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NOI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO

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Ora
sabato 1 ottobre · 9.30 - 15.00

Luogo
Teatro Ambra jovinelli
Via Guglielmo Pepe 43 (stazione termini)
Rome, Italy

Creato da

Maggiori informazioni
No all'Europa delle banche, noi il debito non lo paghiamo!". La campagna verrà lanciata sabato 1° ottobre con un'assemblea nazionale al teatro "Ambra Jovinelli" che intende portare questi temi dentro l'agenda politica.

La proposta di non pagamento del debito pubblico italiano diverrà una campagna di massa in tutto il paese e coinvolgerà posti di lavoro, territori, istanze sociali e culturali con l'intento di rompere il ricatto e respingere le manovre imposte dai diktat della Banca Centrale Europea e di quelli che i firmatari definiscono il "governo unico della banche".

Con il pretesto di pagare il debito, si stanno distruggendo diritti, servizi e condizioni di vita per lavoratori e cittadini, già stremati da decenni di politiche di tagli.

L'appello lanciato alla fine di luglio, ha raccolto al momento più di 1.500 adesioni in tutta Italia tra delegati sindacali, attivisti sociali, esponenti di movimenti e forze politiche della sinistra alternativa. Tra i firmatari spiccano anche personalità come gli scrittori Andrea Camilleri e Valerio Evangelisti e filosofi come Gianni Vattimo.
L'assemblea del 1° ottobre verrà introdotta da Giorgio Cremaschi.


Per tutte le info :
https://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli/home


Chi non potesse venire a Roma potrà seguire l'Assemblea in diretta web su Libera.tv (www.libera.tv)





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Una piazza per VIK ! - RESTIAMO UMANI

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NADiRinforma: videodocumento relativo alla cerimonia tenutosi a Casalecchio di Reno (Bo) il 17 settembre '11 a dedicare la piazzetta antistante la Casa per la Pace a Vittorio Arrigoni, volontario per la Pace ucciso a Gaza il 15 aprile 2011. L'Amministrazione Comunale di Casalecchio di Reno, insieme al Comitato cittadino per la pace e ai Giovani Amministratori per la Pace e con il coordinamento di Casalecchio delle Culture hanno promosso e supportato l'iniziativa che ha coinvolto tanti cittadini animati da un forte sentimento di gratitudine nei confronti di quel giovane giornalista che ha dimostrato quanto la passione per la giustizia e la verità non siano parole, ma una scelta di vita.

Alla cerimonia hanno partecipato: il Sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini, la Senatrice della Repubblica Rita Ghedini, il Presidente dell'Associazione Percorsi di Pace
Giovanni Paganelli, il Consigliere Comunale e membro di Giovani Amministratori per la Pace Mattia Baglieri e Chiara Segrado, Coordinatrice di Save the Children Italia per l'area Medio Oriente e Nord Africa.

Visita il sito: www.mediconadir.it


Non si possono capire l' attuale e le passate grandi crisi economiche, che sembrano periodicamente colpire come un' invasione di locuste bibliche la nostra civiltà occidentale, se non si ha ben chiaro l' esatto ruolo in essa giocato dall' economia.

Economia che non va assolutamente intesa ( e buttate tranquillamente alle ortiche tutte le astruse disquisizioni degli economisti accademici, preposti proprio a nasconderne agli occhi della gente la vera criminale funzione ) come mera attività di scambio, nè come imperscrutabile e bizzarra entità metafisica con cui popoli e governi si trovino a lottare, nè come pura alchimia di moneta, interessi, e prodotti finanziari ... questi sono tutti ruoli secondari, o meglio "coperture" del suo vero volto, del reale ruolo oggi giocato nell' Occidente dalla sua economia.
Molto più semplicemente, l' economia occidentale è il sistema stesso di gestione del potere, lo schema, il "Matrix" attraverso il quale si struttura il potere e l' èlite mercantile-finanziaria, il "motore immobile", la funzione primaria cui sottostanno tutti gli altri meccanismi sociali, il sistema operativo trasversale sia ai governi che ai secoli. Funzione il cui scopo ultimo non è nè la sussistenza dei popoli nè l' arricchimento della classe dominante, ma il puro schema attraverso il quale si conserva e tramanda nel tempo il potere reale.
In una parola, è l' Occidente stesso, il "sistema" stesso, il suo organismo e non uno dei tanti organi.
Ma quello che non vi diranno mai è che il fine ultimo dell' economia è quello della "demolizione controllata" del sistema sfruttato
... ossia proprio quello che sta ora accadendo.


Facendo l' esempio di un computer, l' economia occidentale ( è bene sottolineare sempre tale aggettivo, in seguito capiremo perchè ) coincide quindi con il "sistema operativo", all' interno del quale girano e sono ad esso sottoposti tutti gli altri "programmi" di gestione sociale, inclusa la "politica" che ad esso è completamente asservita. Questo non perchè le cose "debbano" andare per forza così, ma semplicemente perchè così si è strutturato e mantenuto nei secoli quel potere finanziario-bancario che prese il sopravvento in Occidente al tempo dei Comuni e delle Signorie, parallelamente alla caduta ( o per meglio dire "formulazione di compromesso" ) del potere temporale della Chiesa.
Potere mercantile che trova nel sistema bancario non solo il mezzo ideale per sostituirsi al potere dinastico di Principi e Vescovi, ma anche il mezzo perfetto per poter tenere sotto controllo occulto la popolazione che, con la caduta degli assolutismi, sarebbe divenuta il centro del potere, nonchè l' èlite legittimamente delegata alla guida della società ...

Condizione quest' ultima che, guardacaso, non si è mai effettivamente verificata nonostante i successivi apparenti passaggi di potere dalla nobiltà al popolo, passaggi ottenuti a costo di sanguinose rivolte, rivoluzioni e guerre d' indipendenza ripetutesi prima in Europa contro gli assolutismi di Re e Principi, poi in America per l' indipendenza dalla nativa Inghilterra, fino alla conquista in tutto l' occidente degli Stati Nazionali e delle attuali "Democrazie" ... eppure mai il popolo ha tratto da tutte queste guerre un briciolo di potere o benessere in più ...
Quello che invece parallelamente vediamo verificarsi è che, nonostante il passaggio negli stessi secoli del centro "fisico" del potere prima dalle Repubbliche Marinare agli Stati Coloniali, poi dal dominio Inglese a quello Americano, troviamo ben salda nelle posizioni di comando e "potere reale" sempre una sola e ben precisa classe: quella mercantile, la stessa che ancora oggi ci scassa così ignobilmente i maroni con le sue assurde pretese di governance globale.

"... In Francia la Rivoluzione scoppia perché bisogna ripagare un debito pubblico che il Re ha contratto col solito gruppo di banchieri privati, che allora come oggi rivogliono i soldi e te li prestano ancora a condizione -allora- che fai pagare le tasse ai nobili e che confischi e vendi i beni della chiesa; mentre oggi i soliti ti chiedono di vendere l'oro, i palazzi, i musei con la mano destra, mentre con la sinistra devi tagliare pensioni e spese sociali. Gli storici, vuoi perchè scemi, vuoi perchè furbastri, omettono sistematicamente di dire che la Rivoluzione rivoluzionò tutto, dal calendario al modo di vestire, tranne il debito pubblico, che la Francia rivoluzionaria mantenne e poi saldò; prima con la confisca dei beni della chiesa e parte della nobiltà, poi con le rapine di Napoleone in tutta Europa ( il Corso fu uno dei più grandi servitori del Potere del Cane, le cui predazioni furono fermate al Sud della Penisola dalle Armate dei Sanfedisti, al canto che potete sentire sotto, nel 1799). Mentre ciò avrebbe aiutato a capire i veri mandanti della Rivoluzione. La dinamica della storia e della politica da più di tre secoli è la stessa" ...
( Cfr: Paolo de Bernardi: "La storia governata dai banchieri ..."  )




Cosa è successo, quindi ?? In una parola, che il potere mercantile ha sempre trovato molto più comodo tenersi nell' ombra, "facendo credere" alla popolazione PRIMA di poter conquistare il potere tramite le rivoluzioni, POI di poterlo gestire, autogovernandosi attraverso gli stati democratici ...
... Ma quello che vediamo benissimo ancora oggi è che questa in realtà non è altro che l' illusione in cui con grande maestria ci hanno sempre intrappolati, mentre il vero governo ed il potere reale sono sempre stati saldamente nelle loro mani ...
In una parola il potere mercantile "ha usato" dapprima la popolazione per abbattere il proprio nemico, ma poi semplicemente ne ha occultamente preso il posto, illudendo il popolo con una raggiunta libertà che purtroppo sarà solo formale, ed autoeleggendosi a nuova nobiltà parassitaria che dalla popolazione trarrà la sua linfa vitale, potere e sostentamento.
Lo strumento che ha permesso la riuscita di tale perfetto gioco illusionistico è appunto l' economia, o per meglio dire IL VIRUS in essa introdotto per rendere schiavo il sistema operativo economico ( e di conseguenza ogni programma sociale che in esso "gira" ).


Virus, coincidente col controllo privato dell' emissione monetaria, che comincia lentamente ad agire ( esattamente come abbiamo visto accadere al nostro motore in questo post ) provocando successivamente nel sistema tali malfunzionamenti:

a) Aspirazione della ricchezza dalla base e suo totale trasferimento all' Empireo finanziario ( banchieri, azionisti, investitori, borse, paradisi fiscali, speculatori, assicurazioni, spa, strumenti speculativo-finanziari in genere )

b) Conseguenti malfunzionamenti della macchina statale, sfruttati a loro volta per impoverire maggiormente la base con l' ulteriore richiesta di tasse, tagli, sacrifici, maggiore produttività, privatizzazione di imprese statali

c) Rischio di default degli Stati, cui si sopperisce con un' inutile operazione di rifinanziamento a fronte dell' ulteriore privatizzazione di imprese, servizi pubblici, beni e patrimoni culturali

d) Morte sistemica finale, che sarà gestita come demolizione controllata o del solo aspetto economico o dell' intero sistema socio-politico.

Vediamo nel particolare cosa succede e perchè.
 


IL VIRUS INTRODOTTO: DA "POMPA" A "AUTOCLAVE"

Da bimbi all' oratorio avevamo già la più perfetta concezione dell' essenza dell' economia: "Ti dò una figurina di Trapattoni per Mazzola, ma per Burnich voglio tre Rivera" ... ossia la sua funzione di "puro strumento di scambio", una mera transazione in cui si stabilisce A per B ... non "ti presto A per B + interessi" ... che cazzo c' entra ... nessuno all' oratorio avrebbe mai osato dire, che ne so: "Ti presto Mazzola, fai pure come se fosse tuo, in cambio però ogni mese mi dai un Rivera; ma se un mese non hai un Rivera da darmi, mi riprendo Mazzola" ... perchè anche il più imbranato della compagnia avrebbe capito l' assurdità truffaldina di tale proposta, e l' incauto proponente sarebbe stato oggetto della reazione molto istintiva e concreta degli altri bimbi ... eppure oggi, che ci consideriamo "evoluti", non capiamo più una cosa tanto elementare ...
"Tornate innocenti come bambini", predicava qualcuno ...

 Da adulti, nella pratica quotidiana usiamo la moneta quale mezzo di scambio, sostituendola al baratto diretto di merci e servizi per una pura questione di maggior praticità ... ciò non toglie che, in una economia NORMALE, la moneta resti "pura funzione", priva di reale valore fino al momento in cui viene scambiata con altro.  A garantire la "copertura" della massa monetaria circolante nella comunità saranno dunque gli stessi beni e servizi prodotti dalla comunità stessa: tot beni, tot moneta circolante. Lo Stato, ossia la comunità, si fa dapprima garante di tale copertura presso terzi che usano una differente moneta con un relativo corrispondente in oro o altra materia pregiata che funga a sua volta quale "garanzia e scambio"; in seguito tale sistema viene abbandonato, in quanto limitante e poco pratico: "in questo momento sarei in grado di produrre di più, ma non posso farlo in quanto la mia esigua riserva aurea non mi consente di stampare la nuova moneta che servirebbe agli scambi interni" ... si cerca quindi di bypassare questo problema passando dapprima al più disponibile petrolio e poi direttamente al concetto di "Fiat Money".



