Il giorno 4 agosto 2011 alle ore 10,
a Verona (zona Porto S. Pancrazio) si è tenuta una cerimonia ufficiale per
l'intitolazione di un'area verde ai Fratelli Tremante, con la seguente
denominazione: "AI FRATELLI MARCO E ANDREA TREMANTE DECEDUTI IN SEGUITO A VACCINAZIONE OBBLIGATORIA".
Questo è stato un avvenimento molto importante e, fino ad ora, unico al mondo. (COMILVA)
"Signore e signori, Autorità presenti,
Un cordiale saluto unito al ringraziamento per la vostra vicinanza in una occasione da tempo attesa e sollecitata.
Grazie alla consapevolezza ed all'impegno delle autorità civili del nostro comune, in particolare del Sindaco Flavio Tosi e dell'assessore , viene, probabilmente per la prima volta al mondo, dedicata un'area pubblica a persone che sono decedute in conseguenza dei danni subiti per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni. L'intitolazione porta il nome dei Fratelli Tremante, Marco ed Andrea, ma con loro sono ricordate tutte le vittime delle vaccinazioni e le famiglie che nel dolore e nel silenzio hanno visto fin qui soffocata la loro dignità umana. Sì, perché il silenzio indifferente è doloroso, tanto quanto la malattia provocata che conduce alla morte.
Per questo tutte le famiglie delle vittime e dei danneggiati in conseguenza della pratica vaccinale obbligatoria sono oggi idealmente qui, con noi, e le sento particolarmente vicine assieme ai miei figli Luca, unico a non avere subito danni, e Alberto, gemello di Andrea, icona vivente delle atrocità che possono essere causate dai vaccini. Finalmente tutte le vittime e i danneggiati per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni hanno un luogo in Verona, per ora il primo e unico, in cui riconoscersi ed essere riconosciuti come tali. Mi sono vicini in questo momento e ringrazio i miei parenti più stretti: mi hanno supportato e spesso sopportato in questi anni temendo, a volte, che fossi pazzo o visionario. Un ringraziamento anche al personale che ha garantito negli ultimi nove anni l'assistenza continua ad Alberto, con professionalità e partecipazione sentita, mantenendo così una parvenza di normalità alla vita quotidiana. Sono nove anni che è mancata Franca, sposa e madre che ha vissuto con dignità e nel silenzio il dolore che io, per il mio carattere battagliero, ho invece urlato in faccia al mondo. Se ne è andata, stroncata da un tumore al cui insorgere non sono stati certamente estranei gli strapazzi, le ansie e la sofferenza interiore: i mesi trascorsi nelle sale di rianimazione, accanto ai figli, le notti trascorse per anni accanto al letto di Alberto, nella nostra stanza matrimoniale trasformata in una sala di rianimazione per consentirgli la sopravvivenza, contro ogni logica medica che ne aveva già previsto la fine precoce. Oggi questa giornata è dedicata anche a lei che sta assieme ai nostri due figli nel cielo, oltre le nubi impalpabili, dopo avere calpestato per anni gli aculei spinosi delle nostre incalcolabili sofferenze.
Oggi non voglio elencare le prevaricazioni, le ottusità e le angherie subite in nome di teorie e presunte verità scientifiche che non vogliono essere seriamente sottoposte a verifica critica. Chi lo desidera ha la possibilità di documentarsi ampiamente e di mettere a confronto intelligentemente le diverse posizioni. I dati che stanno in questo momento emergendo, anche negli Stati Uniti, sono impressionanti.
Desidero piuttosto salutare e ringraziare uno scienziato di fama internazionale, il prof. Giulio Tarro, che con onestà e grande coraggio ha riconosciuto ed attestato il danno vaccinale per Andrea ed Alberto e indicato la strada alternativa da seguire per curare Alberto, una strada che gli ha permesso di essere oggi qui con noi e di festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno. Altri stupendi medici hanno aiutato Alberto nel suo percorso di vita, tra i quali il prof. Lorenzo Torelli, illustre rianimatore, e il prof. Valsè Pantellini. A questi e ad altri medici meravigliosi, che porto impressi nella mente e nel cuore, che hanno saputo resistere alla contestazione dell'ufficialità scientifica, vanno la mia stima e la mia riconoscenza.
