delle piante ne viene profondamente compromessa. Questo pesticida è uno degli erbicidi di impiego più ampio e diffuso nell’agricoltura italiana, e la sua pericolosità per l’uomo venne messa in evidenza nel 2012 la rivista Food and Chemical Toxicology che ne pubblicò uno studio di Gilles-Éric Séralini e collaboratori i quali evidenziavano già allora la grave patogenicità e cancerogenicità nei ratti. Ma la ricerca, in seguito, fu ritirata per le critiche ricevute dalla comunità scientifica sulle metodologie di trattamento dei ratti e sull'affidabilità dei dati e dei risultati dello studio.
L’Italia è (davvero) OGM FREE?
“Il ministro Martina dice che l’Italia è OGM FREE. Se non porta prove, è propaganda”
E’ questa una delle frasi più significative dell’articolo che la senatrice Elena Cattaneo ha pubblicato su Repubblica e inviato al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.
FRANCIA: AGNELLO GENETICAMENTE MODIFICATO VENDUTO AD UN MACELLO
Questa violazione dell'articolo L 536-4 del Codice ambientale, che vieta l'immissione sul mercato prodotto costituito di organismi geneticamente modificati o contenenti tali organismi, è stato nascosto nella gerarchia del centro di ricerca INRA, su iniziativa di un agente fino al 5 novembre 2014, tre mesi dopo la vendita dell’animale da laboratorio
di Cinzia Marchegiani
Soltanto il 23 giugno 2012 viene resa pubblica l’inquietante notizia che riguarda la vendita al macello di un agnello nato nel contesto di un programma di ricerca cardiologia umana condotto da un laboratorio ed una struttura sperimentale del centro INRA (Istituto Nazionale Riicerche Agronomiche) di Jouy-en-Josas (Yvelines). L’agnello sarebbe finito nella catena alimentare nonostante fosse inserito e oggetto di uno studio sperimentale, dove è stato modificato geneticamente, il fatto risalirebbe addirittura al 5 agosto 2014, quando l’animale da laboratorio è stato trasferito il a un macello , in violazione del divieto previsto dal Codice dell’ambiente..
Utilizzato in armi militari incendiarie, gli Stati Uniti hanno venduto armi a base fosforo-bianchi ad Israele, che ha usato le armi per commettere crimini di guerra brutali contro i palestinesi che vivono a Gaza nel 2009.
Associazione La Leva di Archimede
Ministro Lorenzin indagata per occultamento dei rischi alimentari: la denuncia del PAE
Querelato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per disinformazione alimentare: a seguito del servizio di Report di lunedì scorso, il Partito Animalista Europeo ha mandato una diffida alla Procura di Roma, che ora sta indagando sulla donna.
Non è la prima volta che il PAE denuncia il Ministro Lorenzin per omissione della corretta informazione: questo giro, si considera l’ultimo servizio su Rai 3 di Report, «Nutriamo il Pianeta. Grasso che cola», che parla dei danni provocati dagli alimenti nocivi per l’uomo – alcuni di loro, ironia della sorte, sponsor di Expo 2015.
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