L' introduzione della "Fiat Money"

Per ovviare a tale inconveniente, si decide quindi di svincolare la moneta da qualsiasi valore materiale, e vincolarla alla pura e semplice capacità di produzione interna, ossia la "promessa di copertura" di cui lo Stato si fa garante presso Terzi in virtù della ricchezza interna prodotta (PIL): se l' economia è florida ne stampo un po' di più, se l' economia rallenta ne ritiro un po' ... FATTO: semplice e stupendo, questo espediente mi permette di poter estrarre tutta la ricchezza interna che in un determinato periodo posso produrre, senza inutili vincoli aurei ... ( e in questo caso lo Stato si indebita con se stesso emettendo moneta, ma è un debito fittizio in quanto indica solo la sua potenziale capacità di scambio sul mercato estero, che non deve essere realmente restituito a nessuno in quanto il puro e semplice rispetto della produzione prevista basterà a creare un automatico pareggio di bilancio. In questo caso quindi "debito" equivale a "ricchezza" ).  
Sarebbe stato l' uovo di Colombo che avrebbe veramente e finalmente permesso un benessere generalizzato ed una ricchezza equamente distribuita tra la popolazione ... non solo, ma lo Stato, sovrano di gestirsi, avrebbe potuto liberamente stabilire anche COME destinare la propria ricchezza interna, per esempio privilegiando ed agevolando i servizi di base ( istruzione, pensioni, sanità, trasporti, bisogni primari in genere ), facilitando l' acquisto di case di proprietà, ecc, esattamente come abbiamo scoperto succedeva nella Libia del "cattivo" Gheddafi ...

... MA, come in tutte le favole, c'è un "ma" ... un MA grosso come una casa posto proprio da quella stessa classe mercantile-bancaria che fino ad allora, gestendo il possesso ed il controllo dell' oro maturato con gli scambi commerciali, aveva storicamente sempre ottenuto il dominio o perlomeno il controllo politico dei Sovrani prima e poi degli Stati ( ECCO perchè le rivoluzioni furono solo "fumo senza arrosto", solo pura e formale apparenza: perchè il controllo monetario, e di conseguenza la sovranità reale, non passò mai di mano ... cosa che adesso avrebbe potuto diventare possibile proprio con le Democrazie, - che ricordiamolo significa "sovranità del popolo" - se lo Stato si fosse giuridicamente avocato, come giusto, il potere di emettere moneta in proprio; rischio che diventava assai reale e minacciosamente meno utopico con l' introduzione della "Fiat Money" ).


Moneta Privata a Prestito

Poteva la vecchia classe mercantile-bancaria, da secoli incontrastata egemone, rinunciare di punto in bianco al suo totale potere solo perchè gli Stati si erano messi in testa di dotarsi di una moneta svincolata da qualsiasi  controvalore esterno ?

"Eh no, caro il mio politico ... se non vuoi che rovini te e la tua gente, instaurando una dittatura che riporti indietro il tuo bello Stato di secoli e rimettendolo direttamente sotto il mio controllo, facciamo così: in cambio di privilegi personali e di un briciolo di libertà e benessere per il tuo popolo, sarò io a battere moneta, che ti presterò a interesse" ....

"Ah, ma allora non cambia niente"

"Bravo ..." 

E così un' idea perfetta, un meccanismo in sè perfettamente funzionale e dotato di un preciso regolatore interno, viene lasciato esternamente intatto, ma infiltrato da sempre più numerosi virus ... che trasformano il corretto funzionamento dell' economia inteso come "pompa" per favorire gli scambi, in quello tipico di un' "autoclave", che risucchia la ricchezza dal basso per proiettarla verso l' alto, verso il ceto dominante.


Il sugo della trattativa sarà stato più o meno quello sopra riportato, con l' aggravante che il politico "democratico" diventa ora una sorta di giano bifronte, apparentemente al servizio del popolo che lo elegge ma realmente legato a doppio filo con chi gli "presta" la moneta, in quanto costretto ad indebitare realmente la popolazione ( Cfr: Storia della Banca d' Italia ) ... ma non finisce qui, in quanto verrà indotto a stringerla in un ricatto ancora peggiore di quello che legava i precedenti monarchi ai loro finanziatori: il ricatto speculativo.


Per farla breve: i banchieri ( intendi: il complesso del mondo finanziario: banche, borse, azionisti, investitori, speculatori, ecc ... in sintesi PERSONE PRIVATE CON ENORME POTERE FINANZIARIO ) a questo punto non si accontentano di chiedere gli interessi annuali sulla massa monetaria circolante, interessi che non essendo in essa inclusi causano già continua inflazione e continuo ricorso a nuovo prestito ( virus primario ), ma, impossessandosi arbitrariamente della decisionalità e potere legalmente appartenenti allo Stato, cominciano tramite tutta una serie di artifici e prodotti finanziari atti a "capitalizzare la moneta" ( ossia le decretano un "valore intrinseco" del tutto arbitrario ), ad indebitare il futuro stesso delle popolazioni ... creando quella famosa "bolla virtuale" per onorare la quale si costringeranno gli Stati ad essere sempre più despoti verso i loro popoli, pretendendo "tasse sempre più elevate, tagli alla spesa pubblica e sempre maggiore produttività". ( secondo virus ).

Forzando in questo modo ulteriormente l' equilibrio interno degli Stati e mettendoli nelle condizioni di non poter essere puntuali nel pagare il loro debito, che così si accumula, si cominciano ora a pretendere "svendite di aziende e servizi", accampando la scusa della "non produttività" statale ( terzo virus ).


Non ne hanno ancora abbastanza ? ... No, perchè come vedremo questo è solo il gradito antipasto ... il piatto forte deve ancora venire, in quanto coinciderà con la "demolizione controllata del sistema".
Infatti tutti questi virus sono SCIENTEMENTE INTRODOTTI nel sistema economico non ( o perlomeno non solo ) al fine di arricchimento e dominio, ma PROPRIO PER PORTARLO INFINE AD ESPLODERE ( ed è proprio questo che gli economisti mainstream non vi direbbero mai ).

A questo punto bisogna introdurre la differenza tra i concetti profondamente diversi di "crisi ciclica" e "crisi sistemica"


Le crisi "cicliche" e le crisi "sistemiche"

Anche qui, gli economisti mainstream si danno un gran daffare per spiegare e giustificare con paroloni, grafici complessi e teorie arrampicate sui vetri quelli che sarebbero invece concetti semplicissimi ma che, semplicemente, NON POSSONO DIRVI: tutta la dottrina economica serve quindi a "buttare nebbia" e "complicare ciò che è semplice", in questo campo più che in ogni altro, costituendo il vero e proprio "cuore" del sistema di questo Potere Criminale.
Un cuore che deve essere assolutamente occultato alla vista della popolazione.

E' ovvio ed intuitivo che un sistema economico che continua a richiedere ad un asino sempre più digiuno ancor più sacrifici, che insiste a caricarlo con pesi che lo uccideranno, che persevera contemporaneamente a gonfiare una bolla speculativa virtuale anche quando NON PUO' MATERIALMENTE PIU' ESSERE ASSORBITA dal sistema stesso ... beh, è ovvio che non lo sta facendo "per errore" ( come furbescamente dicono i vari analisti ammaestrati ), ma lo sta facendo "apposta" ... e che non è colpa del "capitalismo", o del "tenore di vita troppo elevato" ( e quale di grazia ? ), o del "sistema che non funziona" ( grazie tante, dopo i virus introdotti da loro stessi ... ) ma è, al contrario, l' "esatto funzionamento che si vuole ottenere dal sistema economico" ( e sociale per ovvia ripercussione ).

Se il nostro "autoclave" dell' esempio sopra sarà infatti spinto a succhiare più ricchezza di quanta la base possa produrre, e si insiste a farlo funzionare così, presto succederà semplicemente che "girerà a vuoto", ossia non riuscirà a portare più nulla ai piani superiori ... e che i sacchi gia virtualmente predisposti ad accogliere tale ricchezza rimarranno inesorabilmente vuoti.

Ecco: ora è arrivato il momento di "far crollare il sistema", in quanto non se ne ricava più niente, come da una tetta sterile o da un terreno esausto.
E L' èlite ha ovviamente più di un interesse a partire in un sistema completamente nuovo piuttosto che "riparare" l' esistente: crisi, guerre, spoliazioni, privatizzazioni, conquiste, ricostruzioni ecc. daranno il duplice vantaggio economico di "riempire i sacchi fino al possibile" e di partire da zero in un sistema vergine da riparassitare alla stessa identica maniera, con un po' di popolazione in meno, maggiormente impoverita e sempre più "governabile" ...

La crisi ciclica:  Se tale processo è LIMITATO ad una zona specifica e al puro ambito economico prende il nome di "crisi ciclica" ... è la tipica crisi che l' èlite CREA ( sottolineo: le crisi sono scientemente create in quanto parte terminale ed indispensabile dell' intero ciclo del debito, semplicemente facendo rientrare la massa monetaria circolante ) al fine di "spazzolare ricchezze reali" che vadano a colmare la bolla virtuale artatamente gonfiata.
E poichè l' èlite prevede in questo caso di poter recuperare tutto o buona parte del "debito" sono le tipiche crisi "da cui si esce". Avvengono generalmente in cicli di circa 50 / 60 anni.

La crisi sistemica:  Ben altra cosa, e ben più grave per la popolazione, è la "crisi sistemica", ( come quella odierna ), in quanto si alimenta continuamente la bolla speculativa in modo CHE NON SIA PIU' RECUPERABILE ( oggi si parla di circa 10 volte l' intero Pil mondiale ) ... sono le tipiche crisi "da cui non si esce" ... perlomeno non con i soliti strumenti finanziari.




Perchè lo fanno ???
  E qui sta il "segreto dei segreti", l' aspetto più terribilmente subdolo di questo tipo di potere: perchè l' èlite ha deciso in questo secondo caso uno stravolgimento totale del sistema, stravolgimento che attraverso guerre o rivolte di massa dovrà portare ad un nuovo ed esteso riassetto geopolitico, e garantire contemporaneamente a sè stessa di potersi "riciclare" in un diverso centro del potere ( che ieri era l' Inghilterra, oggi l' America, domani probabilmente la Cina ).

E' l' Araba Fenice che rinasce dalle sue ceneri, è la tipica crisi cui all' aspetto puramente economico si aggiunge un aspetto geostrategico e politico: tutti i passaggi storici sopra menzionati avvenuti attraverso guerre e rivoluzioni che abbiano spostato il centro fisico del potere occidentale sono stati conseguenti ad una crisi sistemica.

Il Potere mercantile-bancario attraverso queste crisi FINGE DUNQUE LA SUA MORTE per poter mantenere il suo anonimato e la sua caratteristica di segretezza, predisponendosi ad un nuovo "ciclo storico" ( questa volta NON SOLO ECONOMICO ), proprio per poter rinascere facendo credere alla popolazione ingenua di essere definitivamente sparito, vittima proprio di quella stessa Rivoluzione Sociale da lui stesso provocata, ma in realtà risorgendo più forte come la Fenice, come il vampiro che muore solo apparentemente, finchè non si riesca a trapassargli definitivamente il cuore con un paletto di frassino.          

I vantaggi di tale processo di "morte e resurrezione" sono innumerevoli per l' èlite: essi vanno dall' accumulo di enormi ricchezze portate dai conflitti, al fatto di evitare di poter col tempo essere scoperta, al vantaggio di "nuova e maggiore governabilità" di una popolazione che si crede finalmente libera, alla possibilità di continua reiterazione dello stesso schema di dominazione occulta, allo stringere nuove alleanze, al dare un ordine sociale SOLO APPARENTEMENTE NUOVO, come sopra riportato, dove le conquiste per il popolo saranno di pura facciata, di pura forma, tendenti a donargli l' illusione di essersi liberato del "nemico" ( che non a caso viene mediaticamente indotto ad essere fallacemente individuato sempre e solo in "sotto-sistemi" quali la casta politica, il capitalismo, la setta bancaria, i riscaldamento climatico, le lobbye e le multinazionali, ecc ) e di potersi ora pienamente autogestire ...  mentre il potere, poco dopo, si scoprirà essere rimasto esattamente nelle stesse mani di prima, e condotto con gli stessi subdoli espedienti.



CAVALCARE LA CRISI

Qual' è la cosa oggi ( come in ogni crisi sistemica ) più temuta in assoluto dal potere reale ?  Che scoppi una rivolta VERA, ossia da lui non prevista e gestita, come è già successo negli anni precedenti in Sudamerica, in Argentina, o in Venezuela con Chavez, o in Russia con Putin ... una rivolta ( di popolo o condotta da un "uomo forte" ) che scavalchi le intenzioni della stessa èlite che ha predisposto il caos, finendo per volgersi a vantaggio della popolazione che riesce così veramente ad individuare e cacciare o imprigionare "il vampiro", ossia i membri locali dell' èlite.

Ogni incanalazione "politica" ovviamente non costituisce invece un vero pericolo per il potere, in quanto strettamente controllata dallo stesso, e per questo si cercherà in ogni modo di far confluire il caos generato ad indirizzarsi e riorganizzarsi attraverso una via "politica" preventivamente predisposta e studiata dall' èlite stessa a sfociare nelle soluzioni già stabilite ... via politica che può benissimo essere costituita anche da una rivoluzione pilotata, o da un conflitto bellico, o addirittura da un conflitto mondiale.