Una dedica desidero farla anche a tutti quei genitori che mi contattano tramite internet per raccontare il loro dolore nello scorgere nei figli i primi segni di quelli che oggi chiamiamo "danni da vaccino" e la rabbia e l'impotenza nel chiedere: "cosa fare?".
Già: "il danno da vaccino", quella piccola, quasi insignificante, per le case farmaceutiche, tassa da pagare per una totale ed efficace protezione dalle malattie infettive! Una bassissima percentuale di reazioni avverse, si dice, dove la colpa sembra non essere più del vaccino ma del sistema immunitario che non reagisce correttamente. Ma le percentuali non sono così basse come le case farmaceutiche, che stilano le statistiche, vorrebbero far credere e soprattutto la colpa non è dei nostri bambini. Mi appello ad ogni medico, perché il problema venga affrontato con occhio più aperto e libero da verità precostituite, perché l'intolleranza ai vaccini sia studiata in profondità, perché si accertino tutti i casi di reazione avversa, perché i genitori delle vittime non siano lasciati soli prima della vaccinazione e dopo all'insorgere eventuale del danno.
Un ringraziamento pubblico lo devo a Flavio Tosi, per quanto ha fatto come assessore regionale alla sanità, fino alla cancellazione nel 2008 dell'obbligatorietà delle vaccinazioni nel Veneto, e per la sensibilità mostrata da sindaco nei confronti della mia famiglia, che si concretizza tra l'altro con l'intitolazione di questa area verde a Marco ed Andrea.
Devo però segnalare che la "non obbligatorietà" non risolve da sé il problema del danno: vuole rendere libera la scelta del genitore, che dovrebbe consapevolmente valutare benefici e rischi di questa pratica medica. Orbene i presunti benefici vengono ampiamente illustrati negli ambulatori; i rischi molto meno, per non dire per niente!
Allora un genitore come può consapevolmente valutare e decidere?
E quando si smetterà di far sentire colpevole, di cosa poi (?), un genitore che opti per la non vaccinazione ? Un appello devo quindi rivolgerlo alle nostre autorità sanitarie regionali, perché sia data una informazione completa ai genitori, che li renda veramente liberi nella loro decisione: c'è in questo una precisa responsabilità morale e professionale. E se, come indica lo stesso prontuario sanitario, la vaccinazione con virus vivo non va effettuata in soggetti con una qualsiasi carenza immunitaria, perché non proporre i necessari accertamenti preventivi ?
Un grazie desidero rivolgerlo anche al Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, per una presenza ed una vicinanza già lungamente richiesta ed attesa in chi lo ha preceduto come pastore della Chiesa di Verona e della Chiesa di Roma. A lei Eccellenza , la cui voce sarà certamente più ascoltata della mia, chiedo di sollecitare la Chiesa ad avere uno sguardo libero su questa problematica, capace di non farsi ingannare dalla propaganda delle grandi case farmaceutiche, e di sollecitare i medici che si ispirano al Vangelo, oltre che al giuramento di Ippocrate, affinché siano effettivamente al servizio della libertà di coscienza dei genitori dando una corretta e completa informazione ed erigendosi a difesa della vita, esigendo una ampia ricerca sui danni vaccinali, libera dai condizionamenti dei grandi interessi economici.
L'ultimo appello è per i "media": tocca a voi cercare, ascoltare e far conoscere la verità di tanti bambini e bambine ed anche adulti vittime inconsapevoli di lesioni irreversibili da vaccino, che limitano e limiteranno il loro sviluppo psicofisico e la loro crescita umana. Sono molti, molti di più di quanto comunemente si pensi.