Per questo i politici esortano continuamente la popolazione a "mantenere la calma" ... per prendere tempo, per temporeggiare all' infinito, dando modo all' èlite sia di "spazzolare per bene" beni, aziende, servizi e patrimonio culturale ( come sta avvenendo oggi in Grecia e domani da noi ), e nel frattempo lasciarle predisporre quello che sarà il piano di "demolizione controllata" del sistema esistente ... tra una cosa e l' altra possono passare anni, per cui si presenta la necessità di una disinformazione molto ben infiltrata ad ogni livello ...
Disinformazione in cui si butta la colpa sugli "organi" del sistema piuttosto che sulla sua stessa essenza ... ( nè del resto potrebbero venirvi a raccontare che l' economia non può riprendersi proprio perchè farla crollare, far crollare l' ordine interno degli Stati, creare caos, guerre e distruzione è proprio quello che a questo punto si vuole ...

In questo senso i vari movimenti, siti, organizzazioni che parlano di "ridurre il tenore di vita", di "ridurre la crescita", di "riscaldamento climatico, crisi del sistema, crisi del capitalismo, superamento del picco del petrolio" ecc", o danno la colpa del disastro economico solo ad una decina di sparuti quanto folkloristici banchieri, invitando contestualmente ad intraprendere un' azione "politica" verso tali problematiche, stanno facendo esattamente il gioco dell' èlite, imbrigliando la rabbia della popolazione in modo da scongiurare il facile pericolo di una VERA rivolta spontanea che potrebbe mandare a gambe all' aria il piano tanto a lungo studiato e ben predisposto.

Per questo si passerrà sempre più ad una "tolleranza zero" anche nei confronti di piccoli movimenti quali il No-Tav, o quello degli insorti Inglesi, ossia di ogni possibile frangia di dissidenza "spontanea", non prevista e non controllata dal potere stesso, per l' enorme paura che possa espandersi e confluire in qualcosa di non più controllabile.

fonte: MONDART
Il giorno 4 agosto 2011 alle ore 10, a Verona (zona Porto S. Pancrazio) si è tenuta una cerimonia ufficiale per l'intitolazione di un'area verde ai Fratelli Tremante, con la seguente denominazione: "AI FRATELLI MARCO E ANDREA TREMANTE DECEDUTI IN SEGUITO A VACCINAZIONE OBBLIGATORIA".
Questo è stato un avvenimento molto importante e, fino ad ora, unico al mondo.
(COMILVA)


fratelli_trem.jpg


"Signore e signori, Autorità presenti,
Un cordiale saluto unito al ringraziamento per la vostra vicinanza in una occasione da tempo attesa e sollecitata.
Grazie alla consapevolezza ed all'impegno delle autorità civili del nostro comune, in particolare del Sindaco Flavio Tosi e dell'assessore , viene, probabilmente per la prima volta al mondo, dedicata un'area pubblica a persone che sono decedute in conseguenza dei danni subiti per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni. L'intitolazione porta il nome dei Fratelli Tremante, Marco ed Andrea, ma con loro sono ricordate tutte le vittime delle vaccinazioni e le famiglie che nel dolore e nel silenzio hanno visto fin qui soffocata la loro dignità umana. Sì, perché il silenzio indifferente è doloroso, tanto quanto la malattia provocata che conduce alla morte.

tremante.jpg

Per questo tutte le famiglie delle vittime e dei danneggiati in conseguenza della pratica vaccinale obbligatoria sono oggi idealmente qui, con noi, e le sento particolarmente vicine assieme ai miei figli Luca, unico a non avere subito danni, e Alberto, gemello di Andrea, icona vivente delle atrocità che possono essere causate dai vaccini. Finalmente tutte le vittime e i danneggiati per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni hanno un luogo in Verona, per ora il primo e unico, in cui riconoscersi ed essere riconosciuti come tali. Mi sono vicini in questo momento e ringrazio i miei parenti più stretti: mi hanno supportato e spesso sopportato in questi anni temendo, a volte, che fossi pazzo o visionario. Un ringraziamento anche al personale che ha garantito negli ultimi nove anni l'assistenza continua ad Alberto, con professionalità e partecipazione sentita, mantenendo così una parvenza di normalità alla vita quotidiana. Sono nove anni che è mancata Franca, sposa e madre che ha vissuto con dignità e nel silenzio il dolore che io, per il mio carattere battagliero, ho invece urlato in faccia al mondo. Se ne è andata, stroncata da un tumore al cui insorgere non sono stati certamente estranei gli strapazzi, le ansie e la sofferenza interiore: i mesi trascorsi nelle sale di rianimazione, accanto ai figli, le notti trascorse per anni accanto al letto di Alberto, nella nostra stanza matrimoniale trasformata in una sala di rianimazione per consentirgli la sopravvivenza, contro ogni logica medica che ne aveva già previsto la fine precoce. Oggi questa giornata è dedicata anche a lei che sta assieme ai nostri due figli nel cielo, oltre le nubi impalpabili, dopo avere calpestato per anni gli aculei spinosi delle nostre incalcolabili sofferenze.

Oggi non voglio elencare le prevaricazioni, le ottusità e le angherie subite in nome di teorie e presunte verità scientifiche che non vogliono essere seriamente sottoposte a verifica critica. Chi lo desidera ha la possibilità di documentarsi ampiamente e di mettere a confronto intelligentemente le diverse posizioni. I dati che stanno in questo momento emergendo, anche negli Stati Uniti, sono impressionanti.

Desidero piuttosto salutare e ringraziare uno scienziato di fama internazionale, il prof. Giulio Tarro, che con onestà e grande coraggio ha riconosciuto ed attestato il danno vaccinale per Andrea ed Alberto e indicato la strada alternativa da seguire per curare Alberto, una strada che gli ha permesso di essere oggi qui con noi e di festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno. Altri stupendi medici hanno aiutato Alberto nel suo percorso di vita, tra i quali il prof. Lorenzo Torelli, illustre rianimatore, e il prof. Valsè Pantellini. A questi e ad altri medici meravigliosi, che porto impressi nella mente e nel cuore, che hanno saputo resistere alla contestazione dell'ufficialità scientifica, vanno la mia stima e la mia riconoscenza.
Una dedica desidero farla anche a tutti quei genitori che mi contattano tramite internet per raccontare il loro dolore nello scorgere nei figli i primi segni di quelli che oggi chiamiamo "danni da vaccino" e la rabbia e l'impotenza nel chiedere: "cosa fare?".
Già: "il danno da vaccino", quella piccola, quasi insignificante, per le case farmaceutiche, tassa da pagare per una totale ed efficace protezione dalle malattie infettive! Una bassissima percentuale di reazioni avverse, si dice, dove la colpa sembra non essere più del vaccino ma del sistema immunitario che non reagisce correttamente. Ma le percentuali non sono così basse come le case farmaceutiche, che stilano le statistiche, vorrebbero far credere e soprattutto la colpa non è dei nostri bambini. Mi appello ad ogni medico, perché il problema venga affrontato con occhio più aperto e libero da verità precostituite, perché l'intolleranza ai vaccini sia studiata in profondità, perché si accertino tutti i casi di reazione avversa, perché i genitori delle vittime non siano lasciati soli prima della vaccinazione e dopo all'insorgere eventuale del danno.
Un ringraziamento pubblico lo devo a Flavio Tosi, per quanto ha fatto come assessore regionale alla sanità, fino alla cancellazione nel 2008 dell'obbligatorietà delle vaccinazioni nel Veneto, e per la sensibilità mostrata da sindaco nei confronti della mia famiglia, che si concretizza tra l'altro con l'intitolazione di questa area verde a Marco ed Andrea.
Devo però segnalare che la "non obbligatorietà" non risolve da sé il problema del danno: vuole rendere libera la scelta del genitore, che dovrebbe consapevolmente valutare benefici e rischi di questa pratica medica. Orbene i presunti benefici vengono ampiamente illustrati negli ambulatori; i rischi molto meno, per non dire per niente!
Allora un genitore come può consapevolmente valutare e decidere?

E quando si smetterà di far sentire colpevole, di cosa poi (?), un genitore che opti per la non vaccinazione ? Un appello devo quindi rivolgerlo alle nostre autorità sanitarie regionali, perché sia data una informazione completa ai genitori, che li renda veramente liberi nella loro decisione: c'è in questo una precisa responsabilità morale e professionale. E se, come indica lo stesso prontuario sanitario, la vaccinazione con virus vivo non va effettuata in soggetti con una qualsiasi carenza immunitaria, perché non proporre i necessari accertamenti preventivi ?

Un grazie desidero rivolgerlo anche al Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, per una presenza ed una vicinanza già lungamente richiesta ed attesa in chi lo ha preceduto come pastore della Chiesa di Verona e della Chiesa di Roma. A lei Eccellenza , la cui voce sarà certamente più ascoltata della mia, chiedo di sollecitare la Chiesa ad avere uno sguardo libero su questa problematica, capace di non farsi ingannare dalla propaganda delle grandi case farmaceutiche, e di sollecitare i medici che si ispirano al Vangelo, oltre che al giuramento di Ippocrate, affinché siano effettivamente al servizio della libertà di coscienza dei genitori dando una corretta e completa informazione ed erigendosi a difesa della vita, esigendo una ampia ricerca sui danni vaccinali, libera dai condizionamenti dei grandi interessi economici.

L'ultimo appello è per i "media": tocca a voi cercare, ascoltare e far conoscere la verità di tanti bambini e bambine ed anche adulti vittime inconsapevoli di lesioni irreversibili da vaccino, che limitano e limiteranno il loro sviluppo psicofisico e la loro crescita umana. Sono molti, molti di più di quanto comunemente si pensi.
E, se non ci avete pensato fino ad ora, questa giornata la dedico anche a voi."

Giorgio Tremante


http://www.tremante.it/


LUNEDI' 3 OTTOBRE 2011 VA IN ONDA LO ''SCIOPERO DEI TELESPETTATORI''
 
''Cambia programma ed esci di casa'', e' questo lo slogan che gli organizzatori del primo sciopero dei telespettatori italiani hanno utilizzato per invitare i Cittadini italiani a spegnere i televisori per un'ora, lunedi' 3 ottobre 201, dalle 20.00 alle 21.00, in segno di protesta verso l'informaziona tradizionale, ''asservita alla Casta - come sottolineato nel manifesto - e profondamente distorta''.

Questa protesta, decisa interamente online, si e' resa necessaria anche per sensibilizzare l'opinione pubblica anche sulla manifestazione internazionale, in tutte le principali piazze del mondo del 15 Ottobre 2011 (a Roma in Piazza del Popolo), contro caste, banche e signoraggio.

Tutte le informazioni e la locandina ufficiale dello ''sciopero tv'' sono reperibili sul sito di Italia che Cambia.

La protesta corre sempre piu' spesso sul Web ed il Web e' ogni giorno piu' forte. Tempi duri per la politica, tempi duri per le caste, tempi duri per gli inetti: il Popolo Sovrano si ribella.
autore: caterina ferrari



Sulle menzongne delle agenzie di rating


ricevuto per email. Ivan


Abbiamo finalmente il piacere di invitarvi alla conferenza che, in mesi di
tenace lavoro in collaborazione con altre associazioni attive sul territorio italiano,
abbiamo organizzato per sabato 1 ottobre presso la Sala Vanni di Firenze;

potete partecipare alla divulgazione dell'evento leggendo questo link:
http://www.ilcielosufirenze.com/index.php/2011/09/stampate-e-divulgate/
sperando di incontrarvi numerosi per l'occasione,

COMITATO STOP SCIE FIRENZE
                     IL CIELO SU FIRENZE

Conferenza - Sabato 1 ottobre 2011 Ore 15,00 - 19,00 presso Sala Vanni - piazza del Carmine, 14 - Firenze

Geoingegneria clandestina e modifica degli ecosistemi.

Che cosa stanno facendo?
Le reali cause dei "cambiamenti climatici"

Programma:
-Presentazione dei relatori e dei gruppi partecipanti e illustrazione delle recenti iniziative a cura del Comitato Stop Scie Firenze
-Intervento a cura del gruppo Sciechimicheroma
Le operazioni di inquinamento intenzionale degli ecosistemi - dalle scie chimiche alle radioonde
-Intervento video di Rosario Marcianò - ricercatore indipendente, fondatore e presidente del Comitato Nazionale contro le Scie chimiche Tanker Enemy
-Intervento a cura di CoNoSci - Comitato No Scie chimiche Italia
Veleni correlati - come le elitès agiscono sulla popolazione mondiale
-Intervento a cura di Felce e Mirtillo
Genetic Armageddon: un sistema di controllo completo
-On. Piero Ruzzante, ex-deputato DS autore di una delle prime interrogazioni parlamentari (2003) sulle irrorazioni aeree;
-Antonio Sarpieri, assessore alla cultura del comune di Savignano sul R. (FC)
L'esperienza in Romagna di un amministratore locale impegnato nel chiedere risposte e chiarimenti alle istituzioni centrali
-On. Sandro Brandolini, deputato PD autore di 3 interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche
-Domande del pubblico
°°°°°°°°°°°°°
Proiezione di filmati tratti da "Warology" e "What in the world are they spraying?"

"Strani cieli" Mostra fotografica sui cieli del nuovo millennio

con il contributo di RIP Riprendiamoci il pianeta
presso Sala Vanni - piazza del Carmine, 14 - Firenze

INFO:    392  0628584     stopsciefirenze@inventati.org

Hanno collaborato:
Comitato Tanker Enemy / Il cielo su Firenze / Cieli Blu Follonica / Scie chimiche Roma /
Cieli Liberi / CoNoSci / Scie chimiche toscana / Felceemirtillo /  Losai?

qui e' possibile scaricare il flyier informativo:  conf1ott.pdf

flyer.bmp


Paolo Barnard: "Questo è il Potere"

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Eccovi i nomi e cognomi del Potere, chi sono, dove stanno, cosa fanno. Così li potrete riconoscere e saprete chi realmente oggi decide come viviamo. Così evitate di dedicare tutto il vostro tempo a contrastare le marionette del Potere, e mi riferisco a Berlusconi, Gelli, Napolitano, D'Alema, i ministri della Repubblica, la Casta e le mafie regionali. Così non avrete più quell'imbarazzo nelle discussioni, quando chi ascolta chiede "Sì, ma chi è il Sistema esattamente?", e vi toccava di rispondere le vaghezze come "le multinazionali... l'Impero... i politici...". Qui ci sono i nomi e i cognomi, quindi, dopo avervi raccontato dove nacque il Potere ('Ecco come morimmo', paolobarnard.info), ora l'attualità del Potere. Tuttavia è necessaria una premessa assai breve.

Il Potere è stato eccezionalmente abile in molti aspetti, uno di questi è stato il suo mascheramento. Il Potere doveva rimanere nell'ombra, perché alla luce del sole avrebbe avuto noie infinite da parte dei cittadini più attenti delle moderne democrazie. E così il Potere ci ha rifilato una falsa immagine di se stesso nei panni dei politici, dei governi, e dei loro scherani, così che la nostra attenzione fosse tutta catalizzata su quelli, mentre il vero Potere agiva sostanzialmente indisturbato. Generazioni di cittadini sono infatti cresciuti nella più totale convinzione che il potere stesse nelle auto blu che uscivano dai ministeri, nei parlamenti nazionali, nelle loro ramificazioni regionali, e nei loro affari e malaffari. Purtroppo questa abitudine mentale è così radicata in milioni di persone che il solo dirvi il contrario è accolto da incredulità se non derisione. Ma è la verità, come andrò dimostrando di seguito. Letteralmente, ciò che tutti voi credete sia il potere non è altro che una serie di marionette cui il vero Potere lascia il cortiletto della politica con le relative tortine da spartire, a patto però che eseguano poi gli ordini ricevuti. Quegli ordini sono le vere decisioni importanti su come tutti noi dobbiamo vivere. E' così da almeno 35 anni. In sostanza il punto è questo: combattere la serie C dei problemi democratici (tangentopoli, la partitocrazia, gli inciuci D'Alem-berlusconiani, i patti con le mafie, l'attacco ai giudici di questo o quel politico, le politiche locali dei pretoriani di questo o quel partito ecc.) è certamente cosa utile, non lo nego, ma non crediate che cambierà una sola virgola dei problemi capitali di tutti gli italiani, cioè dei vostri problemi di vita, perché la loro origine è decretata altrove e dal vero Potere. O si comprende questo operando un grande salto di consapevolezza, oppure siamo al muro.

"Un colossale e onnicomprensivo ingranaggio invisibile manovra il sistema da lontano. Spesso cancella decisioni democratiche, prosciuga la sovranità degli Stati e si impone ai governi eletti". Il Presidente brasiliano Lula al World Hunger Summit del 2004.

E' nell'aria

Come ho detto, sarò specifico, ma si deve comprendere sopra ogni altra cosa che oggi il Potere è prima di tutto un'idea economica. Oggi il vero Potere sta nell'aria, letteralmente dovete immaginare che esiste un essere metafisico, quell'idea appunto, che ha avvolto il mondo e che dice questo: 'Pochi prescelti devono ricevere il potere dai molti. I molti devono stare ai margini e attendere fiduciosi che il bene gli coli addosso dall'alto dei prescelti. I governi si levino di torno e lascino che ciò accada'.
Alcuni di voi l'avranno riconosciuta, è ancora la vecchia teoria dei Trickle Down Economics di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, cioè il Neoliberismo, cioè la scuola di Chicago, ovvero il purismo del Libero Mercato. Questa idea economica comanda ogni atto del Potere, e di conseguenza la vostra vita, che significa che davvero sta sempre alla base delle azioni dei governi e dei legislatori, degli amministratori e dei datori di lavoro. Quindi essa comanda te, i luoghi in cui vivi, il tuo impiego, la tua salute, le tue finanze, proprio il tuo quotidiano ordinario, non cose astruse e lontane dal tuo vivere. La sua forza sta nel fatto di essere presente da 35 anni in ogni luogo del Potere esattamente come l'aria che esso respira nelle stanze dove esiste. La respirano, cercate di capire questo, gli uomini e le donne di potere, senza sosta, dal momento in cui mettono piede nell'università fino alla morte, poiché la ritrovano nei parlamenti, nei consigli di amministrazione, nelle banche, nelle amministrazioni, ai convegni dove costoro si conoscono e collaborano, ovunque, senza scampo. Ne sono conquistati, ipnotizzati, teleguidati. Il Potere ha creato attorno a quell'idea degli organi potentissimi, che ora vi descrivo, il cui compito è solo quello di metterla in pratica, null'altro. Essi sono quindi la parte fisica del Potere, ma che per comodità chiamiamo il vero Potere.

Primo organo: Il Club

Il primo organo del Potere è il Club, cioè il raggruppamento in posti precisi ed esclusivi dei veri potenti. Chi sono? Sono finanzieri, industriali, ministri, avvocati, intellettuali, militari, politici scelti con cura. Fate attenzione: questo Club non sta mai nei luoghi che noi crediamo siano i luoghi del potere, cioè nei parlamenti, nelle presidenze, nelle magistrature, nei ministeri o nei business. Esso è formato da uomini e da donne provenienti da quei luoghi, ma che si riuniscono sempre all'esterno di essi ed in privato. Come dire: quando quegli uomini e quelle donne siedono nelle istituzioni democratiche sono solo esecutori di atti (leggi, investimenti, tagli...) che erano stati da loro stessi decisi nel Club. Esso assume nomi diversi a seconda del luogo in cui si riunisce. Ad esempio: prende il nome di Commissione Trilaterale se i suoi membri si riuniscono a Washington, a Tokio o a Parigi (ma talvolta in altre capitali UE). I fatti principali della Trilaterale: nasce nel 1973 come gruppo di potenti cittadini americani, europei e giapponesi; dopo soli due anni stila le regole per la distruzione globale delle sinistre e la morte delle democrazie partecipative, realmente avvenute; afferma la supremazia della guida delle elite sulle masse di cittadini che devono essere "apatici" e su altre nazioni;  ha 390 membri, fra cui i più noti sono (passato e presente) Henry Kissinger, Jimmy Carter, David Rockefeller, Zbigniev Brzezinski, Giovanni Agnelli, Arrigo Levi, Carlo Secchi, Edmond de Rothschild, George Bush padre, Dick Cheney, Bill Clinton, Alan Greenspan, Peter Sutherland, Alfonso Cortina, Takeshi Watanabe , Ferdinando Salleo; assieme ad accademici (Harvard, Korea University Seoul, Nova University at Lisbon, Bocconi, Princeton University...), governatori di banche (Goldman Sachs, Banque Industrielle et Mobilière Privée, Japan Development Bank, Mediocredito Centrale, Bank of Tokyo-Mitsubishi, Chase Manhattan Bank, Barclays...)  ambasciatori, petrolieri (Royal Dutch Shell, Exxon...), ministri, industriali (Solvay, Mitsubishi Corporation, The Coca Cola co. Texas Instruments, Hewlett-Packard, Caterpillar, Fiat, Dunlop...) fondazioni (Bill & Melinda Gates Foundation, The Brookings Institution, Carnegie Endowment...). Costoro deliberano ogni anno su temi come 'il sistema monetario', 'il governo globale', 'dirigere il commercio internazionale', 'affrontare l'Iran', 'il petrolio', 'energia, sicurezza e clima', 'rafforzare le istituzioni globali', 'gestire il sistema internazionale in futuro'. Cioè tutto, e leggendo i rapporti che stilano si comprende come i loro indirizzi siano divenuti realtà nelle nostre politiche nazionali con una certezza sconcertante.

Quando il Club necessita di maggior riservatezza, si dà appuntamento in luoghi meno visibili dei palazzi delle grandi capitali, e in questo caso prende il nome di Gruppo Bilderberg, dal nome dell'hotel olandese che ne ospitò il primo meeting nel 1954. I fatti principali di questa organizzazione: si tratta in gran parte degli stessi personaggi di cui sopra più molti altri a rotazione, ma con una cruciale differenza poiché a questo Gruppo hanno accesso anche politici o monarchi attualmente in carica, mentre nella Commissione Trilaterale sono di regola ex. Parliamo in ogni caso sempre della stessa stirpe, al punto che fu una costola del Bilderberg a fondare nel 1973 la Commissione Trilaterale. Il Gruppo è però assai più 'carbonaro' della Trilaterale, e questo perché la sua originaria specializzazione erano gli affari militari e strategici. Infatti, in esso sono militati diversi segretari generali della NATO e non si prodiga facilmente nel lavoro di lobbistica come invece fa la Commissione. La peculiarità dirompente del Bilderberg è che al suo interno i potenti possono, come dire, levarsi le divise ed essere in libertà, cioè dichiarare ciò che veramente pensano o vorrebbero privi del tutto degli obblighi istituzionali e di ruolo. Precisamente in questo sta il pericolo di ciò che viene discusso nel Gruppo, poiché in esso i desideri più intimi del Potere non trovano neppure quello straccio di freno che l'istituzionalità impone. Da qui la tradizione di mantenere attorno al Bilderberg un alone di segretezza assoluto. I partecipanti sono i soliti noti, fra cui una schiera di italiani in posizioni chiave nell'economia nazionale, cultura e politica. Non li elenco perché non esistendo liste ufficiali si va incontro solo a una ridda di smentite (una lista si trova comunque su Wikipedia). Un fatto non smentibile invece, e assai rilevante,  è la cristallina dichiarazione del Viscount Etienne Davignon, che nel 2005 fu presidente del Bilderberg, rilasciata alla BBC: "Agli incontri annuali, abbiamo automaticamente attorno ai nostri tavoli gli internazionalisti... coloro che sostengono l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la cooperazione transatlantica e l'integrazione europea." Cioè: i primatisti del Libero Mercato con potere sovranazionale ( si veda sotto), e i padrini del Trattato di Lisbona, cioè il colpo di Stato europeo con potere sovranazionale che ci ha trasformati in cittadini che verranno governati da burocrati non eletti. Di nuovo, i soliti padroni della nostra vita, che significa decisioni inappellabili su lavoro, previdenza, servizi sociali, tassi dei mutui, costo della vita ecc., prese non a Palazzo Chigi o all'Eliseo, ma a Ginevra o a Brussell o nelle banche centrali, dopo essere state discusse al Bilderberg.
Per darvi un'idea concreta di come questi Club e gli altri organi del Potere siano in realtà un unico blocco che si scambia sempre gli stessi personaggi, vi sottopongo la figura di Peter Sutherland. Costui lo si è trovato a dirigere la British Petroleum , la super banca Goldman Sachs, l'università The London School of Economics (una delle fucine  mondiali di ministri dell'economia), ed è stato anche Rappresentante Speciale dell'ONU per l'immigrazione e lo sviluppo, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (secondo organo del Potere), membro della Commissione Europea (il super-governo d'Europa), e ministro della Giustizia d'Irlanda. E, ovviamente, membro sia della Commissione Trilaterale che del Gruppo Bilderberg.

Secondo organo: Il colosso di Ginevra

Si chiama Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), nacque nel 1994 ed è più potente di qualsiasi nazione o parlamento. Riunisce 153 Paesi in un'unica sede a Ginevra, dove essi dettano le regole del commercio internazionale, e ciò dicendo capirete che stiamo parlando di praticamente tutta l'economia del mondo produttivo, che lì viene decisa. Cioè fette enormi dei nostri posti di lavoro, di ciò che compriamo, mangiamo, con cui ci curiamo ecc., cose della nostra vita quotidiana, non astratte e lontane. Le decidono loro, e come nel caso della nuova Europa del Trattato di Lisbona, anche al WTO le regole emanate, dette Accordi, sono sovranazionali, cioè più potenti delle leggi nazionali. E come nel caso del Trattato, diviene perciò cruciale che regole così forti siano decise in modo democratico. Nel Trattato non lo sono, e al WTO? Neppure. Infatti la sua organizzazione di voto è falsata dallo strapotere dei soliti Paesi ricchi nel seguente modo: i Paesi poveri o meno sviluppati non posseggono le risorse economiche e il personale qualificato in numeri sufficienti per poter seguire il colossale lavoro di stesura degli Accordi del WTO (27.000 pagine di complicatissima legalità internazionale, 2.000 incontri annui), per cui ne sono tagliati fuori. Chi sta al timone è il cosiddetto gruppo QUAD, formato da Usa, Giappone, Canada ed Europa. Ma l'Europa intera è rappresentata al tavolo delle trattative del WTO dalla Commissione Europea, che nessun cittadino elegge, e per essere ancora più precisi vi dico che in realtà chi decide per tutti noi europei è un numero ancora più ristretto di burocrati: il misterioso Comitato 133 della Commissione, formato da specialisti ancor meno legittimati. La politica italiana di norma firma gli Accordi senza neppure leggerli.