E, se non ci avete pensato fino ad ora, questa giornata la dedico anche a voi."
Giorgio Tremante
http://www.tremante.it/
Questo è stato un avvenimento molto importante e, fino ad ora, unico al mondo. (COMILVA)
"Signore e signori, Autorità presenti,
Un cordiale saluto unito al ringraziamento per la vostra vicinanza in una occasione da tempo attesa e sollecitata.
Grazie alla consapevolezza ed all'impegno delle autorità civili del nostro comune, in particolare del Sindaco Flavio Tosi e dell'assessore , viene, probabilmente per la prima volta al mondo, dedicata un'area pubblica a persone che sono decedute in conseguenza dei danni subiti per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni. L'intitolazione porta il nome dei Fratelli Tremante, Marco ed Andrea, ma con loro sono ricordate tutte le vittime delle vaccinazioni e le famiglie che nel dolore e nel silenzio hanno visto fin qui soffocata la loro dignità umana. Sì, perché il silenzio indifferente è doloroso, tanto quanto la malattia provocata che conduce alla morte.
Per questo tutte le famiglie delle vittime e dei danneggiati in conseguenza della pratica vaccinale obbligatoria sono oggi idealmente qui, con noi, e le sento particolarmente vicine assieme ai miei figli Luca, unico a non avere subito danni, e Alberto, gemello di Andrea, icona vivente delle atrocità che possono essere causate dai vaccini. Finalmente tutte le vittime e i danneggiati per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni hanno un luogo in Verona, per ora il primo e unico, in cui riconoscersi ed essere riconosciuti come tali. Mi sono vicini in questo momento e ringrazio i miei parenti più stretti: mi hanno supportato e spesso sopportato in questi anni temendo, a volte, che fossi pazzo o visionario. Un ringraziamento anche al personale che ha garantito negli ultimi nove anni l'assistenza continua ad Alberto, con professionalità e partecipazione sentita, mantenendo così una parvenza di normalità alla vita quotidiana. Sono nove anni che è mancata Franca, sposa e madre che ha vissuto con dignità e nel silenzio il dolore che io, per il mio carattere battagliero, ho invece urlato in faccia al mondo. Se ne è andata, stroncata da un tumore al cui insorgere non sono stati certamente estranei gli strapazzi, le ansie e la sofferenza interiore: i mesi trascorsi nelle sale di rianimazione, accanto ai figli, le notti trascorse per anni accanto al letto di Alberto, nella nostra stanza matrimoniale trasformata in una sala di rianimazione per consentirgli la sopravvivenza, contro ogni logica medica che ne aveva già previsto la fine precoce. Oggi questa giornata è dedicata anche a lei che sta assieme ai nostri due figli nel cielo, oltre le nubi impalpabili, dopo avere calpestato per anni gli aculei spinosi delle nostre incalcolabili sofferenze.
Oggi non voglio elencare le prevaricazioni, le ottusità e le angherie subite in nome di teorie e presunte verità scientifiche che non vogliono essere seriamente sottoposte a verifica critica. Chi lo desidera ha la possibilità di documentarsi ampiamente e di mettere a confronto intelligentemente le diverse posizioni. I dati che stanno in questo momento emergendo, anche negli Stati Uniti, sono impressionanti.
Desidero piuttosto salutare e ringraziare uno scienziato di fama internazionale, il prof. Giulio Tarro, che con onestà e grande coraggio ha riconosciuto ed attestato il danno vaccinale per Andrea ed Alberto e indicato la strada alternativa da seguire per curare Alberto, una strada che gli ha permesso di essere oggi qui con noi e di festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno. Altri stupendi medici hanno aiutato Alberto nel suo percorso di vita, tra i quali il prof. Lorenzo Torelli, illustre rianimatore, e il prof. Valsè Pantellini. A questi e ad altri medici meravigliosi, che porto impressi nella mente e nel cuore, che hanno saputo resistere alla contestazione dell'ufficialità scientifica, vanno la mia stima e la mia riconoscenza.