Se un Paese si oppone a una regola del WTO può essere processato da un tribunale al suo interno (Dispute Settlement Body), dotato di poteri enormi. Questo tribunale è formato da tre (sic) individui di estrazione economico-finanziaria, le cui sentenze finali sono inappellabili. Una sentenza del WTO può penalizzare o persino ribaltare le scelte democratiche di milioni di cittadini, anche nei Paesi ricchi. Per esempio, tutta l'Europa è stata condannata a risarcire gli USA con milioni di euro perché si è rifiutata di importare la carne americana agli ormoni. Neppure gli Stati Uniti hanno potere sulle decisioni del WTO. Il presidente Obama, sotto pressione dai cittadini a causa della catastrofe finanziaria dello scorso anno, aveva deciso di imporre nuove regole restrittive delle speculazioni selvagge delle banche (la causa della crisi). Ma gli è stato sbarrato il passo proprio da una regola del WTO, che si chiama Accordo sui Servizi Finanziari, e che sancisce l'esatto contrario, cioè proibisce alla Casa Bianca e al Congresso di regolamentare quelle mega banche. E sapete chi, anni fa, negoziò quell'accordo al WTO? Timothy Geithner, attuale ministro del Tesoro USA, che è uno dei membri del Gruppo Bilderberg. Fa riflettere.

Vi do ancora un'idea rapida del potere del WTO. Gli Accordi che ha partorito:

1) hanno il potere di esautorare le politiche sanitarie di qualunque Paese, incrinando il vecchio Principio di Precauzione che ci tutela dallo scambio di merci pericolose (WTO: Accordo Sanitario- Fitosanitario).

2) tolgono al cittadino la libertà di sapere in quali condizioni sono fatte le merci che acquista e con che criteri sono fatte, inoltre ostacolano l'uso delle etichette a tutela del consumatore (WTO: Accordo Sanitario-Fitosanitario & Accordo Barriere Tecniche al Commercio, con implicazioni sui diritti dei lavoratori e sulla tutela dell'ambiente).

3) impongono ai politici di concedere alle multinazionali estere le stesse condizioni richieste alle aziende nazionali nelle gare d'appalto, a prescindere dalla necessità di favorire l'occupazione nazionale; e minacciano le scelte degli amministratori locali nel caso volessero facilitare l'inserimento di gruppi di lavoratori svantaggiati, poiché tali politiche sono considerate discriminazioni al Libero Mercato (WTO: Accordo Governativo sugli Appalti  - Principio del Trattamento Nazionale ecc.).

4) accentrano nelle mani di poche multinazionali i brevetti della maggioranza dei principi attivi e delle piante che si usano per i farmaci o per l'agricoltura, poiché permettono la brevettabilità privata delle forme viventi e tutelano quei brevetti per 20 anni. Inoltre, il fatto che i brevetti siano protetti dal WTO per 20 anni sta alla base anche della mancanza di farmaci salva vita nei Paesi poveri. (WTO: Accordo TRIPS sulla Proprietà Intellettuale).

5) stanno promuovendo a tutto spiano la privatizzazione e l'apertura al Libero Mercato estero di praticamente tutti i servizi alla cittadinanza, anche di quelli essenziali come sanità, acqua, istruzione, assistenza agli anziani ecc., con regole che impediranno di fatto agli amministratori locali la tutela dei cittadini meno abbienti che non possono permettersi servizi privati (WTO: Accordo GATS in fase di negoziazione).
E ricordo, se ce ne fosse bisogno, che questi Accordi sono vincolanti su qualsiasi legge nazionale, esautorando quindi i nostri politici dalla gestione della nostra economia nei capitoli che contano.

Terzo organo: I suggeritori.
Prendete un disegno di legge e un decreto in campo economico, persino una finanziaria. Pensateli nelle mani dei politici che li attuano, e ora immaginate cosa gli sta dietro. Cosa? I 'suggeritori'. Chi sono? Sono i lobbisti, coloro cioè che sono ricevuti in privato da ogni politico che conti al mondo e che gli 'suggeriscono' (spesso dettano) i contenuti delle leggi e dei decreti, ma anche delle linee guida di governo e persino dei programmi delle coalizioni elettorali. Le lobby non sono l'invenzione di fantasiosi perditempo della Rete. Sono istituzioni con nomi e cognomi, con uffici, con budget (colossali) di spesa, dove lavorano i migliori cervelli delle pubbliche relazioni in rappresentanza del vero Potere.

In ordine di potenza di fuoco, vi sono ovviamente le lobbies internazionali, quelle europee e infine quelle italiane. Parto da queste ultime. Va detto subito che nel nostro Paese l'interferenza dei 'suggeritori' non ha mai raggiunto i livelli di strapotere degli omologhi americani o europei, il cui operato tuttavia detta legge per contagio anche in casa nostra. Ma nondimeno essa c'è, e non va trascurata, anche perché in Italia esiste un vuoto normativo totale sull'attività delle lobbies: dopo decine di proposte di legge, nessuna di esse è mai approdata alla Gazzetta Ufficiale. I lobbisti italiani sono circa un migliaio, organizzati in diverse aziende fra cui spunta la Reti , fatturato 6 milioni di euro annui e gestione di un ex d'Alemiano di ferro, Claudio Velardi (altri gruppi: Cattaneo Zanetto & co., VM Relazioni Istituzionali, Burson-Marsteller, Beretta-Di Lorenzo & partners...). La proiezione per il futuro dei 'suggeritori' italiani è di almeno diecimila unità entro dieci anni, almeno secondo le richieste dei gruppi più noti. In assenza di regole, dunque, le cose funzionano così: si sfrutta la legge berlusconiana per il finanziamento ai partiti che permette finanziamenti occulti alle formazioni politiche fino a 50.000 euro per ciascun donatore, con la possibilità per la lobby di turno di far versare 49.999 euro dal banchiere A, altri 49.999 da sua moglie, altri 49.999 da suo figlio, ecc. all'infinito. In questo modo, con una stima basata sui bilanci passati, si calcola che il denaro sommerso versato alla politica italiana ammonti a diverse decine di milioni di euro all'anno, provenienti dai settori edile, autostradale, metallurgico, sanitario privato, bancario, televisivo, immobiliare fra gli altri. Le ricadute sui cittadini sono poi leggi e regolamenti che vanno a modificare spesso in peggio la nostra economia di vita e di lavoro. Un solo dato che fa riflettere: mentre appare ovvio che le grosse cifre siano spese per i 'suggerimenti' ai due maggiori partiti italiani, colpisce che l'UDC si sia intascata in offerte esterne qualcosa come 2.200.000 euro nel 2008, di cui l'80% da un singolo lobbista (l'immobiliarista Caltagirone). Chi di voi pensa ancora che il Potere siano i politici a Roma, pensi alla libertà di Pierferdinando Casini nel legiferare in campo immobiliare, tanto per fare un esempio. Ma non solo: Antonio di Pietro incassa 50.000 euro dalla famiglia Lagostena Bassi, che controlla il mercato delle Tv locali ma che contemporaneamente serve Silvio Berlusconi e foraggia la Lega Nord. Un obolo a fondo perduto? Improbabile. Il Cavaliere poi, non ne parliamo neppure; è fatto noto che il criticatissimo ponte sullo stretto di Messina, con le ricadute che avrà su tutti gli italiani, non è certo figlio delle idee di Berlusconi, piuttosto di tal Marcellino Gavio, titolare del gruppo omonimo e primo in lizza per l'impresa, ma anche primo come finanziamenti al PDL con i 650.000 euro versati l'anno scorso.

I 'suggeritori' americani... che dire. Negli USA l'industria delle lobby economiche non è più neppure riconoscibile dal potere politico, veramente non si capisce dove finiscano le prime e dove inizi il secondo. Troppo da raccontare, una storia immensa, che posso però riassumere con alcuni sketch. Lobby del petrolio e amministrazione di George W. Bush, risultato: due guerre illegali e sanguinarie (Iraq e Afghanistan), montagne di morti (oltre 2 milioni), crimini di guerra, l'intera comunità internazionale in pericolo, il prezzo del petrolio alle stelle, di conseguenza il costo della nostra vita alle stelle, ma alle stelle anche i profitti dei petrolieri. Chi ha deciso? Risposta: i membri della sopraccitata lobby del petrolio, che sono Dick Cheney, James Baker III, l'ex della Enron Kenneth Lay, il presidente del Carlyle Group Frank Carlucci, Robert Zoellick, Thomas White, George Schultz, Jack Sheehan, Don Evans, Paul O'Neil; a servizio di Shell, Mobil, Union Carbide, Huntsman, Amoco, Exxon, Alcoa, Conoco, Carlyle, Halliburton, Kellog Brown & Root, Bechtel, e Enron. George W. Bush è il politico più 'oliato' nella Storia americana, con, solo dalle casse dei giganti di petrolio e gas, un bottino di oltre 1 milione e settecentomila dollari.
Lobby finanziaria/assicurativa e Barak Obama: nel 2008 crollano le banche USA dopo aver truffato milioni di esseri umani e migliaia di altre banche internazionali, 7 milioni di famiglie americane perdono il lavoro, l'intera economia mondiale va a picco, Italia inclusa. Obama firma un'emorragia di denaro pubblico dopo l'altra per salvare il deretano dei banchieri truffatori e per rianimare l'economia (dai 5 mila miliardi di dollari agli 11 mila secondo le stime), senza che neppure uno di quei gaglioffi finisca in galera. Anzi: il suo governo ha chiamato a ripulire i disastri di questa crisi globale gli stessi personaggi che l'hanno creata. Invece di farli fallire e di impiegare il denaro pubblico per la gente in difficoltà, Obama e il suo ministro del Tesoro Timothy Geithner gli hanno offerto una montagna di denaro facile affinché comprino i debiti delle banche fallite. Funziona così: questi delinquenti hanno ricevuto da Washington l'85% del denaro necessario per comprare quei debiti, mentre loro ne metteranno solo il 15%. Se le cose gli andranno bene, se cioè ritorneranno a guadagnare, si intascheranno tutti i profitti; se invece andranno male, essi ci rimetteranno solo il 15%, perché l'85% lo ha messo il governo USA e non è da restituire (i fondi così regalati si chiamano non-recourse loans). E' il solito "socialismo al limone: le perdite sono dei contribuenti e i profitti sono degli investitori privati". Non solo: il presidente propone nell'estate del 2009 una regolamentazione del settore finanziario che il Washington Post ha deriso definendola "Priva di un'analisi delle cause della crisi... e senza alcun vero controllo sugli hedge funds, gli equity funds, e gli investitori strutturati", cioè nessun vero limite agli speculatori che causarono la catastrofe. Domanda: quanto denaro ha preso Obama in campagna elettorale dalle lobby finanziarie? Risposta: 38 milioni di dollari. Allora, chi comanda? Il Presidente o le lobby del Potere?

Poi ci sono i 45 milioni di americani senza assistenza sanitaria. Obama propone una falsa riforma della Sanità per tutelare gli esclusi, ma che, nonostante le sciocchezze scritte dai media italiani, non ha nulla di pubblico ed è un ulteriore regalo ai giganti delle assicurazioni private americane. Domanda: quanto denaro ha preso Obama in campagna elettorale dalle lobby assicurative e sanitarie? Risposta: oltre 20 milioni di dollari. Allora, chi comanda? Il Presidente o le lobby del Potere?

Washington è invasa ogni santo giorno da qualcosa come 16.000 o 40.000 lobbisti a seconda che siano registrati o meno, la cui percezione del potere che esercitano è cristallina al punto da spingere uno di loro, Robert L. Livingston, a sbottare entusiasta "Ci sono affari senza limiti per noi là fuori!", mentre dalle finestre del suo ufficio spiava le sedi del Congresso USA.
Ma l'ultimo sketch del potere dei 'suggeritori', sempre in ambito americano, è quello delle lobby ebraiche. Qui il dibattito è aperto, fra coloro che sostengono che sono quelle lobby a gestire interamente la politica statunitense nel teatro mediorientale, e coloro che lo negano. Personalmente credo più alla prima ipotesi, ma la sostanza non cambia: di fatto ci troviamo ancora una volta di fronte alla dimostrazione che neppure il governo più potente del mondo può sottrarsi ai condizionamenti del Potere vero. Ecco un paio di illustri esempi: nella primavera del 2002, proprio mentre l'esercito israeliano reinvadeva i Territori Occupati con i consueti massacri indiscriminati di civili, un gruppo di eminenti sostenitori americani d'Israele teneva una conferenza a Washington, dove a rappresentare l'amministrazione di George W. Bush fu invitato l'allora vice ministro della difesa Paul Wolfowitz, noto neoconservatore di estrema destra e aperto sostenitore della nazione ebraica. Lo scomparso Edward Said, professore di Inglese e di Letteratura Comparata alla Columbia University di New York e uno degli intellettuali americani più rispettati del ventesimo secolo, ha raccontato un particolare di quell'evento con le seguenti parole: "Wolfowitz fece quello che tutti gli altri avevano fatto - esaltò Israele e gli offrì il suo totale e incondizionato appoggio - ma inaspettatamente durante la sua relazione fece un fugace riferimento alla 'sofferenza dei palestinesi'. A causa di quella frase fu fischiato così ferocemente e per così a lungo che non potè terminare il suo discorso, abbandonando il podio nella vergogna." Stiamo parlando di uno dei politici più potenti del terzo millennio, di un uomo con un accesso diretto alla Casa Bianca e che molti accreditano come l'eminenza grigia dietro ogni atto dello stesso ex presidente degli Stati Uniti. Eppure gli bastò sgarrare di tre sole parole nel suo asservimento allo Stato d'Israele per essere umiliato in pubblico e senza timori da chi, evidentemente, conta più di lui nell'America di oggi. Le lobby ebraiche d'America hanno nomi noti: AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), ZOA (Zionist Organization of America), AFSI (Americans for a Safe Israel), CPMAJO (Conference of Presidents of Major American Jewish Organisatios), INEP (Institute for Near East Policy), JDL (Jewish Defense League), B'nai Brith, ADL (Anti Defamation League), AJC (American Jewish Committee), Haddasah. Nei corridoi del Congresso americano possono creare seri grattacapi a Senatori e Deputati indistintamente. Un fronte compatto che secondo lo stesso Edward Said "può distruggere una carriera politica staccando un assegno", in riferimento alle generose donazioni che quei gruppi elargiscono ai due maggiori partiti d'oltreoceano.

Nel 1992 George Bush senior ebbe l'ardire (e la sconsideratezza) a pochi mesi da una sua possibile rielezione alla Casa Bianca di minacciare Tel Aviv con il blocco di dieci miliardi di dollari in aiuti se non avesse messo un freno agli insediamenti ebraici nei Territori Occupati. Passo falso: gli elettori ebrei americani, che già per tradizione sono propensi al voto Democratico, svanirono davanti ai suoi occhi in seguito alle sollecitazioni delle lobby, e nel conto finale dei voti Bush si trovò con un misero 12% dell'elettorato ebraico contro il 35% che aveva incassato nel 1988. Al contrario, la campagna elettorale del suo rivale Bill Clinton fu invece innaffiata dai lauti finanziamenti proprio di quelle organizzazioni di sostenitori d'Israele, che l'allora presidente aveva in tal modo alienato.

E in ultimo l'Europa, cioè l'Unione Europea. Che alla fine significa Brussell, cioè la Commissione Europea , che è il vero centro decisionale del continente, e che dopo la ratifica del Trattato di Lisbona è divenuta il super governo non eletto di tutti noi, con poteri immensi. A Brussell brulicano dai 15.000 ai 20.000 lobbisti, che spendono un miliardo di euro all'anno per 'suggerire' le politiche e le leggi a chi le deve formulare. E come sempre, eccovi i nomi dei maggiori gruppi: Trans Atlantic Business Dialogue (TABD) - European Services Leaders Group (ESLG) - International Chamber of Commerce (ICC) - Investment Network (IN) - European Roundtable of Industrialists (ERT) - Liberalization of Trade in Servicies (LOTIS), European Banking Federation, International Capital Market Association e altri. Il loro strapotere può essere reso dicendovi che per esempio l'Investment Network si riuniva direttamente dentro il palazzo della Commissione Europea a Bruxelles, o che il TABD compilava liste di suoi desideri che consegnava alla Commissione da cui poi pretendeva un resoconto scritto sull'obbedienza a quegli ordini. Le aziende rappresentate sono migliaia, fra cui cito una serie di nomi noti: Fiat e Pirelli, Barilla, Canon e Kodak, Johnson & Johnson, Motorola, Ericsson e Nokia, Time Warner, Rank Xerox e Microsoft, Boeing (che fa anche armi), Dow Chemicals, Danone, Candy, Shell, Microsoft, Hewlett Packard, IBM, Carlsberg, Glaxo, Bayer, Hoffman La Roche , Pfizer, Merck, e poi banche, assicurazioni, investitori...

Mi fermo. Il rischio nel continuare è che si perda di vista il punto capitale, ovvero l'assedio che i lobbisti pongono alla politica. Esso, oltre a dimostrare ancora una volta che il potere reale sta nei primi e non nella seconda, è un vero e proprio attentato alla democrazia. Poiché ha ormai snaturato del tutto il principio costituzionale di ogni nazione civile, secondo cui i rappresentanti eletti devono fare gli interessi delle maggioranze dei cittadini e tutelare le minoranze, non essere gli stuoini delle elite e dei loro 'suggeritori'.

Quarto organo: Think Tanks

Letteralmente "serbatoi di pensiero" nella traduzione in italiano, le Think Tanks sono esattamente ciò, ovvero fondazioni dove alcuni fra i migliori cervelli si trovano per partorire idee. Il loro potere sta nell'assunto che apre questa mia trattazione, e cioè che sono le idee a dominare sia la Storia che la politica, e di conseguenza la nostra vita, in particolare l'idea economica. Lewis Powell lo comprese assai bene nel 1971, quando diede il via alla riscossa delle elite e alla fine della democrazia partecipativa dei cittadini (si legga 'Ecco come morimmo', paolobarnard.info). Infatti egli scrisse: "C'è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale". La parola 'ideologica' è la chiave di lettura qui, volendo dire che se le destre economiche ambivano a riconquistare il mondo, se ambivano a sottomettere la politica, cioè a divenire il vero Potere, si dovevano armare di idee in grado di scalzare ogni altro sistema di vita. Ecco che dalle sue parole nacquero le prime Think Tanks, come la Heritage Foundation , il Manhattan Institute, il Cato Institute, o Accuracy in Academe. La loro strategia era semplice: raccogliere denaro da donatori facoltosi, raccattare nelle università i cervelli più brillanti, pomparli di sapere a senso unico, di attestati prestigiosi, e immetterli nel sistema di comando della società infiltrandolo tutto. Per darvi un'idea di che razza di impatto queste Think Tanks sono riuscite ad avere, cito alcuni fatti. Nel solo campo del Libero Mercato, cioè dell'idea economica del vero Potere, ve ne sono oggi 336, piazzate oltre che nei Paesi ricchi anche in nazioni strategiche come l'Argentina e il Brasile, l'Est Europa, l'Africa, l'India, la Cina , le ex repubbliche sovietiche dell'Asia, oltre che in Italia (Adam Smith Soc., CMSS, ICER, Ist. Bruno Leoni, Acton Ist.). Alcune hanno nomi sfacciati, come la Minimal Government , la The Boss , o la Philanthropy Roundtable ; una delle più note e aggressive è l'Adam Smith Institute di Londra, che ostenta un'arroganza di potere tale da vantare come proprio motto questo: "Solo ieri le nostre idee erano considerate sulla soglia della follia. Oggi stanno sulle soglie dei Parlamenti". Di nuovo, il fatto è sempre lo stesso: la politica è la marionetta, o, al meglio, è il braccio esecutivo del vero Potere. Infatti, l'osservatore attento avrà notato che assai spesso i nostri ministri economici, i nostri banchieri centrali, ma anche presidenti del consiglio (Draghi e Prodi su tutti) si trovano a cene o convegni presso queste fondazioni/Think Tanks, di cui in qualche raro caso i Tg locali danno notizia. In apparenza cerimonie paludate e noiose, in realtà ciò che vi accade è che ministri, banchieri e premier vi si recano per dar conto di ciò che hanno fatto per compiacere all'idea economica del vero Potere. Nel 1982, l'Adam Smith pubblicò il notorio Omega Project, uno studio che ebbe ripercussioni enormi sulla gestione delle nostre vite di lavoratori ordinari, e dove si leggeva che i suoi scopi erano di "fornire un percorso completo per ogni governo basato sui principi di Libero Mercato, minime tasse, minime regolamentazioni per il business e governi più marginali (sic)". In altre parole tutto ciò che ha già divorato la vita pubblica in Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e che sta oggi "sulla soglia del Parlamento" in Italia.

Quinto organo: l'Europa dei burocrati non eletti

Non mi ripeto, poiché questo capitolo è già esaustivamente descritto qui http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139 [3]. Ma ribadisco il punto centrale: dopo la ratifica del "colpo di Stato in Europa" che prende il nome di Trattato di Lisbona, 500 milioni di europei saranno a breve governati da elite di burocrati non eletti secondo principi economici, politici e sociali interamente schierati dalla parte del vero Potere di cui si sta trattando qui, e che nessuno di noi ha potuto scegliere né discutere. Il governo italiano ha ratificato questo obbrobrio giuridico senza fiatare, obbedendo come sempre.

Sesto Organo: il Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali

Era il 16 Settembre del 1992, un mercoledì. Quel giorno un singolo individuo decise di spezzare la schiena alla Gran Bretagna. Si badi bene, non al Burkina Faso, alla Gran Bretagna. E lo fece. George Soros, un investitore e speculatore internazionale, vendette di colpo qualcosa come 10 miliardi di sterline, causando il collasso del valore della moneta inglese che fu così espulsa dal Sistema Monetario Europeo. Soros si intascò oltre 1 miliardo di dollari, ma milioni di inglesi piansero lacrime amare e il governo di Londra ne fu umiliato.

Era l'agosto del 1998, e nel caldo torrido di New York un singolo individuo contemplò il crollo dei mercati mondiali per causa sua. John Meriwether, un investitore e speculatore internazionale, aveva giocato sporco per anni e irretito praticamente tutte le maggiori banche del mondo con 4,6 miliardi di dollari ad alto rischio. La sua compagnia, Long-Term Capital Management, era nota a Wall Street perché i suoi manager si fregiavano del titolo di 'I padroni dell'universo', cioè pochi individui ubriachi del proprio potere. Meriwether perse tutto, e i mercati del mondo, che alla fine sono i nostri posti di lavoro, tremarono. La Federal Reserve di New York dovette intervenire in emergenza col solito salvataggio a spese dei contribuenti.

Era l'anno scorso, e in un ufficio londinese dell'assicurazione americana AIG, un singolo individuo, di nuovo un investitore e speculatore internazionale di nome Joseph Cassano, dovette prender su la cornetta del telefono e dire alla Casa Bianca "... ho mandato al diavolo la vostra economia, sorry". E lo aveva veramente fatto. Questa volta la truffa dei suoi investimenti era di 500 miliardi di dollari, le solite banche internazionali (italiane incluse) vi erano dentro fino al collo con cifre da migliaia di miliardi di dollari a rischio. Panico mondiale, fine del credito al mondo del lavoro di quasi tutto il pianeta e, sul piatto di noi cittadini, ecco servita la crisi economica più pericolosa dal 1929 a oggi. Ovvero le solite lacrime amare, veramente amare, per le famiglie di Toronto come per quelle di Perugia, per quelle di Cincinnati come per quelle di Lione, a Vercelli come a Madrid ecc. Per non parlare degli ultimi della Terra...