Una dedica desidero farla anche a tutti quei genitori che mi contattano tramite internet per raccontare il loro dolore nello scorgere nei figli i primi segni di quelli che oggi chiamiamo "danni da vaccino" e la rabbia e l'impotenza nel chiedere: "cosa fare?".
Già: "il danno da vaccino", quella piccola, quasi insignificante, per le case farmaceutiche, tassa da pagare per una totale ed efficace protezione dalle malattie infettive! Una bassissima percentuale di reazioni avverse, si dice, dove la colpa sembra non essere più del vaccino ma del sistema immunitario che non reagisce correttamente. Ma le percentuali non sono così basse come le case farmaceutiche, che stilano le statistiche, vorrebbero far credere e soprattutto la colpa non è dei nostri bambini. Mi appello ad ogni medico, perché il problema venga affrontato con occhio più aperto e libero da verità precostituite, perché l'intolleranza ai vaccini sia studiata in profondità, perché si accertino tutti i casi di reazione avversa, perché i genitori delle vittime non siano lasciati soli prima della vaccinazione e dopo all'insorgere eventuale del danno.
Un ringraziamento pubblico lo devo a Flavio Tosi, per quanto ha fatto come assessore regionale alla sanità, fino alla cancellazione nel 2008 dell'obbligatorietà delle vaccinazioni nel Veneto, e per la sensibilità mostrata da sindaco nei confronti della mia famiglia, che si concretizza tra l'altro con l'intitolazione di questa area verde a Marco ed Andrea.
Devo però segnalare che la "non obbligatorietà" non risolve da sé il problema del danno: vuole rendere libera la scelta del genitore, che dovrebbe consapevolmente valutare benefici e rischi di questa pratica medica. Orbene i presunti benefici vengono ampiamente illustrati negli ambulatori; i rischi molto meno, per non dire per niente!
Allora un genitore come può consapevolmente valutare e decidere?
E quando si smetterà di far sentire colpevole, di cosa poi (?), un genitore che opti per la non vaccinazione ? Un appello devo quindi rivolgerlo alle nostre autorità sanitarie regionali, perché sia data una informazione completa ai genitori, che li renda veramente liberi nella loro decisione: c'è in questo una precisa responsabilità morale e professionale. E se, come indica lo stesso prontuario sanitario, la vaccinazione con virus vivo non va effettuata in soggetti con una qualsiasi carenza immunitaria, perché non proporre i necessari accertamenti preventivi ?
Un grazie desidero rivolgerlo anche al Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, per una presenza ed una vicinanza già lungamente richiesta ed attesa in chi lo ha preceduto come pastore della Chiesa di Verona e della Chiesa di Roma. A lei Eccellenza , la cui voce sarà certamente più ascoltata della mia, chiedo di sollecitare la Chiesa ad avere uno sguardo libero su questa problematica, capace di non farsi ingannare dalla propaganda delle grandi case farmaceutiche, e di sollecitare i medici che si ispirano al Vangelo, oltre che al giuramento di Ippocrate, affinché siano effettivamente al servizio della libertà di coscienza dei genitori dando una corretta e completa informazione ed erigendosi a difesa della vita, esigendo una ampia ricerca sui danni vaccinali, libera dai condizionamenti dei grandi interessi economici.
L'ultimo appello è per i "media": tocca a voi cercare, ascoltare e far conoscere la verità di tanti bambini e bambine ed anche adulti vittime inconsapevoli di lesioni irreversibili da vaccino, che limitano e limiteranno il loro sviluppo psicofisico e la loro crescita umana. Sono molti, molti di più di quanto comunemente si pensi.
E, se non ci avete pensato fino ad ora, questa giornata la dedico anche a voi."
Giorgio Tremante
http://www.tremante.it/
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