Tre storie terribilmente vere, che descrivono chiaro, anzi, chiarissimo, cosa si intende per il 'Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali',  e quale sia il loro sterminato potere nel mondo di oggi. Altro che Tremonti o Confindustria. Nel mondo odierno esiste una comunità di singoli individui privati capaci di movimentare quantità di ricchezze talmente colossali da scardinare in poche ore l'economia di un Paese ricco, o le economie di centinaia di milioni di lavoratori che per esse hanno faticato un'intera vita, cioè famiglie sul lastrico, aziende che chiudono. Le loro decisioni sono come sentenze planetarie. Inappellabili. Si pensi, se è possibile pensare un'enormità simile, che costoro stanno facendo oscillare sul Pianeta qualcosa come 525 mila miliardi di dollari in soli prodotti finanziari 'derivati', cioè denaro ad altissimo rischio di bancarotta improvvisa. 525 mila miliardi... Vi offro un termine di paragone per capire: il Prodotto Interno Lordo degli USA è di 14 mila miliardi di dollari. Rende l'idea? L'Italia dipende come qualsiasi altra nazione dagli investitori esteri, per cifre che si aggirano sui 40 miliardi di euro all'anno, cioè più di due finanziarie dello Stato messe assieme. Immaginate se una cifra simile dovesse sparire dalla nostra economia oggi. Nel 2008 è quasi successo, infatti ne sono scomparsi di colpo più della metà (57%) col risultato in termini di perdita di posti di lavoro, precarizzazione, e relativo effetto domino sull'economia di cui ci parla la cronaca. Ripeto: qualcuno che non sta a palazzo Chigi, decide che all'Italia va sottratto il valore di oltre un'intera finanziaria. Così, da un anno all'altro, una cifra pari a tutto quello che lo Stato riesce a spendere per i cittadini gli viene sottratta dal 'Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali', a capriccio. Questa tirannia del vero Potere prende il nome tecnico di Capital Flight (letteralmente capitali che prendono il volo), ed è interessante constatare il candore con cui il 'Tribunale' descrive la pratica: basta leggere Investors.com là dove dice che "Capital Flight è lo spostamento di denaro in cerca di maggiori profitti... cioè flussi enormi di capitali in uscita da un Paese... spesso così enormi da incidere su tutto il sistema finanziario di una nazione". Peccato che di mezzo ci siano i soliti ingombranti esseri umani a milioni. Oltre al caso italiano, si pensi alla Francia, altro Stato ricco e potente, ma non a sufficienza per sfuggire alle sentenze del 'Tribunale', che ha punito l'Eliseo con una fuga di capitali pari a 125 miliardi di dollari per aver legiferato una singola tassa sgradita al business.

Conclusione

Gli organi esecutivi del vero Potere non si limitano a questi sei, vi si potrebbe aggiungere il World Economic Forum, il Codex Alimentarius, l'FMI, il sistema delle Banche Centrali, le multinazionali del farmaco. Ma quelli menzionati sono gli essenziali da conoscere, i primari. Un'ultima brevissima nota va dedicata alle mafie regionali, che sono spesso erroneamente annoverate fra i poteri forti (e non posso purtroppo entrare qui nel perché siano un così caratteristico fenomeno italiano). La lotta ad esse è sacrosanta, ma il potere che gli verrebbe sottratto da una eventuale vittoria della società civile è prima nulla a confronto di quanto illustrato sopra, e in secondo luogo è comunque un potere concessogli da altri. Traffico di droga, prostituzione, traffico d'armi, e riciclaggio di rifiuti tossici sono servizi che le mafie praticano per conto di committenti sempre riconducibili al vero Potere, o perché da esso condizionati oppure perché suoi ingranaggi importanti. Serva qui quanto mostrato nel 1994 dal programma d'inchiesta 'Panorama' della BBC, dove un insider della criminalità organizzata britannica si rese disponibile a condurre il reporter nel cuore della "mafia più potente del mondo", a Londra. L'auto su cui viaggiavano con telecamera nascosta si fermò a destinazione... nel centro della City finanziaria della capitale. Indicando dal finestrino i grattacieli dei giganti del business internazionale, il pentito disse: "Eccoli, stanno tutti lì". (si pensi che il giro d'affari mondiale delle Cosche è stimato sugli 80 miliardi di dollari, che sono un terzo del giro d'affari di una singola multinazionale del farmaco come la Pfizer )

Se queste mie righe sono state efficaci, a questo punto i lettori dovrebbero volgere lo sguardo a quegli ometti in doppiopetto blu che ballonzolano le sera nei nostri Tg con il prefisso On., o il suffisso PDL, PD, UDC, e dovrebbero averne, non dico pietà, ma almeno vederli per quello che sono: le marionette di un altro Potere. Ma soprattutto, i lettori dovrebbero finalmente poter connettere i punti del puzzle, e aver capito da dove vengono in realtà i problemi capitali della nostra vita di cittadini, o addirittura i drammi quotidiani che tante famiglie di lavoratori patiscono, cioè chi li decise, chi li decide oggi e come si chiamano costoro. Da qui una semplice considerazione: se vi sta a cuore la democrazia, la giustizia sociale, e la vostra economia quotidiana di lavoro e di servizi essenziali alla persona, allora dovete colpire chi veramente opera per sottrarceli, cioè il vero Potere. Ci si organizzi per svelarlo al grande pubblico e per finalmente bloccarlo. Ora lo conoscete, e soprattutto ora sapete che razza di macchina micidiale, immensa e possente esso è. Risulta ovvio da ciò che gli attuali metodi di lotta dei Movimenti sono pietosamente inadeguati, infantili chimere, fuochi di paglia, che mai un singolo attimo hanno impensierito quel vero Potere. Di conseguenza lancio un appello ancora una volta:

VA COMPRESO CHE PER ARGINARE UN TITANO DI QUELLA POSTA L'UNICA SPERANZA E' OPPORGLI UN'ORGANIZZAZIONE DI ATTIVISTI E DI COMUNICATORI ECCEZIONALMENTE COMPATTA, FINANZIATA, FERRATA, DISCIPLINATA, SU TUTTO IL TERRITORIO, AL LAVORO SEMPRE, IMPLACABILE, NEI LUOGHI DELLA GENTE COMUNE, PER ANNI.

(http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=153 [4])


Altra speranza non c'è, sempre che ancora esista una speranza.

Le fonti principali di questo articolo:

Trilateralism, Holly Skalar, South End Press, 1980.

Who pulls the strings? John Ronson, The Guardian, 10 marzo 2001

Inside the secretive Bilderberg Group, BBC News, 29 settembre 2005,

Shadowy Bilderberg group meet in Greece -- and here's their address, Timesonline, 14 maggio 2009
The Council on Foreign Relations and the Center for Preventive Action, Michael Baker, 6 marzo 2008,
Znet

WTO, materiale tratto da: l'inchiesta I Globalizzatori, Report RAI 3, 09/06/2000, di Paolo Barnard, www.report.rai.it [5] - Public Citizen: Trade Watch, USA - The Transnational Institute, Amsterdam, Olanda - The World Trade Organization: The Marrakech Treaty - Corporate Europe Observatory, Amsterdam, Olanda - The Economic Policy Institute, Washington DC, USA - Friends of the Earth, Bruxelles, Belgio - Corporate Watch, USA - Oxfam UK - Global Policy Forum Europe, Bonn, Germania - Institute for Policy Studies USA- et al., e da studi di autori fra cui: Joseph Stiglitz, Jeff Faux, Noam Chomsky, Greg Palast, Susan George, Richard W. Behan, Alexandra Wandel, Peter Rosset, Dean Baker, Barry Coates et al.

Master in Public Affairs, Lobbying e Relazioni Istituzionali, presso l'università LUMSA di Roma, testi del prof. Franco Spicciariello.

Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, Il Tesoro della Casta,  L'Espresso 16/03/09

Roberto Mania, Il Potere Opaco che Governa l'Italia, La Repubblica 02/03/09

Paolo Barnard, 'Primarie, Partito Democratico, legge sul conflitto d'interessi', Golem del Sole 24 Ore, 2007

Big Oil Protects its Interests, The Center for Public Integrity, July 15, 2004

JOHN M. BRODER, Oil and Gas Aid Bush Bid For President, New Yor Times, June 23, 2000

Jeffrey H. Birnbaum, The Road to Riches Is Called K Street, Washington Post, June 22, 2005

Federal Election Commission data released electronically on Monday, October 27, 2008.
http://www.zmag.org/znet/viewArticle/19603 [6]

ROBERT KUTTNER & MICHAEL HUDSON, Democracy Now 13 Feb 2009

Paolo Barnard, 'Perché ci Odiano', Rizzoli BUR, 2006.

Paolo Barnard, 'Per Un Mondo Migliore', www.paolobarnard.info [1], 2004

Corporate Europe Observatory, Financial Lobbies - A Guided Tour of the Brussels EU Quarter, 23 September 2009

Paolo Barnard, 'Ecco come morimmo', www.paolobarnard.info [1], 2009

Free Market Think Tank Links, Atlas Economic Research Foundation ~ 1201 L St. NW Washington , DC
Financial services industry lobby groups listed on EC lobbying register, 9 March 2009, Corporate Europe Observatory

The Adam Smith Institute, The Omega Project, by Norman Chapman et al. from research conducted for the Adam Smith Institute.

I Globalizzatori, di Paolo Barnard, Report RAI 3, 09/06/2000

Paolo Barnard, 'Lo spaventapasseri e la vera catastrofe', www.paolobarnard.info [1], 2009

Crollano gli investimenti esteri, In Italia -57 per cento - Sole 24 Ore, 17 settembre 2009

World Investment Prospects Survey, UNCTAD, 2009-2011
The Washington Post, New Money Flee France and its Wealth Tax, July 16, 2006
 

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[4] http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=153
[5] http://www.report.rai.it/
[6] http://www.zmag.org/znet/viewArticle/19603
 
Paolo Barnard
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L'EURO E' DELL' "EUROSISTEMA"

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L'EURO E' DELL' "EUROSISTEMA"(2)

 

il 17 agosto il Consiglio Europeo ha risposto a Mario Borghezio sull'interrogazione della proprietà dell'Euro all'atto dell'emissione.

 

Ecco il testo dell'interrogazione E-006243/2011:

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2F%2FEP%2F%2FTEXT+WQ+E-2011-006243+0+DOC+XML+V0%2F%2FIT&language=IT

In estrema sintesi si afferma (sibillinamente) che l'EURO è dell'Eurosistema.

 

Risposta di Olli Rehn a nome della Commissione (16.8.2011)

 

Sebbene da un punto di vista giuridico il diritto di emettere banconote in euro appartenga sia alla Banca centrale europea (BCE) che alle banche centrali degli Stati membri dell'area dell'euro, ad emetterle fisicamente e a ritirarle dalla circolazione sono, in pratica, solo le banche centrali nazionali.

 

Nel caso delle monete in euro, emittenti di diritto sono gli Stati membri dell'area dell'euro e qualsiasi questione ad esse relativa è coordinata dalla Commissione a livello dell'area dell'euro.

 

Pertanto, al momento dell'emissione le banconote in euro appartengono all'Eurosistema (2), mentre le monete sono di proprietà degli Stati membri.

 

 

Una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono state addebitate di conseguenza(1).

 

I proventi del signoraggio sono ripartiti tra le banche centrali nazionali e la BCE in base allo schema di sottoscrizione del capitale della BCE per le banconote.

 

I proventi del signoraggio sulle monete vanno agli Stati membri dell'area dell'euro.

 

Considerazione a consuntivo....

 

In pratica e nella sostanza è confermato pienamente quanto noi di Costellazione della Lira e di Alba Mediterranea andiamo dicendo e denunciamo alla magistratura ed alla pubblica opinione da anni che ..... Noi forniamo in garanzia le nostre case ed industrie concrete, solide, reali mentre le banche ci concedono in affitto dei pezzi di carta stampati come potrebbe fare (a costo molto inferiore) qualunque malvivente falsario .

 

Note :

(1) In base a consuetudini giuridiche precedenti all'adozione dell'euro, in alcuni Stati Membri dell'area dell'euro si ritiene che il titolare possegga unicamente il valore nominale e non le banconote o le monete in sé, che rimangono di dominio pubblico.

 

 (2) L' Eurosistema comprende la BCE e le Banche centrali nazionali degli Stati membri che hanno introdotto l'euro nella terza fase della UEM. Vi partecipano attualmente quindici banche centrali nazionali. È governato dal Consiglio direttivo e dal Comitato esecutivo della BCE. 

 

http://www.dizionariofinanziario.it/significato/e/1255615135/eurosistema.html



fonte, Albamediterranea



La truffa più grande della storia

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Il dr Giorgio Vitali ci racconta della truffa sul caso Di Bella in alcune videointerviste davvero interessanti.








APPROFONDIMENTI:




e ovviamente la vecchia pagina del ns sito storico nella sezione "La Libertà di scelta prima e dopo Di Bella".

Ivan





Piazza Pulita, per uscire dalla crisi

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Piazza Pulita per uscire dalla crisi

Chieti,13 Settembre '11, Martedì, S. Maurillo - Anno XXX n. 306 - www.abruzzopress.info - abruzzopress@yahoo.it - Tr. Ch 1/81 Nuovo ABRUZZOpress >>> Nazionale Servizio Stampa - CF 93030590694 - Tel. 0871 63210 - Fax 0871 404798 - Cell. 333. 2577547 - Dir. Resp. Marino Solfanelli Ap -

Economia 
di Savino Frigiola

 E' stata varata la prima manovra economica di 54 miliardi voluta dai "poteri forti" (prelevati in grandissima parte dalle tasche degli italiani). Insieme all'altra ancora in corso, produce la riduzione della circolazione monetaria sul mercato pari alla somma delle due manovre ed insieme all'aumento dell'IVA un'ulteriore contrazione dei consumi interni e, quindi, un diffuso incremento della povertà per tutti. La manovra, almeno questa è la versione ufficiale, serve per ridurre il mastodontico debito pubblico. Tutti sanno che non sarà l'ultima (hanno già cominciato a prepararci in tal senso), e tutti continuano a ballare allegramente al suono dell'orchestrina delle menzogne, come sul ponte del Titanic mentre stava affondando. Gli analisti in buona fede concordano nell'attribuire all'emissione monetaria, ad opera dei banchieri privati, Banca d'Italia prima e BCE dopo, la causa e la fabbrica del debito pubblico. Il significato del titolo del libro, da me pubblicato nel 1997, "La Fabbrica del Debito, dell'Usura e della Disoccupazione", ritenuto all'inizio incomprensibile, lo stanno appalesando gli accadimenti. In tanti anni non è pervenuta nessuna contestazione ne denunce di vario tipo dagli ambienti economici, bancari e monetari, ma solo prudente ed omertoso silenzio. I fatti oggi stanno impietosamente a dimostrare quanto tempo si è perso e quanti disastri si sarebbero potuti evitare solo se la "politica" avesse svolto la sua legittima e doverosa funzione di controllo, prevenzione e d'indirizzo nei confronti del sistema bancario-monetario a favore dei cittadini e dei propri elettori. La prova che la "politica" continua irresponsabilmente ad ubbidire ai diktat che giungono dagli ambienti bancari-monetari a proprio vantaggio ed a danno dei cittadini, la si ricava proprio dall'impostazione di questa ultima manovra economica. Anche i più sprovveduti sanno che prima, o nella più drammatica delle ipotesi durante lo sgottamento dell'acqua che sta imbarcando il bastimento, bisogna accanirsi a tamponare la falla mediante la quale la nave rischia di affondare. Ciò è indispensabile per impedire che gli addetti allo sgottamento debbano continuare ad espellere l'acqua all'infinito. Ci vengono richiesti 54 miliardi senza farci capire a che titolo e per cosa farne, se servono per abbattere il debito o ancor peggio per pagare gli interessi sul debito pubblico che stanno crescendo a dismisura. Di tamponare la falla che continua a produrre il debito, nessuno ne parla né è dato sapere se rientra nei piani di una qualunque compagine partitica. E' del tutto insensato continuare ad emettere i titoli di debito nazionali, sui quali paghiamo subito gli interessi ai signori banchieri privati, scontarli presso la BCE ed utilizzare il netto ricavo per pagare i titoli di debito in scadenza. Tutti comprendono che se non si blocca questo meccanismo diabolico il debito pubblico non può che continuare a crescere e l'inevitabile strangolo che ne deriva diventa sempre più soffocante. Per interrompere questa spirale malefica è sufficiente che lo Stato smetta di emettere propri titoli di debito e ritorni ad emettere titoli monetari come ha saputo fare benissimo per cento anni dal 1874 al 1975. Alle immancabili perplessità dei soliti "economisti di sistema", ricordiamo loro che il "valore convenzionale della moneta" enunciato da Auriti, nell'interesse dei cittadini lo impone, e per quanto concerne i trattati europei, troppo frettolosamente firmati, e sufficiente un piccolo strappo sulla scia dei numerosi già effettuati anche da Paesi più blasonati di noi. Gli ultimi due, proprio attinenti all'argomento, riguardano quelli della Grecia e dell'Irlanda avvenuti addirittura con la benedizione della Ela (Emergency liliquidity assistance) - BCE. Le banche di questi due Paesi emettono direttamente Euro in proprio. I soliti pateracchi dei banchieri privati e della "Commissione Europea" si evince dalla risposta all'interpellanza del parla-mentare greco Kostantinos Poupakis, che chiedeva lumi sull'accaduto: «la commissione europea non detiene statistiche sulle varie operazioni Ela... Mentre è la BCE che cura questi aspetti.» I fatti sono ineludibili; non è più possibile che la politica tutta permetta che lo Stato italiano così maldestramente continui ad indebitarsi nei confronti dei banchieri privati. Lo Stato, in nome e per conto dei propri cittadini, deve ritornare ad emettere la propria moneta. La deve acquisire a titolo originario e registrarla all'attivo del proprio bilancio al valore corrispondente al signoraggio. L'attività così conseguita dovrà essere utilizzata per le proprie spese istituzionali, per dimostrare che le istituzioni sono al servizio del cittadino e non viceversa. Su queste posizioni bisogna che i cittadini realizzino un fronte comune capace di fare piazza pulita, trasversale ai vecchi apparati partitici a difesa degli interessi nazionali e quindi di tutti. Lasciare agli altri la difesa dei banchieri, delle losche attività finanziarie e dei poteri forti. La nuova linea di demarcazione della politica separa quelli che intendono operare per il benessere dei cittadini da quelli a tutela dei banchieri & C. Solo così sarà possibile rilanciare l'economia e l'occupazione, e ciò che più conta la speranza nel prossimo futuro. Per quanto riguarda il debito pregresso, tra i tanti suggerimenti che ci sono giunti registriamo anche quello del prof. Bruno Amoroso (economista italiano che insegna in una università in Danimarca) che sostiene non solo di "non pagare un debito illegittimo" ma addirittura "chiede i danni" per il mal tolto. Abbiamo tempo per decidere su tutto ciò, intanto pensiamo all'Islanda. Mai come oggi; o con i cittadini o con i banchieri. S. F.

fonte: L'economista ($)mascherato

La "sovranità culturale" alla deriva, scientificamente programmata dalla perduta sovranità monetaria

 

 Vi ricordate il Ragioniere Fantozzi?  Quale arte è maestria in quei film, capolavori ancora non sufficientemente compresi, a mio avviso, dove la condanna al sistema capitalistico e la riduzione dell'uomo a pura macchina da produzione che deve anche essere grato al sistema per essere degno di esistere. Tale archetipo, mi perdonerà il mio amico Pietrangeli, ha una matrice anche evangelica, dove il servo stanco che torna dal lavoro di pastore, il padrone, ancora la sera dovrà essere grato e preparargli la cena. (Luca 17,5-10), c'è poi tutta una contro esegesi sulle Beatitudini che ha lo stesso sapore (mi si perdoni la sovrapposizione e gli accostamenti ma per ragioni di sintesi) del se "paghiamo tutti le tasse ne paghiamo di meno", se siamo tutti servi degli altri alla fine non ci saranno più padroni (a farglielo capire, a "loro"), pure Engels e Marx avevano questo obbiettivo (il metodo era discutibile). Non si discute della la spiritualità e la ricerca del divino che sono sacre, ma si analizza semplicemente, il fatto che  le religioni (quasi tutte e più quelle rivelate) spesso non  vogliono l'escotologia del'anima, come percorso di costruzione della ricerca della verità,  ma più tosto propongono un metodo (già pre-confezionato) di per arrivare alla presunta libertà della stessa.


Questo purtroppo, a mio avviso comporta poi la defezione dalla fede, proprio perché è stato dato il pesce ma non gli si è insegnato a pescare.  Che ci sia una strategia nel governo delle coscienze, e delle volontà, non ne ho la certezza assoluta, in quanto poi le regie sono diverse, con interessi diversi che si contrappongono con un gioco di "equilibri di verità" che ogni girono rinforzano e rinnovano, ma che vi sia una strabiliante coincidenza matematica con un ipotetico lavaggio del cervello ed un indottrinamento alla cultura della rassegnazione è innegabile. Anche oggi "la nuova religione" attraverso i media ci impone "riti di compere" nei centri commerciali e di "pensiero unico" su come (per esempio) siano crollate le torri gemelle. Il sistema, di fatto ha raffinato la sua tecnica di manipolazione e plagio in una maniera talmente complessa di tipo kafkiano e Popperiano che sconvolge anche la più rigida e severa razionalità: la verità vera è falsa ma soprattutto non c'è in quanto non rappresentata, ma la falsità te la do come vera in quanto io sono autorità  e poiché io stesso la posso smentire in quanto autorità la stessa falsità passata per vera diventa nuovamente falsa. La distorsione nasce anche dall'avere nel tempo cambiato il significato alle parole, a comunicare dalle invasioni che vengono chiamate "azioni umanitarie di pace". 


La propaganda del terrore ( e bisogna vedere chi realmente lo esercita e chi ne trae vantaggio) deve diventare naturale ed ordinaria amministrazione non fosse solo per aumentare il "potere" ed i finanziamenti al mondo militare per l'eventuale (prossimo) esercizio dell'ordine pubblico. Lo scardinamento degli apparati statali con la scusa che non funzionano, che costano e che sono solo posti di lavoro per raccomandati di fatto non fa altro che ribaltare il problema. Infatti meno stato, significa meno rappresentazione, meno controllo, meno servizi pubblici, meno gestione, meno manutenzione, meno cultura locale, meno conoscenza dei problemi locali. La distruzione di questo tessuto porta allo sfascio il tessuto politico sociale e culturale in modo che l'anarchia e le varie mafie prendano il sopravvento che poi giustifichino l'esercizio del potere. La predica dell'"europa delle regioni" non fa altro che distruggere la forza di uno "stato sovrano", per distruggere la cultura locale che si può esercitare  solo con un governo locale. Penso a quante biblioteche ed archivi chiusi a marcire ci stanno in giro per l'Italia pieni di un immenso patrimonio  culturale ed intellettuale, che se solo ci fosse la "moneta sovrana" potrebbero essere fonte di lavoro, di borse di studio, di cenacoli culturali, di laboratori di pensiero, di teatro di partecipazione sociale ed invece ciò non è possibile, perché elevare il pensiero della plebe è una minaccia per il sistema. Sicuramente le trasformazioni epocali partono sempre da "rivoluzioni culturali",  loro lo sanno bene, infatti internet gli è sfuggito di mano, anche se tenteranno in tutti i modi di controllare questa "porta di accesso alla informazione e alla conoscenza", il controllo arriverà presto non so come, forse con una tassa forse con la limitazione di banda, sicuramente a loro non mancano le idee e soprattutto i mezzi. Ma non basta troncare l'accesso alla conoscenza bisogna anche fare in modo di ridurre il tempo libero per studiare, leggere socializzare e confrontarsi, ossia la più grande truffa  che è il furto del tempo (unico grande valore della vita, una vita senza tempo da vivre non è vita) che si sviluppa con la costrizione al lavoro massificato per produrre "sostanzialmente rifiuti" solo per generare interessi sul denaro, che sono i guadagni poi di tutta la catena parassitaria (banche, stati, giornali, sindacati, e afferenti).

La riduzione del tempo da vivere per se stessi e per la propria sovranità, per la propria donna per i propri figli, distrugge poi ogni possibilità di evoluzione della conoscenza e dello stesso senso di spirito religioso. Il sistema prevede l'ignoranza di ritorno e massiva,  prevede cosa devi sapere (il grande show televisivo del mondo) e cosa non devi sapere (il regista, il cassiere, il produttore).   La distruzione della "sovranità culturale" per distruggere le identità locale e mischiare ancor più l'amalgama informe dei Fantozzi in circolazioni che devono essere pure grati al sistema e ai direttori galattici. Una ultima riflessione sul Fantozzi e sulla dimostrazione di questo sistema cancro, una volta le aziende  (fino a meta degli anni 70 prima che entrassero i parassiti a governare) sotto il profilo contabile e fiscale avevano il suo "ragioniere" e bastava e certe volte avanzava pure. Oggi una azienda, per difendersi dallo Stato (che è diventato un vero e proprio nemico in quanto alleato del parassita) che sottrae ricchezza alle imprese e ai cittadini  per darla ai banchieri, deve avere almeno due studi di commercialisti (che si confrontino con chi fa la migliore "ottimizzazione fiscale")  uno studio legale, un consulente finanziario, un consulente del lavoro, ecc. La dimostrazione che la complessità serve solo a mischiare le carte. La finanziaria ha agevolato l'apertura di nuove partite iva per i giovani, (bellissimo) praticamente la generazione di  falliti tra uno due anni, mentre per tutte le imprese che stanno chiudendo e fallendo sotto la stretta dei rientri bancari neanche una parola, e allora?  Facciamo gli Italiani o facciamo gli Islandesi? Giuseppe Turrisi (albameditrranea)

 

Distinti Saluti
Giuseppe Turrisi Salvatore

Tel. 3938424644
Enegineering Safety Manager


Il giorno 8 settembre, 3 cittadini, a nome di Albamediterranea, hanno denunciato un "buco" fiscale di 6800 miliardi. 
Il link alla denuncia e il testo della descrizione del video:


6800 miliardi di EVASIONE fiscale denunciati da Albamediterranea, evasi non dal presunto "ladro di galline" ma dai grandi USURAI, quali la BCE, La banca d'Italia, il VATICANO, i detentori del gioco "d'azzardo legale", etc. 

Basta scagliare il canecerbero-esattore EQUITALIA contro gli inermi, mentre voi falsificate bilanci e irretite i popoli con la moneta-debito.

Invece di salassare i cittadini con la scusa del DEBITO-TRUFFA, le tasse facciamole pagare a questi zozzoni usurai non a chi la ricchezza la crea per davvero: NOI, i cittadini.

E' il tempo di agire. Fate girare e invitate le persone a presentare autonomamente la stessa denuncia. Devono sapere che sappiamo e non l'accetteremo più.

Link al testo della denuncia.








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